martedì 10 dicembre 2013

Macumba, nel mare c’è il tesoro biotech del pianeta

10.12 - Anche se i microrganismi marini sono stati riconosciuti da molto tempo come una risorsa intatta di potenziale biotecnologico, il loro sfruttamento è stato ostacolato dalla difficoltà e dai costi legati all'isolamento delle loro preziose nuove sostanze chimiche e molecolari. Di conseguenza, la stragrande maggioranza dei microrganismi marini non è stata finora coltivata correttamente. Questa è un'opportunità sprecata, che il progetto MaCuMBA (“Marine Microorganisms: Cultivation Methods for improving their Biotechnological Applications”), finanziato dall'UE, mira a correggere.

Lanciato ad agosto 2012, questa iniziativa di quattro anni migliorerà la velocità di isolamento dei microrganismi marini usando nuovi metodi di indagine tra cui la coltura di microrganismi interdipendenti che imita l'ambiente naturale avendo particolare riguardo alle molecole segnale prodotte dai microrganismi. Tali molecole aiuteranno a stimolare la crescita della stessa specie o di altre. Non è tutto. Queste molecole segnale rappresentano singolarmente un prodotto potenzialmente commerciabile. 

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