mercoledì 31 ottobre 2012


Approvato il decreto legge. Le province scendono a 51
Tagliati 35 enti. Il nuovo modello entrerà in vigore dal 2014









































31.10 - Il decreto prevede la riduzione del numero delle Province a statuto ordinario: si passa da 86 a 51, incluse le città metropolitane. La riforma sarà operativa dal 2014 mentre a novembre del 2013 si terranno le elezioni per decidere i nuovi vertici. Dal 1° gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse e il presidente potrà delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali.
Il decreto vieta il cumulo di emolumenti per le cariche negli organi comunali e provinciali e l'abolizione degli assessorati e gli organi politici, dovranno avere sede esclusivamente nelle città capoluogo.
Le Province delle Regioni a statuto speciale saranno riordinate successivamente in quanto la legge sulla spending concede a queste realtà 6 mesi di tempo in più.
Ecco la nuova mappa delle province dopo il riordino:
PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli. LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia.
LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia.
VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.
EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno. MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno. UMBRIA: Perugia-Terni. - LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone. ABRUZZO: L'Aquila-Teramo, Pescara-Chieti. MOLISE: Campobasso-Isernia. CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce. BASILICATA: Potenza-Matera. CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria.

lunedì 29 ottobre 2012

Voto in Sicilia. Berlusconi abbandonato al suo destino
29.10 - La maschera che il Cavaliere ostenta ogni giorno è sempre più vecchia, sintetica e posticcia. Difficile immaginare che sia in grado di "rappresentare" un qualsiasi nuovo soggetto politico, composto da persone giovani. Il colpo di grazia al Cavaliere è arrivato dall'esito delle elezioni siciliane che ha sancito il tonfo del Pdl. Adesso i suoi stessi amici iniziano a relegarlo nel dimenticatoio. Troppo ingombrante, troppo vecchio di testa per dare vita con lui a nuovi soggetti politici in grado di interpretare le esigenza di una società sempre più smarrita.
E con lui è finita la seconda repubblica che ha incarnato nel ruolo di uomo-solo-al-comando per quasi vent'anni. Ora è davvero solo. Le sue invettive in tv appaiono come patetiche voci nel deserto. Il potere politico ha iniziato a perderlo il giorno in cui è stato deriso dalla Merkel e Sarkozy. La sconfitta del Pdl, la sua creatura, alle elezioni siciliane, ha accelerato lo sgretolamento del suo potere personale. E presto toccherà alle sue aziende che hanno vissuto per vent'anni dietro la posizione dominante del padrone-solo-al-comando, del suo partito padronale e del suo potere mediatico.
Dopo tanti anni dalla caduta del muro di Berlino adesso, in Italia, è caduto il muro di Arcore dietro al quale Mediaset ha prosperato sotto l'ombrello di un socialismo reale all'amatriciana. Finalmente anche le aziende del biscione inizieranno ad affrontare il mercato, quello vero, non quello di plastica, finto. E saranno dolori. Ci vanno venire in mente le aziende di Stato dell'Unione sovietica di brezneviana memoria. Perché Berlusconi non è mai stato un imprenditore duro e puro, ma un uomo che ha saputo sfruttare alla grande, per sé e le sue aziende, la debolezza del sistema politico italiano.
Ottenuta da cellule staminali di topo

Usa, creata in laboratorio la prima cartilagine in provetta

29.10 - Generata la prima cartilagine in provetta da cellule staminali pluripotenti indotte (Ips), di topo. Il prossimo passo della ricerca sarà ricavare la cartilagine a partire da Ips ottenute da cellule dell’uomo. Autori dello studio sono alcuni ricercatori della Duke University (Durham - Carolina del Nord, Usa). Il tessuto biotech è stato creato per riparare in futuro i tessuti e curare della osteoartrite, una malattia degenerativa che altera la cartilagine delle articolazioni. Per ottenere la cartilagine in provetta i ricercatori hanno proceduto in più fasi: in un primo momento hanno ottenuto le Ips, le cellule staminali che si ottengono dalla riprogrammazione di cellule adulte e per le quali il britannico John Gurdon e il giapponese Shinya Yamanaka, sono stati premiati quest’anno con il Nobel per la Medicina. Successivamente i ricercatori hanno spinto le cellule a trasformarsi in cellule che producono collagene, ossia i condrociti, inserendo nella coltura un fattore di crescita. Una volta ottenuti, i condrociti sono stati indotti a esprimere una proteina fluorescente verde grazie alla quale sono stati identificati. La tecnica ha dimostrato che le Ips possono essere usate per ottenere cartilagine di alta qualità sia per la medicina rigenerativa sia come modello per studiare malattie e potenziali trattamenti. Lo studio è descritto sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti.
Impianti Fv a terra, la Regione Veneto devve decidere le zone proibite

29.10 - Siti inseriti nella lista mondiale dell’UNESCO; zone di particolare interesse paesaggistico, ai sensi della Convenzione Europea del Paesaggio; zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar; Rete Natura 2000; superfici inserite nell’elenco delle aree naturali protette; geositi; aree agricole interessate da produzioni agroalimentari di qualità; aree a elevata utilizzazione agricola: sono questi siti nei quali non sarà possibile installare impianti solari fotovoltaici “a terra”. Lo ha stabilito la Giunta veneta con una deliberazione approvata nella sua ultima seduta dando così seguito all’iter avviato lo scorso marzo con l’approvazione di un primo provvedimento poi sottoposto alla valutazione della Terza Commissione del Consiglio regionale.

 Ora, secondo quanto proposto dalla stessa Commissione e alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti da marzo ad oggi dalle strutture regionali competenti, è stato deciso di riformulare il provvedimento originale trasformandolo in proposta di deliberazione amministrativa che l’assemblea di palazzo Ferro Fini sarà chiamata a varare definitivamente.
 Il punto di riferimento è il target vincolante - il burden sharing - sul consumo di energia attribuito alle regioni. Si tratta di una ripartizione che stabilisce in quale misura ognuna di esse deve concorrere all’obiettivo nazionale in materia di fonti energetiche pulite previsto dalla Direttiva europea 20 20 20. Per il Veneto è necessario garantire che il 10,3% dell’energia termica ed elettrica complessivamente consumata provenga da fonti rinnovabili.
www.gazzettadiverona.it

I dati elaborati dall’Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Irsig-Cnr)
 Giustizia e cittadini, Italia sempre ultima
29.10 - In primo grado si riducono i procedimenti pendenti, che restano però 4 milioni, e la loro durata media, ancora maggiore di quella di altri Paesi. Peggiora la situazione in Appello, dove le cause civili durano oltre 3 anni, e in Cassazione, con 1.230 giorni. È quanto emerge dal rapporto 2012 della Commissione europea per l’efficacia della giustizia, realizzato con il contributo dell’Irsig-Cnr Il 25 ottobre è stata celebrata la giornata europea per una giustizia civile più vicina ai cittadini. In occasione della Conferenza europea dei ministri della Giustizia è stato presentato a Vienna il nuovo rapporto della Cepej-CoE (Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa) sulla valutazione dei sistemi giudiziari in 46 dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa. I dati quantitativi e qualitativi, riferiti all’anno 2010, mettono a confronto budget, organizzazione della giurisdizione, flussi e durata dei procedimenti, patrocini gratuiti a spese dello Stato.
Via Lattea, 84 milioni di stelle … e non è ancora finita!
29.10 - Utilizzando un'impressionante immagine da nove miliardi di pixel ottenuta dal telescopio infrarosso VISTA all'Osservatorio di Paranal dell'ESO, un'equipe internazionale di astronomi ha prodotto un catalogo di più di 84 milioni di stelle, nella zona centrale della Via Lattea. Una gigantesca collezione di dati che contiene un numero di stelle più di dieci volte maggiore rispetto agli studi precedenti. Questa immagine fornisce a chi la guarda una visuale incredibile, con la possibilità di ingrandimento, sulla zona centrale della nostra galassia. È così grande che, se la si stampasse con la risoluzione tipica per un libro, sarebbe lunga 9 metri e alta 7.
Terremoti “periodici” prodotti in laboratorio
29.10 - Sismi, frane, valanghe sebbene siano fenomeni non prevedibili potrebbero in alcuni casi rispettare un'agenda. è quanto emerge, per la prima volta, da uno studio dell’Istituto per l’energetica e le interfasi del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieni-Cnr) di Milano, in uscita su Nature. L’esperimento, realizzato in collaborazione l’Università di Yale e Cornell e con l’Afrl-Air Force Research Laboratory (Usa), si è guadagnato la copertina della prestigiosa rivista americana. «Sappiamo che le catastrofi sono il risultato del lento accumularsi di una perturbazione esterna: la neve che si deposita sul pendio o il moto di una faglia», spiega Stefano Zapperi, coautore dello studio e ricercatore dello Ieni-Cnr. Aggiunge: «In laboratorio i nostri collaboratori dell’Afrl hanno prodotto dei micro-terremoti di intensità variabile comprimendo colonnine di nichel di dimensioni micrometriche e, come in altri esperimenti di questo tipo, abbiamo osservato che avvenivano in maniera del tutto casuale».
Ricerche sugli gli abitanti di un villaggio delle Ande argentine

