martedì 10 dicembre 2013

Verso una nuova risonanza magnetica 
per capire come si assembla il cervello in un feto

10.12 - Seguire lo sviluppo dei bambini quando sono ancora nel grembo materno è il presupposto di un progetto europeo che mira a progettare tecniche capaci di identificare i problemi in fase precoce e sviluppare le terapie appropriate. Il progetto dHCP (“Developing Human Connectome Project”) si propone di creare un'immagine di come si sviluppa il cervello del bambino e di come forma le connessioni, in particolare durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è possibile grazie a una sovvenzione del Consiglio europeo della ricerca (CER) di 3,2 milioni di euro.
Il progetto dispone di un team di ingegneri, matematici e scienziati ed è coordinato da David Edwards del King's College di Londra, insieme al collega Joseph Hanjal e Daniel Rueckert del Dipartimento di informatica dell'Imperial College di Londra e a Steve Smith dell'Università di Oxford. Essi intendono usare la risonanza magnetica (MRI) per monitorare la connettività del cervello nei feti e nei neonati, fornendo informazioni sulla presenza di disturbi neuropsichiatrici come l'autismo. 

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