martedì 30 aprile 2013

Osservata a LHC una disparità tra materia e antimateria
Scoperta una nuova imperfezione nello specchio dell'universo

30.04 - Lo specchio dell’Universo rivela una nuova imperfezione. Alcune particelle gemelle si sono scomposte in forme diverse, mentre avrebbero dovuto mantenere la propria uguaglianza anche in questa trasformazione. Il fenomeno è stato osservato da un gruppo di scienziati, con una vasta partecipazione di fisici dell’INFN, all’esperimento LHCb dell’acceleratore di particelle Large Hadron Collider al CERN di Ginevra. Nello studio, che viene pubblicato su Physics Review Letter, è stato osservato questo comportamento in un tipo di particelle chiamato mesoni Bs, composti da un cosiddetto quark “bello” (beauty) e da un quark “strano” (strange). Per la prima volta, l’esperimento LHCb è stato in grado di osservare una differenza - un’asimmetria di comportamento - tra i decadimenti dei mesoni Bs e delle loro particelle gemelle (ma con cariche opposte) di antimateria, i mesoni anti-Bs.
Perché è importante questo fenomeno? Il mondo che ci circonda è composto di materia mentre non vi è traccia tangibile della presenza di antimateria. Eppure la fisica teorica ci dice che l’Universo, immediatamente dopo il Big Bang, doveva essere costituito da eguali quantità di materia e antimateria. Il fatto che successivamente l’antimateria sia completamente scomparsa è uno degli enigmi più affascinanti della scienza. Ora. grazie alle collisioni che si realizzano all’interno di un acceleratore di particelle, qual è LHC, oggi i fisici sono in grado di produrre quotidianamente migliaia di miliardi di particelle di antimateria.
Ogni nuvola di neuroni che si illumina identifica un diverso materiale
Cervello, decodificato il codice del tatto

30.04 - È stata scoperta l'attività neurale che corrisponde a una precisa sensazione tattile. In pratica è stato decodificato il tatto nel cervello. È il frutto del lavoro in laboratorio condotto su topi e pubblicato sul Journal of Neuroscience da Mathew Diamond, Houman Safaai e Moritz von Heimendahl della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Ogni “nuvola” di neuroni che si accende corrisponde a un diverso materiale toccato. Questo permette di indovinare il materiale toccato semplicemente guardando la risposta cerebrale a quel tocco. Con un contatto dei baffi (vibrissa) , i topi possono distinguere la trama o “grana superficiale” (ruvida, liscia, rugosa) degli oggetti, proprio come fa l'uomo usando la punta dei polpastrelli.
Gli scienziati della SISSA hanno registrato le risposte neurali a differenti sensazioni tattili dei topi e dimostrato che è possibile capire quale oggetto ha toccato l'animale osservando il profilo di attività neurale corrispondente. Ciò significa che a seconda del tipo di oggetto toccato (materiale di cui è fatto, tipo di superficie), il cervello risponde in modo costante e distinto dalla risposta data allo sfiorare altri oggetti. Questo lavoro, affermano i ricercatori, rappresenta un passo avanti nella comprensione di come il cervello, anche quello umano, rappresenti il mondo esterno.
A Ferrara si sperimenta un progetto europeo di telemedicina

30.04 - La telemedicina per migliorare la qualità di vita delle persone affette da malattie disabilitanti è l’obiettivo del progetto europeo SPES (Support Patients through E-service Solutions), gestito in Italia dall’ENEA di Bologna, in collaborazione con l’Azienda sanitaria locale di Ferrara, per ridurre gli spostamenti dei pazienti verso le strutture sanitarie, con conseguente riduzione dello stress e risparmio in termini di tempo e costi di trasporto.
SPES comprende quattro studi pilota che coinvolgono pazienti residenti in Italia, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. La sperimentazione italiana riguarda pazienti affetti da patologie respiratorie croniche in cura presso le strutture della ASL di Ferrara: senza uscire dalla propria abitazione, il paziente riesce a far conoscere al medico la quantità di ossigeno nel sangue, la pressione arteriosa e la frequenza del battito cardiaco, semplicemente inserendo un dito nel saturimetro. I dati così raccolti sono trasferiti tramite bluetooth a un computer portatile collegato in rete che viene fornito a ciascun paziente e trasmessi via internet al computer del medico.
A Rita Levi Montalcini un’aula nella sede del Cnr