Protezione naturale dall’arsenico, una questione di geni

29.10 - I geni sono responsabili di una maggiore resistenza in alcune persone alle sostanze tossiche? Un nuovo studio internazionale suggerisce di sì. Studiando gli abitanti di un villaggio delle Ande argentine, una zona dove l'acqua contiene alti livelli di arsenico, i ricercatori hanno scoperto la prevalenza della variante di un gene che produce un metabolismo efficace e meno tossico dell'arsenico nel loro corpo rispetto ad altri gruppi indigeni dell'America centrale e meridionale. Coordinati dalle Università di Lund e Uppsala (Svezia), i ricercatori hanno studiato per la prima volta se e quali persone in specifiche regioni hanno geni protettivi dell'arsenico. Presentato sulla rivista Environmental Health Perspectives, lo studio è stato finanziato in parte dal progetto PHIME (“Public health impact of long-term, low-level mixed elements exposure in susceptible population strata”) che è stato sovvenzionato nell'ambito dell'Area tematica “Qualità e sicurezza alimentare” del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE con 13,4 milioni di euro.
Lettonia, capitale del calcolo quantistico e di nuovi servizi web
29.10 - Dopo la grave crisi economica del 2008-2009, la Lettonia oggi è di nuovo una delle economie europee che cresce più velocemente, aiutata dalla domanda nazionale e dalle esportazioni verso altre economie in espansione dell'Europa del nord e dell'est. Da una base quasi completamente agricola, la Lettonia sta gradualmente costruendo un'industria hi-tech, con una serie di progetti innovativi che puntano al progresso rapido nella giusta direzione. La maggior parte dell'innovazione pionieristica del paese è guidata dall'università della Lettonia (22.000 studenti, 13 facoltà e più di 20 istituti di ricerca), che attualmente sta coordinando o partecipando a un'ampia gamma di progetti finanziati dall'Ue. Uno di questi progetti, Qcs (1), è destinato ad avere implicazioni di vasta portata per il futuro del calcolo. Coordinato da Andris Ambainis, un professore di fisica e matematica, il progetto triennale sta cercando di rispondere a due interrogativi fondamentali del calcolo quantistico: che tipo di problemi sarà in grado di risolvere un computer quantistico, potenzialmente molto più potente di qualsiasi computer esistente oggi? È possibile costruirne uno con le attuali conoscenze?
Dispositivi wireless Accoglienza “fredda” tra i potenziali utenti
29.10 - Wireless industriale, strada in salita. Sin dalla sua prima introduzione negli stabilimenti industriali, la tecnologia wireless si è evoluta tra gli utilizzatori finali come pure la percezione del wireless industriale. I dispositivi wireless non sono più visti solo come alternativa ai cavi, ma soprattutto come un aspetto fondamentale del processo di ottimizzazione degli stabilimenti. Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Analysis of Dispositivi wireless in European Industrial Automation Market”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 218 milioni di dollari nel 2011 e stima che questa cifra raggiungerà quota 539,5 milioni di dollari nel 2016. «I dispositivi wireless riducono i costi di manutenzione, aumentano la produttività e migliorano la qualità della produzione - osserva Anna Mazurek, analista di Frost & Sullivan. - Allo stesso tempo, l'implementazione iniziale non richiede ampie ristrutturazioni né costose sostituzioni dei macchinari.

domenica 28 ottobre 2012

Berlusconi sepolto sotto 60 milioni di risate
28.10 - Il patetico ritorno dell'anziano ex presidente del Consiglio, Silvio  Berlusconi, seppellito sotto sessanta milioni di risate che viaggiano in rete alla velocità della luce. C'è la disperazione alla corte dei miracoli del partito padronale di plastica. Centinaia di persone in rissa tra loro che si scoprono improvvisamente poveri: non sanno più come arrangiare 100 mila euro al mese. 

sabato 27 ottobre 2012

L'Ue a sostegno della manioca
per migliorare qualità e produzione


27.10 - Un progetto finanziato dall'UE si propone di aiutare gli agricoltori africani a migliorare i loro mezzi di sostentamento. Scienziati dell'Università di Greenwich stanno conducendo, al riguardo, il progetto di ricerca da 3,2 milioni di euro intitolato CassavaGMarkets (“The Cassava Growth Markets Project”), lanciato dall'Istituto di risorse naturali dell'Università. Lo scopo è generare le conoscenze per dare la possibilità a piccoli agricoltori di manioca di aumentare la produttività, ottenere l'accesso a nuovi mercati e produrre un reddito stabile. Il progetto è finanziato principalmente dal “Programma tematico sulla sicurezza alimentare” (FSTP) della Commissione europea. Le organizzazioni di ricerca di Ghana, India, Malawi, Nigeria, Tanzania, Uganda e Regno Unito si sono riunite in un partenariato internazionale per svolgere il lavoro.
Calce e canapa nel motore della bioedilizia
27.10 - In Francia oltre 9 mila ettari di canapa alimentano i settori della bioedilizia e della carta. Si coltiva anche in Germania, Finlandia, Romania, Olanda, Gran Bretagna e in Canada. Nel giro di otto anni si è passati da 2.400 a 21 mila ettari. Nei prossimi anni, con il ciclo idrico sempre più sbilanciato dal caos climatico, diventeranno sempre più utili le virtù ambientali della canapa che può essere utilizzata in moltissimi settori. Oggi la bioedilizia riconosce nella canapa una delle più promettenti risorse naturali con cui progettare edifici eco-compatibili e, accanto a lei, già da tempo si sono schierati altri materiali “poveri” come la paglia. Ma è stata proprio la canapa una delle protagoniste del recente MADE Expo 2012. I compositi di calce e canapa hanno enormi potenzialità. Permettono di realizzare edifici ad alta efficienza energetica, biocompatibili e ad emissioni zero, e in più hanno la capacità di “sequestrare”, ovvero assorbire, CO2 grazie alle caratteristiche biologiche delle materie prime di cui sono composti. Costruire un'abitazione con calce e canapa significa garantire all'edificio l'isolamento termo-acustico, la salubrità degli ambienti, la permeabilità al vapore, il confort abitativo, il ridottissimo impatto ambientale, ma soprattutto la capacità di contrastare i cambiamenti climatici. La canapa è la pianta che produce più biomassa al mondo, crescendo in soli quattro mesi fino a sei metri di altezza, assorbendo grandi quantità di biossido di carbonio.
Hymex, progetto per monitorare il clima nel “Mare Nostrum”
27.10 - Il dipartimento di Ingegneria dell’informazione, elettronica e telecomunicazioni (Diet) in collaborazione con il Centro di ricerca aerospaziale dell’università (Cras), partecipa al programma internazionale di misure “Hydrological cycle in Mediterranean experiment” Hymex. Il progetto Hymex è coordinato da Meteo France e ha come obiettivo lo studio del ciclo idrologico nell‘area mediterranea per migliorare la capacità osservativa e predittiva di eventi meteorologici estremi. La prima fase, lo Special Operation Period (SOP1), dedicata alla misura di eventi di precipitazione estrema nella regione appenninica abruzzese-laziale, sito idrometeorologico di interesse internazionale, è iniziata il 5 settembre e si concluderà il 5 novembre.
Modelli climatici da rivedere: “I terreni asciutti attirano
le tempeste”

27.10 - L'acqua, che costituisce circa il 60 % del nostro peso corporeo, è il principale componente chimico del corpo stesso. Ogni sistema nel nostro corpo dipende da essa, dal momento che trasporta le sostanze nutrienti ed elimina le tossine dagli organi vitali. Senza l'acqua non potremmo sopravvivere e lo stesso vale anche per la Terra. Il ciclo globale dell'acqua gioca un ruolo centrale nelle circolazioni atmosferiche globali, controllando il ciclo energetico globale (mediante il calore latente) oltre che i cicli del carbonio, dei nutrienti e dei sedimenti. Una recente ricerca indica che è più probabile che i temporali pomeridiani si sviluppino quando i terreni sono riarsi. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto WATCH (“Water and global change”), che è stato supportato con 9,9 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi” del Sesto programma quadro (6°PQ) dell'UE. Il team di ricerca comprendeva scienziati provenienti da tutta l'Unione europea, inclusa Francia, Paesi Bassi, Austria e Regno Unito, ed era guidato da Chris Taylor del Centre for Ecology & Hydrology del Natural Environment Research Council (NERC) nel Regno Unito.
Sono generati da batteri che vivono nei fondali marini

