venerdì 9 novembre 2012

Economia globale, vincono le Pmi hitech
solo se diversificate

10.11 - In uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Scientific Reports (la nuova rivista interdisciplinare del gruppo “Nature”), un gruppo di ricercatori dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) guidato da Luciano Pietronero rivela che l’elemento dominante dell’economia reale è la diversificazione dei prodotti e non la specializzazione, come invece prevede la teoria standard della crescita economica. «Analizzando i database dell’export si osserva che a ogni paese corrisponde un limite massimo per la qualità o complessità dei suoi prodotti, al di sotto del quale esiste una vasta e variegata distribuzione di prodotti, anche molto semplici», osserva Pietronero. E subito dopo aggiunge: «La diversificazione, come strategia economica, richiama i concetti della biologia sull’adattabilità delle specie. Si potrebbe quindi ipotizzare che in un contesto statico la specializzazione costituisca un elemento prioritario, mentre in un contesto fortemente dinamico come quello dato dalla globalizzazione, la maggiore competitività derivi al contrario dalla diversificazione». Per verificare tale ipotesi e quantificare l’effetto della diversificazione, il gruppo ha sviluppato una metrica non monetaria, che definisce il potenziale industriale di ciascun paese (fitness) come somma dei prodotti esportati, ciascuno dei quali “pesato” per qualità o complessità.

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