lunedì 26 novembre 2012

Risorse anti-dissesto ambientale Clini all'Ue:
“Derogare al patto di stabilità”
26.11 - «Qualora i vincoli del patto di stabilità impedissero di liberare le risorse pubbliche, oltre a registrare il fallimento della nostra strategia comune per l'adattamento ai cambiamenti climatici dovremmo mettere in conto i costi aggiuntivi della non-azione». Queste le conclusioni del ministro dell'Ambiente Corrado Clini in una lettera inviata ai commissari Europei per il Clima e l'energia, Connie Hedegaard, e all'Ambiente, Janez Potochnik, in cui si chiede la deroga al Patto di Stabilità per risorse anti-dissesto.
Rivolgendosi ai commissari Ue, Clini chiede che le misure previste dalla Strategia siano comprese tra quelle in deroga rispetto al Patto di Stabilità. Clini poi ha ribadito che «verrà presentata entro dicembre al Cipe la “Strategia nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici e la sicurezza del territori”; un documento prioritario per il nostro Paese». A partire dagli anni '80 l'Italia subisce danni sempre più rilevanti che costano mediamente 3,5 miliardi all'anno con effetti significativi per l'economia nazionale.
La stima degli interventi per la messa in sicurezza fatta da Clini parla di investimenti per almeno 40 miliardi in circa 15 anni, così ripartiti: interventi pubblici (infrastrutture, reti) per il 60% pari a 1.596 milioni all'anno; interventi privati sostenuti con il credito di imposta per il 30% pari a 798 milioni all'anno; incentivi a favore di imprese, cooperative o associazioni per aree agricole e forestali per il 10% pari a 296 milioni all'anno. Una strategia che rappresenta una misura infrastrutturale per la crescita sostenibile dell'Italia, con effetti significativi per l'occupazione giovanile ed effetti positivi a breve-medio termine sulle entrate e sulla riduzione del debito pubblico.

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