Scoperti i primi cavi elettrici biologici

27.10 - Un gruppo internazionale di ricercatori coordinato dall'università danese di Aarhus ha scoperto per la prima volta al mondo nei sedimenti marini, lunghi fili ‘’biologici’’ che sono in grado di trasportare cariche elettriche. In pratica sono i primi cavi elettrici scoperti in natura in quanto formati da batteri. I batteri “elettrici” in questione sono i Filamentous Deltaproteobacteria e vivono nei sedimenti del fondo marino, un ambiente quasi completamente privo di ossigeno. Sul fondo del mare, l'ossigeno viene usato da alcuni organismi, definiti aerobici, come “deposito” di elettroni da utilizzare come fonte di energia. In assenza di ossigeno gli organismi anaerobici riescono invece a utilizzare altri elementi o molecole da cui “estrarre” energia.
I batteri Filamentous Deltaproteobacteria, come fonte di energia sfruttano alcuni composti dello zolfo. Per alimentarsi utilizzano filamenti di pochi centimetri presenti sulla loro superficie. Si tratta di veri e propri cavi elettrici che si inoltrano nel materiale sedimentario fino a raggiungere la regione ricca di ossigeno. Attraverso questi “cavi” i batteri riescono ad assorbire energia, trasportando le cariche elettriche “succhiate” all'ossigeno. Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Il raffreddore, potenziale alleato contro il cancro
27.10 - Gli scienziati potrebbero aver trovato un alleato inaspettato nella lotta contro il cancro: il comune raffreddore. Questa scoperta è stata fatta da un team di scienziati del Salk Institute for Biological Studies in California (Usa), i quali ritengono che se sarà possibile simulare le proprietà di un tipo specifico di virus del raffreddore, vale a dire l'adenovirus, allora potranno essere sviluppate nuove terapie oncologiche. Gli adenovirus sono un gruppo di virus che di solito attaccano i tessuti che rivestono le vie respiratorie, gli occhi, l'intestino e il tratto urinario. Essi sono anche la causa più comune di diarrea. Ciò che distingue questo virus è la sua capacità di impossessarsi del meccanismo molecolare di una cellula, compresi i grandi sistemi cellulari coinvolti nella crescita, la replica e la soppressione del cancro.
La cura per le fobie punta alle singole reti neuronali
27.10 - La maggior parte delle persone hanno paura di qualcosa, ma per una persona su dieci, la paura si trasforma in fobia. Le fobie più comuni sono la paura di ragni, serpenti, altezza, buio, di essere in mezzo alla folla o in spazi chiusi, degli animali e delle persone. Poi ci sono le paure più insolite: Coulrofobia (paura dei pagliacci), Nomofobia (paura di rimanere senza telefono cellulare), Socerofobia (paura dei suoceri) e, probabilmente la più ironica, Hippopotomonstrosesquippedaliophobia, ovvero: la paura delle parole lunghe. Ma cos'è che causa una fobia ed esiste una cura? Sono stati fatti esperimenti per determinare le risposte da parte degli scienziati dell'Istituto Nencki di biologia sperimentale dell'Accademia polacca delle scienze e dell'Istituto di biologia cellulare molecolare in Varsavia. Eliminare le fobie non consiste nel cancellare la memoria degli stimoli che provocano la paura, ma nel creare nuove tracce di memoria competitive.
Identificata la connessione tra cinque geni e la forma del viso
27.10 - È stato scoperto che cinque geni hanno un ruolo chiave nel determinare le forme del viso umano. Presentato sulla rivista PLoS Genetics, lo studio di associazione di tutto il genoma sul fenotipo facciale, adesso, può aiutare gli scienziati a identificare più geni per altri fenotipi umani complessi, come l'altezza. La ricerca può aiutare a far andare avanti le conoscenze sulle interazioni molecolari complesse che governano le differenze normali e patologiche nella forma del viso (quando sono associate a sofisticate tecniche di imaging tridimensionali). Lo studio è stato in parte finanziato dai progetti Gefos Engage e Genomeutwin.

venerdì 26 ottobre 2012

Usa, primo trapianto mitocondri dna umano
27.10 - Negli Stati Uniti è stato eseguito per la prima volta al mondo il trapianto del Dna mitocontriale umano, trasmesso per via materna, attraverso il quale vengono veicolate molte malattie ereditarie. Il Dna mitocondriale e' stato sostituito all'interno di 65 ovociti umani, generando embrioni e cellule staminali embrionali.
Cagliari, intervento mini-invasivo nell'aorta
27.10 - Impiantata per la prima volta al mondo una particolare endoprotesi a un paziente affetto da aneurisma dell'arco aortico e inoperabile, secondo la tecnica tradizionale ''aperta''. L'operazione è stata compiuta da un'equipe dell'Ospedale Brotzu di Cagliari ed il paziente ha avuto un decorso postoperatorio regolare. La protesi si compone di un corpo principale per l'aorta e due branche dirette ai vasi cerebrali per mantenere la vascolarizzazione del cervello.
Salute: 50% italiani prima cerca su internet
27.10 - Quasi metà degli italiani, quando deve affrontare un problema di salute personale, si rivolge prima a Internet e poi va dal medico. Il dato emerge dal sondaggio “Salute e informazione: tu come la pensi?,promosso da “Peripato”, l’Associazione per la formazione e la ricerca in campo biomedico, socio-sanitario, ambientale, culturale, in collaborazione con il Corriere.it. Il sondaggio, su un campione di 2.454 lettori del quotidiano online, non è rappresentativo della popolazione nazionale.
Creata l’erba medica ogm anti-erbicidi
27.10 - Piante di erba medica modificate e migliorate proteggeranno le colture biologiche dall'invasione degli erbicidi e permetteranno di bonificare i terreni agricoli dall'accumulo di queste sostanze. A sviluppare la super erba medica sono stati i ricercatori italiani del Protein Factory Research Center, una “fabbrica delle proteine” nata dalla collaborazione tra università dell'Insubria di Varese, Cnr e Politecnico di Milano.
La sentenza sui diritti Tv Mediaset
Berlusconi condannato per frode fiscale

26.10 - I giudici di Milano: «Fu evasione notevolissima». Inflitti 4 anni, ma 3 condonati per l'indulto. Interdetto per 5 anni dai pubblici uffici. Dieci milioni di euro di risarcimento al fisco. Assolto Fedele Confalonieri. In borsa il titolo Mediaset ha perso il 3%.
I nuovi giudici “galileiani”
E adesso dopo i vulcanologi nel mirino ci potrebbero essere
i cardiologi Il reato: “Non sanno predire l'infarto”

26.10 - Dopo la condanna degli scienziati della Commissione Grandi Rischi per non aver saputo predire il giorno, l'ora, il minuto e il secondo del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, adesso tremano i cardiologi. Qualche giudice “galileiano” sta già pensando di trascinarli in tribunale e processarli perché non sanno predire il giorno, l'ora, il minuto e il secondo in cui il paziente, che mangia troppo, fuma troppo, beve troppo, non fa movimento ed è geneticamente predisposto, sarà colpito da infarto e muore.

giovedì 25 ottobre 2012

Monti: «Non bisogna che gli altri si facciano
la strana idea che una persona sia indispensabile»


25.10 - Monti: «Non bisogna sentirsi indispensabili e aggiungerei, in questo momento, che non bisogna che gli altri si facciano la strana idea che una persona sia indispensabile».
Non tutti però la pensano così. Ad esempio c'è l'uomo della provvidenza n. 2, quello che ha fatto il passo "indietro". In un partito a democrazia matura ci si dimette, Punto. Solo nei vecchi partiti del socialismo reale o in quelli di "Cayman republic" si fa un passo indietro lasciando il posto al "delfino" di turno filoguidato, incaricato a gestire le situazioni perdenti.
Berlusconi: "Non mi ricandido. Adesso primarie nel Pdl"
25.10 - Berlusconi ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni e lancia le primarie nel Pdl entro il 16 dicembre. Il Pdl è ormai in caduta libera. I sondaggi più benevoli lo danno al 15%. Il segretario Angelino Alfano si ritrova con il cerino in mano a guidare la fallimentare compagnia. Per capire che cosa sta accadendo nel Pdl e le future strategie politiche di Berlusconi dobbiamo attendere il voto in Sicilia, domenica prossima, in una sola giornata. Tutto viene rimandato a lunedì.

mercoledì 24 ottobre 2012

Influenza: il ministero della Salute vieta l'uso
dei vaccini Novartis

25.10 - Il ministero della Salute e l'AIFA - riporta l'Ansa - hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo di alcuni vaccini antinfluenzali Novartis. ''Ai cittadini - si legge nella nota del ministero e dell'Aifa - è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione''. I vaccini vietati prodotti dall'azienda Novartis sono: Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad. Per l'AIFA, "potrebbero presentare una aumentata reattogenicità". In altre parole possono fare male al nostro organismo.
Con il carbonio 14 certificate le annate
e la provenienza delle uve

24.10 - Alla Seconda Università di Napoli è stato messo a punto un metodo che permetterà, attraverso il Carbonio 14 (lo stesso usato per i reperti archeologici), di datare non solo le annate di un determinato vino, ma anche la provenienza geografica delle uve (quando ci sono) presenti nella bottiglia. Abbiamo la sensazione che  questo strumento, qui nel Bel paese, passerà nel dimenticatoio in un femtosecondo, e là ci resterà per i prossimi cento anni.

martedì 23 ottobre 2012

 Per gli studiosi il terremoto a Lorca 2011
forse causato dall'uomo

24.10 - Il terremoto dell'11 maggio 2011 a Lorca, in Spagna potrebbe essere stato scatenato dall'estrazione di acque sotterranee. Lo sostengono gruppi di ricercatori in uno studio della University of Western Ontario (Canada) e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), pubblicato su Nature Geoscience. Nella ricerca si mette in evidenza l'influenza del comportamento dell'uomo rispetto alla crosta terrestre e ai relativi movimenti sismici. Per i ricercatori, l'attività dell'uomo può influenzare modalità e tempi di un terremoto.
Ritorna la "santa inquisizione" contro la Scienza
23.12 - La sentenza che ha condannato gli scienziati della commissione Grandi rischi perché non allertarono la popolazione aquilana sul terremoto, ha fatto il giro del mondo e allarmato la comunità scientifica internazionale, che bolla come medievale la decisione dei giudici. Una sentenza con cui in pratica si accusa la Scienza di non aver fatto la magia o il miracolo, che è la stessa cosa, di prevedere il terremoto. Al di là delle motivazioni che leggeremo quando verranno rese pubbliche, questa sentenza ci riporta ad un clima da santa inquisizione verso gli scienziati. A chi toccherà la prossima volta?
Gruppi sanguigni in comune tra uomini e scimmie
è il lascito di un lontanissimo antenato

