mercoledì 21 novembre 2012


Il sequestro lampo del cassiere personale di Berlusconi
21.11 - Il Sequestro lampo per estorsione del ragioniere personale di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli appare sempre più come una farsa alla Totò. Gli inquirenti indagano su un'ipotesi di riscatto di 8 milioni di euro in cambio di documenti tali, secondo la banda di sprovveduti autori del sequestro, da ribaltare la sentenza sul lodo Mondadori in base alla quale Berlusconi è stato costretto a pagare oltre 500 milioni di euro a favore di Carlo De Benedetti. I sei sprovveduti (tre italiani e tre albanesi) che hanno messo in scena il rapimento sono stati presi dopo un mese di indagini perché il loro capo, Francesco Leone, una carriera criminale iniziata nel 1982, un passato da "pentito" aveva le stesse scarpe rossonere che indossava sul luogo del sequestro e il suo Dna è stato trovato dagli investigatori su un tappo di bottiglia nel salotto di Spinelli.
Abbiamo detto che è una farsa alla Totò perché pare che anche le armi in mano ai rapitori fossero in realtà banali armi giocattolo. Non è un caso comunque che di questa storia omertosa, piena di incongruenze, pericolosa, dove esalano solo cattivi odori, non si sente arrivare voce da quell'intero mondo di politici, nani e ballerini che in questi ultimi anni ha coperto le disavventure giudiziarie di silvio Berlusconi, guadagnandoci di tutto e di più. I big politici del Pdl non commentano. Muti i sepolcri imbiancati che fanno da portavoce dell'anziano leader politico. Parlano solo i giornali della famiglia Berlusconi. Chissà perché questa storia finita con la cattura dei sei criminali non riesce a suscitare sentimenti pietistici. Certo è che vomiterà sull'imminente campagna politica una enorme quantità di veleni, che alla fine riusciranno a sviare l'opinione pubblica dai gravi problemi del paese e di una parte della sua classe politica italiana.
L'episodio del rapimento risale alla notte tra il 15 e il 16 ottobre scorso: i malviventi hanno tenuto sotto sequestro Spinelli e la moglie Anna fino al mattino di venerdì.  I rapitori avrebbero abbandonato l'abitazione solo dopo che Spinelli era riuscito a parlare con l'ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Ma la denunciata alla Procura di Milano è stata fatta dopo 31 ore. Che cosa è successo in questo arco temporale che va dalla liberazione di Spinelli alla denuncia?
Una storia che fa acqua da tutte le parti. A cominciare dai documenti; dal mese di totale silenzio trascorso dal rapimento; alla diffusione della notizia. Mai un segreto in Italia è durato così tanto. Una regia occulta? Può essere. Certo è che si alza sempre di più l'asticella. All'inizio c'erano le escort baresi, poi c'è stato il tempo del bunga bunga e delle olgettine. Adesso il rapimento del ragioniere personale di Berlusconi. Fino ad oggi è andato tutto bene. Non c'è scappato il morto. Sempre nella contabilità dei grandi gialli della politica e della finanza italiana.

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