23.10 - L'analisi genetica dei gruppi sanguigni che confronta quelli umani con quelli di altri primati, come oranghi, gibboni, macachi e babbuini, dimostra che l'uomo condivide i gruppi sanguigni con altri primati e tutti li hanno ereditati da un antenato comune vissuto milioni di anni fa.
I ricercatori hanno scoperto che i gruppi sanguigni sono comparsi per la prima volta in un antico antenato comune e che si sono mantenuti per milioni di anni nell'uomo e nei gibboni, così come nelle scimmie del Vecchio Mondo. Il cammino evolutivo avrebbe portato oggi a parentele di sangue: nel tratto del genoma che decide l'appartenenza al gruppo sanguigno, infatti, un uomo con gruppo sanguigno A risulta più simile ad un gibbone di gruppo A che ad un altro uomo di gruppo sanguigno B.
 La scoperta mette quindi in dubbio la vecchia teoria secondo cui i gruppi sanguigni si sarebbero evoluti indipendentemente in ciascuna specie di primati, fino ad arrivare alle attuali similitudini. Lo studio, coordinato dall'università di Chicago, è pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas.
La scienza buona da mangiare
23.10 - La sicurezza alimentare e la nutrizione sono in cima alle priorità dei cittadini europei e il settore agroalimentare è il primo settore economico del continente. E’ opinione diffusa che le nostre basi di sopravvivenza, la terra e l’acqua, vadano preservate meglio perché siano in grado di dissetare e sfamare ovunque la popolazione del pianeta Terra. Secondo la FAO occorrerà nel prossimo futuro incrementare del 70% la produzione di cibo per i 2,3 miliardi di persone in più che ci saranno nel 2050. La ricerca scientifica può fare molto già oggi per favorire il corretto utilizzo delle risorse, migliorando i processi di produzione alimentare e rimediando ai danni  derivanti da contaminazioni e inquinamento. Dai campi coltivati agli allevamenti, dall’industria di trasformazione ai metodi di conservazione, scienza e tecnologia hanno un ruolo importante nell’obiettivo di soddisfare il fabbisogno alimentare globale, così come nel garantire cibi sicuri e controllati sulle nostre tavole. Che ne pensi?
www.heos.it
L'Ingv interviene sulla sentenza del tribunale dell'Aquila

23.10 - Il giudice del tribunale dell'Aquila ha condannato a sei anni di reclusione i membri della Commissione Grandi rischi che parteciparono alla riunione del 31 marzo 2009, pochi giorni prima del disastroso terremoto. L'accusa aveva chiesto la condanna a quattro anni. Il giudice Marco Billi ha ritenuto i sette membri della commissione tutti colpevoli di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi sono state concesse le attenuanti generiche. I sette sono stati condannati anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici
Dopo la condanna, l'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (INGV) ha diramato un comunicato  a firma del presidente,Stefano Gresta dove si legge: «L'Ingv esprime tutto il suo rammarico e la sua preoccupazione per la sentenza di primo grado del processo a L'Aquila, che condanna i componenti della Commissione Grandi Rischi, il vice capo dipartimento della Protezione Civile, il direttore dell'Ufficio Rischio Sismico della Protezione Civile e il direttore pro-tempore del Centro Nazionale Terremoti dell'INGV. Il nostro pensiero va ancora una volta alle vittime del terremoto e ai loro parenti: sappiamo che nessuna sentenza potrà mai ricompensare gli affetti perduti". Subito dopo, nel comunicato si legge: "Ma è importante considerare che la sentenza costituisce un precedente, in grado di condizionare in modo determinante il rapporto tra esperti scientifici e decisori,non solo nel nostro Paese.
 «La sentenza di condanna di L’Aquila rischia, infatti, di compromettere il diritto/dovere degli scienziati di partecipare al dialogo pubblico tramite la comunicazione dei risultati delle proprie ricerche al di fuori delle sedi scientifiche, nel timore di subire una condanna penale. Quale scienziato vorrà esprimere la propria opinione sapendo di poter finire in carcere?
«L’Italia è uno dei Paesi maggiormente sismici al mondo, dove ogni giorno avvengono decine di terremoti, la maggior parte dei quali non sono percepiti dalla popolazione. Questa attività sismica è monitorata dall’INGV 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Sulla base dei dati storici e dei risultati della ricerca che INGV svolge, l’Istituto ha contribuito a elaborare una mappa di pericolosità sismica dell’Italia, tra le più avanzate del mondo, che è un importante strumento di conoscenza e prevenzione in materia di terremoti. Secondo quanto affermato dalla letteratura scientifica internazionale, allo stato attuale è impossibile prevedere in maniera deterministica un terremoto. Di conseguenza, chiedere all’INGV di indicare come, quando e dove colpirà il prossimo terremoto non solo è inutile, ma è anche dannoso perché alimenta in modo ingiustificato le aspettative delle popolazioni interessate da una eventuale sequenza sismica in atto.
«L’unica efficace opera di mitigazione del rischio sismico è quella legata alla prevenzione, all’informazione e all’educazione della popolazione in cui istituzioni scientifiche, Protezione Civile e amministrazioni locali devono svolgere, in modo coordinato, ognuna il proprio ruolo. Per questo motivo l'INGV collabora con il Dipartimento di Protezione Civile e la Commissione Grandi Rischi (l’organo di consulenza della Protezione Civile) svolgendo la sua attività tecnico-scientifica in materia di informazione, educazione, previsione e prevenzione delle varie situazioni di rischio. Questo è quanto successo anche nel caso del tragico terremoto dell’Aquila, ed è quanto succede quotidianamente in tutte le situazioni che presentano profili di rischio. Ma l’opera di prevenzione deve passare necessariamente attraverso la riduzione della vulnerabilità degli edifici».
Infine, nel documento si legge: «Da oggi sarà molto difficile comparire in pubblico a parlare dell'attività sismica in atto in Italia, con la possibilità che i ricercatori possano essere denunciati per qualche omissione o per procurato allarme. Siamo particolarmente colpiti dalla sentenza de L’Aquila, perché rischia di minare uno dei cardini della ricerca scientifica: quello della libertà d’indagine, di discussione aperta e trasparente e di condivisione dei risultati, fattori imprescindibili del progresso scientifico. Condannare la scienza significa lasciare il campo libero a predicatori che millantano di sapere prevedere i terremoti, rinunciando di fatto al contributo di autorevoli scienziati. Sebbene sia un colpo molto duro, l'INGV continuerà il suo lavoro di ricerca con il massimo impegno e rafforzerà la sua presenza nella società per un'opera di corretta informazione ed educazione».
Taranto. Rapporto del ministero, si muore per l'Ilva: +14% mortalità uomini,+8% donne
23.10 - Più 14% di mortalità per gli uomini per tutte le cause, e +8% di mortalità per le donne per tutte le cause. Sono i terribili dati, relativi a Taranto, illustrati dal ministro della Salute Renato Balduzzi. Per gli uomini il rapporto registra un incremento del 14% per tutti i tumori (+13% per le donne); +14% per le malattie circolatorie (+4%), +33% per i tumori polmonari (+30%), +419% per i mesoteliomi pleurici (+211%). Nel rapporto si legge che è l'Ilva "il maggior responsabile" dell'inquinamento.
Un dramma spaventoso durato decenni dove tutti sono stati conniventi: proprietà e sindacati in primis. Pagheranno? No. Perché tengono famiglia e in extremis chiederanno perdono.
Viterbo, arsenico nell'acqua: +10%
di mortalità per tumori e infarti
23.10 - C'è una diretta correlazione tra la presenza di arsenico nell'acqua e l'aumento in provincia di Viterbo e malattie come tumori al polmone, alla vescica e altre patologie. Lo riporta l'Ansa che cita no studio relativo al 2005-2011 effettuato dal dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario del Lazio: ''nel periodo 1990-2009, nei comuni con livelli di arsenico superiori a 10 microgrammi/litro è stato registrato il 10% in più di mortalità legata a patologie tumorali, ischemiche e infarto''.www.heos.it

lunedì 22 ottobre 2012

Elezioni e avversione dei partiti verso il governo Monti
23.10 - Si avvicinano le elezioni e i partiti iniziano a rincorrere i limiti delle manovre del governo Monti, e puntano i piedi. La parabola di Monti dunque si avvia alla conclusione. Per lui si aprono le porte della presidenza della Repubblica? Probabile. Difficile in questo periodo d'inizio campagna elettorale per i partiti far passare l'aumento dell'Iva, il nuovo rigore sulla scuola, le tasse sulle pensioni di guerra a carico di persone che hanno combattuto e che sono rimasti in pochi. Adesso partono le accuse contro i tagli. Per invertire la rotta, però, bisogna cambiare regole del fisco da cima a fondo. Occorre dare la possibilità al contribuente di scaricare tutte le spese con fattura. Però non c'è forza politica disposta a battere questa strada. Troppo forti le corporazioni con partita iva.
Berlusconi è lì, fermo, che con il suo immobilismo paralizza tutti. Il centro destra aspetta l'esito delle elezioni siciliane che sono difficili da decifrare, perché bisogna tagliare i privilegi alla burocrazia siciliana che ha costi mostruosi, strappare il territorio al controllo della mafia, rilanciare quel po' d industria che c'è nell'isola. Chi avrà la forza di fare tutto ciò?
Pd e Udc sono insieme in Sicilia. E' una strana alleanza nata tre mesi fa. Avrà riflessi anche a livello nazionale? Aspettiamo il voto di domenica, una sola giornata per ripartire. In Sicilia, comunque vadano le cose, Berlusconi si riproporrà ancora una volta come l'"uomo della provvidenza" di tragica memoria.
Del vuoto che si crea si avvantaggerà il Movimento 5 Stelle di Grillo. è  dato per scontato che avrà un grande successo elettorale. Dalla primavera dell'anno prossimo si parlerà di lui con parole diverse. Beppe Grillo con il suo Movimento in realtà esprime un forte desiderio di politica e partecipazione, non di antipolitica, come i grandi mass media e la tv vogliono farci credere. Dunque le sorprese arriveranno da Grillo e non dà Renzi prigioniero della sua figura di piccolo imbonitore da sagra paesana, svelto di lingua ma di zero consistenza.
Vicino alla foce del fiume Neponset (Massachussetts, USA)
 Scoperto un nuovo batterio Magnetotattico
22.10 - Identificato, per la prima volta, in prossimità della foce del fiume Neponset (Massachussetts, USA), un nuovo batterio magnetotattico. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’istituto Oceanografico dell’università di San Paolo, l’università di Nevada e l’università di Rio de Janeiro. L'analisi al microscopio elettronico ha messo in luce la presenza di una struttura a catena di cristalli di magnetite pura, ciascuno della dimensione di 20-50 nm (per confronto, la doppia elica del DNA ha un diametro di circa 2 nm).
Il batterio Magnetobrivio blakemorei, oggetto di questa ricerca, è stato isolato e messo in coltivazione nei laboratori dell'istituto di Microbiologia, dell'università di Rio de Janeiro in Brasile. Proprio per le sue caratteristiche magnetiche, la coltura di Magnetobrivio blakemorei è stata poi trasferita nel laboratorio di paleomagnetismo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dove è stato sviluppato un protocollo di analisi “magnetiche” con strumentazione all'avanguardia su questo microorganismo vivo. I primi risultati ottenuti da questa ricerca (in stampa su Environmental Microbiology) hanno permesso di definire, in maniera univoca, l'impronta magnetica di questo microorganismo che ne permette il riconoscimento. Caratterizzare al meglio questi microorganismi è assai importante per le loro molteplici applicazioni anche nel campo della medicina.
Riducendo gli sprechi si liberano risorse alimentari
per un miliardo di persone
22.10 - Sarebbe possibile favorire la vita delle persone e conservare le risorse naturali del pianeta riducendo gli sprechi alimentari e rendendo la catena di produzione alimentare più efficiente. I risultati, presentati sulla rivista Science of the Total Environment, indicano che la riduzione delle percentuali di perdite e sprechi potrebbe tradursi in una riduzione del 50% delle perdite di approvvigionamento alimentare, e quindi contribuire ad alimentare almeno un altro miliardo di persone, fattore che porterebbe ad una maggiore sicurezza alimentare in tutto il mondo. Alcuni ricercatori guidati dall'Università Aalto (Finlandia), hanno compiuto per la prima volta una stima valida del numero di persone che potrebbero essere nutrite se si riducessero gli sprechi di cibo. Dimezzando le perdite si potrebbe fornire cibo dalle risorse naturali, come detto, per un ulteriore miliardo di persone, in un mondo la cui popolazione è di circa 7 miliardi.
Un misterioso microbo fissa l'azoto
Anomala simbiosi tra organismi marini
22.10 - Circa il 71 per cento della superficie della Terra è fatta di oceani di acqua salata che costituiscono il 98 per cento di tutta l'acqua presente. Gli ecosistemi sotto la loro superficie sono vari e vibranti. Si è scoperto molto in questi ultimi anni ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Ed è proprio questo ciò che ha fatto un team internazionale formato da scienziati provenienti da Europa e Stati Uniti. La loro nuova scoperta riguarda una simbiosi tra minuscole alghe unicellulari e batteri altamente specializzati nell'oceano che aiuterà gli scienziati a capire meglio gli oceani e l'importante ruolo che le grandi masse d’acqua hanno nelle nostre vite. Gli scienziati hanno scoperto il ruolo esercitato dalle alghe unicellulari e dei batteri che fissano l'azoto per contribuire a fertilizzare gli oceani prendendo azoto dall'atmosfera per trasformarlo in una forma che altri organismi possano usare. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science.

L’italiano e altre lingue Ue a rischio di estinzione digitale

22.10 - L’italiano, come la maggioranza delle lingue europee, rischia di scomparire da Internet, anche se la sua presenza in rete è tutt’altro che marginale. A dirlo è il rapporto “La lingua italiana nell’era digitale” dell’Istituto di linguistica computazionale del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ilc-Cnr), parte della ricerca Meta-Net cui hanno lavorato più di 200 esperti. «La percentuale di pagine web in italiano a livello mondiale è raddoppiata passando dall’1,5% nel 1998 al 3,05% nel 2005», spiega Nicoletta Calzolari dell’Ilc-Cnr. «È stato stimato che nel 2004 in tutto il mondo ci fossero 30,4 milioni di parlanti italiani online. Al di fuori dei confini dell’Unione Europea, parlano italiano 520.000 americani, 200.000 svizzeri e 100.000 australiani. Il numero di navigatori italiani negli ultimi cinque anni è però rimasto stabile, contrariamente il numero di quelli dei paesi in via di sviluppo aumenta notevolmente, cosicché la proporzione di coloro che parlano la nostra lingua subirà una forte diminuzione e potremmo andare incontro a un rischio di sotto-rappresentazione, specialmente in confronto all’inglese».

sabato 20 ottobre 2012


Trovato un bollente esopianeta in Alfa Centauri B

20.10 - Gli astronomi europei hanno scoperto un pianeta di massa simile a quella della Terra in orbita intorno a una stella del sistema di Alfa Centauri - il più vicino al nostro pianeta. È anche l'esopianeta più leggero mai scoperto intorno a una stella simile al Sole. Il pianeta è stato rilevato usando lo strumento HARPS installato sul telescopio da 3,6 metri all'Osservatorio di La Silla dell'ESO in Cile. I risultati sono stati pubblicati online dalla rivista Nature. Alfa Centauri è una delle stelle più brillanti nel cielo australe e il sistema stellare più vicino al nostro Sistema Solare - a solo 4,3 anni luce di distanza. In realtà è una stella tripla: un sistema costituito da due stelle simili al Sole in orbita stretta l'una intorno all'altra, Alfa Centauri A e B, e da una stella rossa più distante e debole nota come Proxima Centauri. Fin dal diciannovesimo secolo gli astronomi hanno speculato sull'esistenza di pianeti in orbita intorno a questi corpi celesti, le più vicine dimore possibili per la vita al di là del Sistema Solare, ma ricerche di precisione sempre crescente non avevano rivelato nulla. Fino ad ora.
L’ incrociatore russo Aurora declassato a filiale di museo

Nel 1908 fu una delle prime navi a portare soccorso alle popolazioni di Messina e Reggio Calabria colpite dal terremoto. Nell’ottobre 1917 sparò il primo colpo per la conquista
del “Palazzo d'Inverno” di San Pietroburgo
 
20.10 - L'Aurora, l'incrociatore corazzato russo carico di storia e simbolo di un'era nei giorni scorsi è stato abbandonato anche dagli ultimi marinai. Fino a poco tempo fa era un museo galleggiante, una delle principali mete turistiche di San Pietroburgo. Adesso è stato declassato poco più che a souvenir. La sua costruzione iniziò nei cantieri navali di San Pietroburgo il 23 maggio 1897 e varato l'11 maggio 1900. Fu battezzato così in onore della fregata Aurora, che difese la città di Petropavlovsk-Kamcatski durante la guerra di Crimea (1853-1856). Nell’ottobre 1917 sparò il colpo che diede il segnale per la conquista del Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo durante la Rivoluzione russa, alla quale partecipò attivamente. Un colpo a salve che secondo gli ormai vecchi libri di storia sovietici, segnò “l’inizio di una nuova era nella storia dell’umanità”, la rivoluzione russa.

Riapre la base italiana in Antartide
La ricerca riguarderà tra l’altro le scienze della vita: biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici; e le scienze della Terra: glaciologia e campionamento di carote di ghiaccio per lo studio paleoclimatico degli ultimi 2.000 anni

20.10 - Ha aperto i battenti la base italiana in Antartide, Mario Zucchelli (Mzs), situata a Baia Terra Nova, Mare di Ross. Con l’apertura della base, prende così avvio la XXVIII campagna antartica estiva 2012-2013, promossa nell’ambito del Pnra (Programma nazionale di ricerche in Antartide) e finanziata dal Miur (Ministero per l’Istruzione, la ricerca e l’università). Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) svolge le attività di programmazione e coordinamento scientifico delle attività di ricerca, tese a comprendere meglio i processi che generano i cambiamenti globali, i cui effetti hanno riflessi sulla vita di tutti i giorni anche alle nostre latitudini. L'attuazione delle spedizioni, le azioni tecniche e logistiche e la responsabilità dell'organizzazione nelle zone operative sono affidate all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).
Nuova generazione di linee elettriche
 Fili di alluminio e carbonio mandano in pensione il rame

20.10 - Sperimentata una nuova tecnologia di trattamento per la produzione di linee di distribuzione dell'energia elettrica ad elevate prestazioni. Una alternativa con alluminio e carbonio ai conduttori convenzionali potrebbe migliorare le capacità, riducendo l'impatto ambientale. I compositi o i materiali che sono combinazioni di due o più materiali singoli, sono ampiamente utilizzati in molte applicazioni industriali. Consentono di combinare le proprietà uniche dei materiali singoli in modo che il tutto risultante sia maggiore della somma delle parti.
Prossimo l’arrivo di robot a microdimensioni

20.10 - Alcuni ricercatori europei stanno sviluppando robot in miniatura di ultima generazione per diverse applicazioni in robotica e micro-produzione. I riflettori sono puntati sull’ “adattronica”, parola un po’ ostica con la quale si identifica un settore multidisciplinare che studia lo sviluppo di sistemi meccano-elettrici in grado di offrire un controllo adattivo, di auto-adattarsi in risposta ai cambiamenti delle condizioni ambientali.
La micro-robotica e i sistemi di micro-produzione per assemblare componenti microscopici sono tra le applicazioni più promettenti in adattronica. Questi sistemi hanno requisiti prestazionali molto rigidi, inclusi risoluzione nanometrica e tempo di risposta in millisecondi. Non esistono ancora sensori in miniatura rapidi e precisi necessari per le applicazioni microrobotiche. Gli scienziati europei a questo punto hanno cercato di colmare la lacuna con i finanziamenti UE del progetto Micropads. I sistemi adattivi hanno molti componenti e funzioni complessi.
I materiali intelligenti (attivi) come quelli che rispondono a un cambiamento di pressione con una modifica dell'energia in uscita e viceversa (materiali piezoelettrici), sono spesso alla base dei dispositivi adattivi. Includono anche sensori per determinare i cambiamenti in determinati parametri e attuatori per fornire una risposta appropriata.

venerdì 19 ottobre 2012

Dagli antichi cortili “nuove” idee per l'ecoefficienza
di case e palazzi


20.10 - Se intendete rendere la vostra prossima casa più ecoefficiente, vale la pena ripassare quello che facevano agli antichi architetti. È un suggerimento che arriva da un gruppo di ricercatori spagnoli che hanno usato le ultimissime tecnologie e strumenti matematici per studiare e verificare un fatto risaputo da secoli: la temperatura all'interno del tipico cortile mediterraneo è più fresca di quella nelle strade. I loro risultati sono stati pubblicati nella rivista Energies. I dati scientifici raccolti dai ricercatori potrebbero aiutarci a risparmiare energia e denaro, che tra l’altro è anche l'obbiettivo degli edifici ecoefficienti. I dati in loro possesso hanno inoltre confermato ciò che le popolazioni delle regioni mediterranee già sanno da secoli, ovvero che durante l'estate i loro cortili sono più freschi delle strade. Questo semplice fatto, però, ha una serie di conseguenze per il modo in cui le case verranno progettate.
Verona. Speciale Forum Euroasiatico Passera: “Progetti comuni”. Squinzi: obiettivo libera circolazione merci tra Italia e Russia
Prodi: “La corsa allo shale gas potrebbe innescare tensioni
tra Ue e Russia”

20.10 - La cooperazione fra Italia e Russia passa attraverso l’Unione europea. Se la strada è quella di maggiore collaborazione fra i due Paesi, per Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, intervenuto in videoconferenza al Forum Eurasiatico di Verona (organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Banca Intesa e Gazprombank) «la politica italiana non potrà essere staccata o in rottura con la politica europea: è interesse della Russia avere rapporto ancora più stretto con l’Europa. La rottura dell'euro sarebbe una tragedia anche per la Germania».
Il Professore è «meno pessimista sulla politica europea di lungo periodo». Tuttavia, serve un cambio di rotta. «Il messaggio che l’Europa sta mandando al mondo – osserva Prodi - è ancora un messaggio di divisione. Non sorprendiamoci, quindi, se il baricentro della politica mondiale si sposta verso il Pacifico». Un ruolo chiave nello scenario geopolitico globale lo giocherà l’Ucraina, «che sta dimostrando di avere rapporti molto più equilibrati fra Russia e Unione europea; bisogna fare in modo che l’Ucraina sia un ponte naturale». Una centralità dell’Ucraina, l’antica Rus’, finalizzata anche a riequilibrare il baricentro politico mondiale, ad oggi sempre più spostato nell’oceano Pacifico, dove Stati Uniti e Cina, sono prossimi ad appuntamenti cruciali per i prossimi anni: le elezioni americane e il congresso del partito comunista cinese.
Studio Ingv descrive, in anticipo, le eruzioni
più temibili dell’Etna

20.10 - Conoscere e prevedere il comportamento dinamico di un vulcano attivo come l'Etna, contornato da paesi e città densamente abitati, è di primaria importanza per fornire alla Protezione Civile gli elementi scientifici necessari alla riduzione del rischio. Per questi motivi appare molto promettente il metodo di studio applicato da un team di vulcanologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'Università di Catania i quali hanno da poco pubblicato una ricerca per mettere in relazione la risalita del magma all'interno dei principali condotti di alimentazione dell'Etna, il conseguente stress che si determina sui sistemi di faglia che intersecano l'edificio vulcanico e, in particolare, su quelli che interessano l'instabile fianco orientale.
Le ricerche condotte all’università di Bonn
Il testosterone ci rende anche più onesti

19.10 - Il testosterone è responsabile di diverse attività del corpo umano, dalla costruzione dei muscoli alla libido e alla crescita dei peli. Anche se si trova sia negli uomini sia nelle donne, tradizionalmente è stato collegato a caratteristiche maschili. Adesso però sembra che ci sia altro da scoprire sul testosterone. Potrebbe essere responsabile anche di promuovere un comportamento prosociale. la scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori europei che hanno ricevuto un finanziamento parziale dal Consiglio europeo per la ricerca (Contributo iniziale) e i loro risultati sono stati pubblicati su PLOS One. Il testosterone ha avuto un passato alterno ed è stato oggetto di certi misconcetti.
Diabete e obesità
Scoperto un nuovo meccanismo
“Brucia” i grassi e impedisce l’accumulo nei tessuti


19.10 - Un gruppo di ricercatori ha dimostrato che l’inibizione di alcuni enzimi (istone deacetilasi) mediante speciali molecole, porta a un netto miglioramento delle alterazioni metaboliche tipiche del diabete di tipo 2 e dell’obesità. Lo studio, pubblicato sulla rivista Diabetes, è stato realizzato da un team internazionale coordinato dai ricercatori dell’università di Milano (Maurizio Crestani ed Emma De Fabiani), Sapienza di Roma (Antonello Mai )e Scripps Research Institute La Jolla,California, Usa (Enrique Saez ). Le istone deacetilasi sono enzimi che svolgono un ruolo fondamentale nel controllo dell’informazione genetica e nella regolazione delle funzioni cellulari e del metabolismo. Studi biomolecolari effettuati dal team di Milano hanno dimostrato che l’inibizione di questi enzimi (in particolare dell’istone deacetilasi-3), provoca nel muscolo scheletrico e nel tessuto adiposo l’aumento dell’espressione di una proteina “buona”, nota come “PGC-1á”. Questa agisce come “interruttore molecolare” aumentando l’attività ossidativa dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule.
Dal dna dell'orzo un manuale biotech
19.10 - Dalla mappa dei geni dell'orzo salta fuori un vero e proprio manuale di istruzioni per migliorare le colture biotech del futuro. La mappa è stata ottenuta da un consorzio internazionale di cui fanno parte anche ricercatori italiani dell'Istituto di genomica applicata di Udine e dell'università di Udine. L'orzo è al quarto posto tra i cereali più abbondanti al mondo. La mappa fornirà la base per nuove tecniche in grado di aumentare la resa dei raccolti.
Come disarmare il batterio super-tosto
19.10 - Scoperto il punto debole del batterio gastrointestinale Enterococcus faecium, ultra resistente alle attuali cure antibiotiche. Un batterio molto temuto anche in ospedale, perché causa di gravi infezioni. Il suo punto debole è proprio il gene alla base della sua aggressività. La scoperta è stata fatta da un gruppo di microbiologi dell'Università Cattolica di Roma, in collaborazione con scienziati francesi e olandesi. La scoperta porterà a nuove terapie contro questo microrganismo.
Cinque milioni di italiani colpiti da osteoporosi
19.10 - L'osteoporosi colpisce sempre prima, già dai 50 anni, ed è sempre più diffusa. Lo afferma - riporta l'Ansa - Sandro Rossetti, primario Divisione di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma. «Ormai - dice l'esperto - si può parlare di epidemia silente che causa nel mondo una frattura ogni tre secondi. In Italia, una donna su tre ed un uomo su dieci con età superiore ai cinquant'anni soffre di osteoporosi».
Con le pillole vitaminiche -8% di rischio tumore
19.10 - Negli uomini in salute le pastiglie di complessi multivitaminici prese quotidianamente farebbero diminuire i rischi di sviluppare una serie di tumori di almeno l'8%. È quanto si sostiene in un ampio studio condotto al Brigham and Women's Hospital di Boston (Usa). La ricerca si è sviluppata per 13 anni su un campione di oltre 14.640 uomini, tutti medici, che hanno ricevuto ogni giorno un placebo o veri supplementi vitaminici.
Un tetro presente senza vita
19.10- I partiti, questi partiti politici, vivono e ci costringono a vivere in un tetro presente senza vita. Da vent'anni annaspiamo nella corruzione. Ogni giorno si registrano fatti politici delittuosi, ma, paradossalmente, nulla cambia, come non cambiano i protagonisti che sono sempre gli stessi, vuoti di idee e pieni di stucchevole, buonista, retorica.
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martedì 16 ottobre 2012

Lombardia, altra inchiesta: favori alla Compagnia delle opere di Bergamo e a CL

17.10 - Sul Corriere.it si legge che "l'accusa per il presidente e il vice della Cdo di Bergamo è corruzione in Regione per ottenere il via libera a una discarica". "All'imprenditore, riporta  Corriere.it,  che ottenne l'appalto, secondo i magistrati venne chiesto in cambio di costruire una scuola di comunione e liberazione".

Nota a margine. La compagnia delle opere e comunione e liberazione sono fortissimi in termini di potere economico in Lombardia. Assomigliano sempre di più alle sette americane che distribuiscono favori ai loro accoliti. Visto che sia la compagnia delle opere sia comunione e liberazione fanno dell'educazione il loro punto di "eccellenza", ci viene da chiedere che cosa insegnino ai loro figli i papà affiliati alle due organizzazioni cattoliche: che i soldi arrivano dalla provvidenza?
 Ne usciremo mai da questa palude? Sì! Ma soltanto con un nuovo, rigoroso, laico, Risorgimento che separi tutte le religioni esistenti nel territorio nazionale dalla politica e dall'economia anche quelle di maggioranza relativa, altrimenti arriverà un tempo che ci ritroveremo schiacciati da una santa alleanza tra tutti i fanatismi talebani religiosi, tutti insieme appassionatamente per annichilire i cittadini a cominciare dalle donne.

Sulla Luna c'è acqua ovunque imprigionata nei grani di sabbia

16.10 - Secondo uno studio prodotto da un gruppo di ricercatori dell'Università del Tennessee (Usa) e pubblicato su Nature Geoscience, l'idrogeno presente nelle molecole d'acqua imprigionate nei grani di sabbia lunare sarebbe quasi certamente originato dal Sole come ione e trasportato ad altissime velocità dal vento solare. Dunque la Luna sarebbe solo apparentemente arida. Non solo i poli sono pieni d'acqua ma anche tutta la superficie lunare. Le conseguenze di questa scoperta potrebbero essere enormi fanno sapere i ricercatori nel loro articolo.
Scoperto come lavora il gene del linguaggio
16.10 - Identificati i meccanismi di espressione del gene FOXP2, che rende il nostro cervello capace di formulare espressioni verbali. La scoperta apre la strada alla comprensione dei difetti genetici alla base di gravi deficit linguistici e grammaticali e di alcune forme di autismo. La ricerca svolta dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova è stata pubblicata sulla rivista Development (Cambridge, Regno Unito).
Lettera aperta per la ricerca

Illustre Presidente Napolitano, Illustre Ministro e Collega Profumo,

l'emergenza economico-finanziaria che ha colpito buona parte del mondo occidentale e che sta producendo danni gravissimi sulla stabilità socio-economica dei Paesi coinvolti, Italia inclusa, richiede una riflessione profonda su alcuni elementi strutturali che oggi rappresentano l'ostacolo principale al recupero della nostra competitività. Tra questi elementi c'è senza alcun dubbio la scelta di un "modello di sviluppo senza ricerca" perseguito negli ultimi 30-40 anni: ci hanno assistito, a fronte di questa sostanziale assenza, fattori di complemento come la svalutazione, il basso costo del lavoro, alcune eccellenze manifatturiere, etc., che oggi non sono più in grado di sostenerci.
Da molti anni, anche grazie al Suo convinto sostegno, Presidente Napolitano, e molto spesso con la Sua adesione, Ministro Profumo, abbiamo chiesto a gran voce un sostanziale cambiamento di strategia negli investimenti e nella cultura del Paese a favore del sistema ricerca e innovazione. Abbiamo denunciato l'inadeguatezza dei parametri strutturali di questo settore che conta un numero di ricercatori, raffrontato al numero totale di lavoratori italiani, di circa la metà rispetto alla media europea; un'irrisoria percentuale di PIL dedicata; una caratterizzazione del sistema industriale, tanto rispetto alla specializzazione produttiva quanto rispetto alla misura aziendale, poco compatibile con gli investimenti in ricerca. Abbiamo ritenuto nostra responsabilità coinvolgere le Istituzioni del Paese e offrire la nostra piena disponibilità a collaborare per trasformare questi elementi strutturali.
Ecco perché oggi ci sentiamo in difficoltà e in imbarazzo di fronte alla notizia, riportata dalla stampa, di un progetto di trasformazione del sistema della ricerca pubblica nazionale. Un progetto che cancellerebbe in un sol colpo tutti gli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR e li ricomporrebbe dentro un nuovo Ente che porta lo stesso acronimo di uno di essi: il CNR. Oltre alla costituzione di un'Agenzia per il finanziamento della ricerca e a quella di un'Agenzia per il trasferimento tecnologico. Una sorta di modello tedesco, senza però gli investimenti che i tedeschi sono in grado di garantire a quel modello.
Ma sono proprio le condizioni al contorno in cui questa Riforma si inserisce che ci sollevano enormi perplessità e che rendono perfino fuorviante discutere del merito.
La prima condizione, la più grave, sarebbe da riferirsi alla genesi stessa di questa riforma: essa nascerebbe per ottenere una riduzione di finanziamento e non a caso verrebbe inserita nella Legge di stabilità per il 2013 nella voce dei "risparmi" e non certo in quella degli "investimenti". Se davvero una trasformazione così importante di tutto un settore si facesse senza investire ingenti risorse, significherebbe destinare a fallimento l'operazione e si correrebbero enormi rischi di messa in stallo del sistema. Abbiamo assistito negli anni scorsi ad alcuni accorpamenti tra enti di ricerca e sappiamo come, soprattutto senza risorse significative da investire, quelle operazioni abbiano introdotto inerzie, rallentamenti e ricadute negative sulla produttività dei ricercatori.
La seconda condizione riguarda i tempi e la definizione del Progetto. I due aspetti sono strettamente correlati. Non sappiamo da quanto tempo e con chi il Ministro stia lavorando a questa Riforma, né lo stato di avanzamento di un tale lavoro, ma sarebbe impensabile che dalla pubblicizzazione alle comunità di riferimento alla sua approvazione, passassero poche settimane. C'è l'esigenza di comprendere con attenzione come si cala la riforma nei vari ambiti di competenza e per questo non si può prescindere dal contributo degli scienziati dei vari settori coinvolti. Vanno ascoltate con attenzione le differenti istanze e problematiche; sono in discussione le fusioni di molti sistemi organizzativi di natura a volte molto differente, di complicate procedure e pratiche spesso svolte con metodi e approcci del tutto diversi.
La terza condizione, riguarda lo stato dei sistemi, la loro capacità di recepimento e di adesione ai progetti di trasformazione positiva; gli enti di ricerca coinvolti sono nella loro fase di applicazione della Riforma precedente, avviata con la realizzazione degli statuti autonomi nel 2010; alcuni di loro, il CNR per esempio, ha appena varato i nuovi Dipartimenti dandosi una nuova veste organizzativa con la ridefinizione delle afferenze della rete scientifica. La riforma Gelmini è tuttavia solo l'ultima di una serie di riforme che ne può contare tre negli ultimi quattordici anni: spesso del tutto divergenti negli obiettivi finali e tutte senza investimenti finanziari aggiuntivi. E' evidente lo scetticismo che coglierebbe gli operatori rispetto all'ennesima riforma a costo zero e che stravolge di nuovo l'intero sistema. Si può pensare che un sistema di ricerca non trovi mai stabilità? Qual è il costo di questo continuo ridisegno, senza reali prospettive, dei sistemi?
Non verrà da noi una richiesta di immobilismo. Ella signor Presidente ne è testimone. L'abbiamo reclamato più volte: è necessario invertire il modello di sviluppo del Paese e avviarci nella società e nell'economia della conoscenza con determinazione e con urgenza. E' per questa ragione che non si possono alimentare illusioni fuorvianti. Si rischierebbe di compromettere anche le giuste, importanti, profonde convinzioni di chi ritiene che il settore conoscenza e ricerca sia la vera chiave di volta per la fuoriuscita del Paese dalla crisi, aggravando così il declino su cui l'Italia è avviata.
Per tutto ciò Illustre Presidente e Illustre Ministro, Vi chiediamo di non includere questa Riforma nella Legge di Stabilità e di fare in modo che si possa avviare, prima di qualsiasi atto legislativo e anche valutando elementi della Riforma medesima, un ampio tavolo di discussione per il rilancio del settore che possa contare su seri investimenti e significative partecipazioni.
Con Stima.
Carlo Bernardini Marcello Buiatti Andrea Cerroni Tullio De Mauro Gennaro Di Giorgio Rino Falcone Sergio Ferrari Pietro Greco Margherita Hack Francesco Lenci Lucio Luzzatto Tommaso Maccacaro Alberto Mantovani - Gruppo 2003 Daniela Palma Giulio Peruzzi Caterina Petrillo Francesco Sylos-Labini Settimo Termini 
  www.heos.it
La democrazia in farsa italiana
16.10 - Angelino Alfano che non conta nulla chiede i voti agli elettori, alla compagnia delle Opere, a Comunione & Liberazione (queste ultime due soprattutto per la Lombardia) in nome di Berlusconi dopo vent'anni di disastri politici e amministrativi in gran parte imputabili al suo capo; Il PD di Bersani chiede i voti ma trema se per caso va al timone di comando con Vendola; la Lega continua a elemosinare i voti con il cappello in mano dopo due decenni di demagogia del più sciatto "sol dell'avvenir" con le varie parole d'ordine: secessione, federalismo, padania, ronde contro la criminalità e via elencando, tutto finito nella scandalo di soldi e diamanti che ha azzerato il cerchio magico di dell'anziano e malato Umberto Bossi, inclusa la sua famiglia; Matteo Renzi sindaco di Firenze va in giro per l'Italia con il camper (deve avere un sacco di soldi e tanto tempo): anche lui vuole comandare, e persegue la strategia della vittima che tanta fortuna procurò a Berlusconi all'inizio della sua carriere politica, quando si scontrò con Massimo d'Alema sulle frequenze delle tv Mediaset; Casini chiede il voto con l'aspersorio; Grillo è indecifrabile: un gigantesco bluff oppure c'è sostanza che per adesso non si intravede.
è un insieme di poteri eterogenei che ci fa venire in mente l'inconcludente Italia delle Signorie di alcuni secoli fa. Assistiamo impotenti ogni giorno alla rappresentazione farsesca della democrazia, tanto che non si sa neppure con quale legge si andrà a votare. Difendere questo sistema non vuol dire difendere la Democrazia nel nostro paese, vuol dire difendere solo interessi corporativistici che stanno divorando l'economia e la stessa convivenza civile. Come vaccinarci? Facendo molta attenzione al momento del voto. Non c'è alternativa.
In Slovenia, 6.500 anni fa, l'otturazione più antica del mondo



La corona del dente preistorico. Tratteggiati in giallo i margini dell'otturazione
 (foto: Bernardini, Tuniz et al, Plos One)

16.10 - Risale a 6.500 anni fa l'otturazione più antica mai scoperta ed è stata fatta con cera d'api. Quell'antichissimo "dentista" era vissuto nel Neolitico e aveva cercato di riparare un dente fratturato. I resti del dente sono stati rinvenuti in Slovenia e sono stati analizzati dagli scienziati del Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste, in collaborazione con il Sincrotone di Trieste.
Secondo la ricostruzione fatta dai ricercatori, l'otturazione fu eseguita quando la persona stava per morire, e non è possibile stabilire se la cera fosse stata applicata poco prima o subito dopo la morte. Il dente presenta una frattura verticale provocata da attività non legate all'alimentazione e generalmente eseguite dalle donne del Neolitico, come ad esempio la tessitura. I risultati dell'indagine scientifica sono pubblicati sulla rivista Plos One.

lunedì 15 ottobre 2012

E' partita dalla nube di Oort e arriverà tra un anno

La cometa Ison promette spettacolo in cielo
nel novembre 2013

16.10 - Gli astronomi di tutto il mondo stanno monitorando Ison, una gigantesca "palla di neve" che secondo gli esperti della Nasa dovrebbe arrivare direttamente dalla nube di Oort. Adesso si cerca di capire meglio la sua natura e come potrebbe evolvere nel corso dei prossimi 15 mesi.
Per molti studiosi potrebbe diventare una delle comete più brillanti degli ultimi anni, oppure dissolversi quando si avvicinerà al Sole. La cometa Ison, scoperta a fine settembre attualmente si sta dirigendo verso le regioni interne del Sistema Solare, In questo periodo si trova intrappolata tra le orbite di Giove e Saturno ed è già visibile all'alba con il telescopio puntato tra le stelle del Cancro. Successivamente Ison si avvicinerà a Marte che potrebbe anche modificare l'orbita della cometa quindi si dirigerà verso il Sole. Se Ison resisterà al calore del Sole riapparirà dopo il 28 novembre 2013 al tramonto, e dovrebbe essere luminosissima.
Tivoli. Villa Adriana Antiquarium del Canopo, fino al 4 novembre
 Antinoo. Il fascino della bellezza

15.10 - La mostra che si tiene a Tivoli, Antiquarium del Canopo - Villa Adriana, racconta in 50 opere tra sculture, rilievi, gemme e monete, la storia del forte legame che legò l’imperatore Adriano al giovane di Bitinia, il regno ellenistico con capitale Nicomedia, fondato da Zipoite I nel 297 p.e.v.., che si trovava nell'attuale Asia Minore. La mostra è divisa in quattro sezioni dove sono esposte opere provenienti da vari musei e collezioni. Una selezione che privilegia anche il ritorno a Villa Adriana di reperti che lì certamente, o verosimilmente, furono trovati. La prima sezione riunisce una serie di ritratti di Adriano e di Antinoo, tra cui il busto di marmo dei Musei Vaticani e il bel bronzo conservato al Museo Archeologico di Firenze. La seconda sezione si incentra sulla deificazione del giovane bitinio, di volta in volta rappresentato nei panni di Apollo, Dioniso, o, ancora, come sacerdote di Attis.
Museo Archeologico - Musei Civici di Palazzo Farnese fino al 31 dicembre
 Abitavano fuori porta. Gente della Piacenza romana

15.10 - Nella primavera del 2007, durante gli scavi per la costruzione di garage interrati in Via Venturini, a Piacenza, furono rinvenute tredici sepolture distribuite senza ordine in un’area ristretta di un centinaio di metri quadri. La zona, collocata a sud della città a circa 800 metri dalle mura citttadine, in epoca romana si trovava tra le due strade che puntavano verso la riva destra del Trebbia, uscendo dalla città. A poco più di quattro anni da quel ritrovamento, la mostra "Abitavano fuori porta. Gente della Piacenza romana” presenta al pubblico fino al 31 dicembre i corredi di cinque di quelle tredici tombe che costituivano la piccola necropoli utilizzata per circa un secolo, dall’età augustea ai primi decenni del II sec. p.e.v.
Un esame del sangue potrebbe rilevare il cancro al seno

15.10 - Tra non molto tempo per individuare il cancro al seno potrebbe bastare un semplice esame del sangue. Lo sostengono gli scienziati dell'Università di Leicester e dell'Imperial College di Londra, nel Regno Unito. In tutto il mondo ogni anno vengono diagnosticati oltre un milione di casi di cancro al seno. Nell'Unione europea ogni due minuti e mezzo una donna viene diagnosticata di cancro al seno e ogni sette minuti e mezzo una donna muore a causa della malattia. Dal 1980, i tassi di sopravvivenza al cancro al seno sono tuttavia aumentati. Questo è in parte dovuto alla rilevazione precoce dovuta a una maggiore consapevolezza e allo screening del seno, nonché a un migliore accesso al trattamento dopo la chirurgia. Attualmente esistono vari metodi di test per scoprire il cancro al seno: l'esame del seno in cui il medico verifica la presenza di noduli o anomalie, la mammografia (impiegando raggi X per esaminare il seno), l'ecografia del seno, la biopsia e, infine, la risonanza magnetica del seno che utilizza una macchina MRI.
All'università dell'Ulster (Regno Unito)
Scoperto un farmaco per il diabete che forse combatte l’Alzheimer

15.10 - Un farmaco per il diabete di tipo 2 potrebbe essere usato per aiutare i pazienti colpiti da malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Ne sono convinti alcuni scienziati dell'Università dell'Ulster nel Regno Unito. Studi precedenti avevano mostrato che il diabete di tipo 2 è un fattore di rischio conosciuto per il morbo di Alzheimer, adesso i ricercatori ritengono che la ridotta trasduzione del segnale dell'insulina nel cervello potrebbe ostacolare i neuroni e contribuire a innescare la malattia. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Brain Research. Christian Hölscher e colleghi del Biomedical Sciences Research Institute nell'Ulster hanno effettuato questa scoperta dopo aver usato un farmaco sperimentale chiamato (Val8)GLP-1.
Nei mari e negli oceani le acque sono sempre più calde e acide
 Sos barriere coralline
Potrebbero sparire entro pochi decenni


15.10 - Se non verranno intraprese azioni per ridurre le emissioni di gas serra ancora più incisive, quasi tutte le barriere coralline subiranno una grave degradazione. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, anche se tutte le supposizioni fossero corrette, solo due terzi delle barriere coralline sarebbero al sicuro. Si stima che le barriere coralline ospitino quasi un quarto delle specie che vivono negli oceani e forniscano servizi fondamentali quali protezione delle coste, turismo e pesca a milioni di persone nel mondo. Tutti questi servizi potrebbero essere a rischio a causa dei cambiamenti climatici e per l'acidificazione degli oceani, entrambi causati dalle emissioni di biossido di carbonio (CO2) prodotte dall'uomo. Secondo questo studio, anche se i cambiamenti climatici venissero ridotti, le barriere coralline ne risentirebbero le conseguenze e non sarebbero più i vivaci ecosistemi che oggi conosciamo. «Le nostre scoperte mostrano che nelle attuali ipotesi riguardanti la sensibilità termica, le barriere coralline potrebbero non essere più degli ecosistemi costieri importanti se le temperature medie globali superassero di fatto di 2 gradi centigradi il livello preindustriale», dice l'autore principale Katja Frieler dell'Istituto di Potsdam per la ricerca sull'impatto climatico.
Si raffredda l'Atlantico, estati più fresche nel sud Europa

15.10 - L’evolversi della temperatura dell'oceano Atlantico potrebbe presto far diventare un pallido ricordo le estati torride nel Sud dell'Europa a partire dagli anni '90. Una corrente di pensiero che si sta facendo strada tra gli scienziati prevede, a breve, un periodo di raffreddamento delle acque oceaniche che avrà ripercussioni sul clima europeo. Lo scenario viene proposto da una ricerca condotta dall’università britannica di Reading e pubblicata sulla rivista Nature Geoscience.
Anche se ancora oggi è difficile prevedere le evoluzioni climatiche in quanto dipendono da una enorme quantità di parametri, è riconosciuto da tempo che l'Oceano Atlantico può influenzare in maniera molto importante l'evoluzione del clima europeo per lunghi anni. Questo fenomeno è causato in buona parte da quella che gli scienziati hanno definito come “Oscillazione Atlantica Multidecennale”.