30.04 - Il Cnr, l’Accademia dei Lincei, l’Università Sapienza di Roma e l’Ebri (European Brain Research Institute) hanno commemorato il Premio Nobel Rita Levi Montalcini in occasione del suo compleanno, a pochi mesi dalla scomparsa. Al termine dell’incontro svoltosi alla Sapienza, il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, ha inaugurato l’aula “Rita Levi Montalcini”, nella sede centrale dell’Ente dove la studiosa tra l’altro ha fondato il Laboratorio di biologia cellulare. «Nella sua lunga intensa vita, Rita Levi Montalcini ha testimoniato con straordinaria lungimiranza e fermezza il valore e l’importanza della conoscenza, la necessità per ogni ricercatore di superare mediocrità e luoghi comuni, di esplorare nuovi campi del sapere senza alcuna paura», ha dichiarato Luigi Nicolais. «Con passione e coraggio, si è fatta carico di progetti e appelli a favore delle donne, dei giovani e dei ricercatori, contrastando la mancata valorizzazione, l’assenza di opportunità, la precarietà.

lunedì 29 aprile 2013

Regno Unito. Progetto Q-DETECT
Una banca del suono per fermare il fungo che mangia i frassini

30.04 - La distruzione degli alberi dovuta al fungo che causa il disseccamento del frassino è stata una crescente preoccupazione tra gli scienziati, poiché si è assistito a una rapida diffusione in tutta Europa a partire dagli anni novanta del secolo scorso. Il fungo, che proviene dal Giappone, apparve in Lituania e Polonia due decenni fa. Si spostò rapidamente in tutto il continente, con 300 casi confermati nel solo Regno Unito. Ma ora gli scienziati hanno appena concluso un progetto finanziato dall'UE per localizzare e monitorare i parassiti da quarantena delle piante, che precedentemente stavano mettendo a rischio sia la selvicoltura sia la produzione di colture europee. Nell'ambito del progetto di tre anni intitolato Q-DETECT, che significa “Sviluppare metodi di localizzazione per i parassiti da quarantena per l'uso da parte delle organizzazioni nazionali per la protezione delle piante (NPPO) e i servizi di controllo”, sono stati ideati nuovi metodi. Il progetto è stato sostenuto nell'ambito del programma “Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie” (KBBE) dell'UE con 3 milioni di euro. 
Iniziati gli esperimenti con badanti robotici
e sistemi intelligenti per anziani

 30.04 - Mantenere una buona qualità di vita durante la vecchiaia senza alcun aiuto può diventare sempre più difficile. Una memoria incerta può portare a saltare i pasti o a dimenticarsi di bere, o una perdita di mobilità apre le porte alla solitudine e all’isolamento sociale. Molte persone anziane sono abbastanza fortunate da avere una persona vicino che le assiste. Un team di esperti provenienti da università, istituti di ricerca, aziende ed enti sanitari europei ha lavorato su un nuovo tipo di assistente sociale in grado di fornire un aiuto in queste come in altre situazioni.

Il team del progetto Mobiserv finanziato dall'UE ha lavorato negli ultimi tre anni per creare un compagno robotico per gli adulti anziani che possa ricordare loro di mangiare, bere e prendere le medicine, offrire un programma nel corso della giornata e aiutarli a rimanere attivi suggerendo varie attività.  Ad esempio, quando una persona non beve per un certo periodo, comportamento che può portare alla disidratazione, il robot la avvicinerà e suggerirà di bere, oppure suggerirà anche una bevanda specifica, in base alle preferenze o necessità. Lo stesso vale per il cibo, gli esercizi fisici, le attività e anche per i contatti sociali. Se una persona non comunica con nessun altro per un po' di tempo, il robot suggerirà di fare una telefonata, o di uscire per fare visita a qualcuno; un consiglio utile per quelli a rischio di isolamento sociale.


Un “Discus” per  Internet
In città e in campagna ultra velocità per tutti

 30.04 - Non sono lontani i giorni in cui per scaricare una canzone si impiegavano più di 30 minuti e oltre 28 ore per scaricare un film. Naturalmente tutto questo accadeva prima dell'introduzione della banda larga che ha rivoluzionato l'uso di Internet. Adesso, grazie al finanziamento europeo per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), la banda larga è pronta ad un ulteriore passaggio verso un’altra  trasformazione radicale.

Il progetto TIC paneuropeo denominato “DISCUS” (“Distributed Core for Unlimited Bandwidth Supply”) è guidato da CVTR, il centro di ricerca sulle telecomunicazioni irlandese, che è collegato al Trinity College di Dublino. Anche il CTVR (the telecommunications research centre) della University College Cork è coinvolto nel progetto oltre alla sede centrale situata al  Trinity College Dublin (TCD) in Irlanda. Il progetto intende fornire una rete che sia più sostenibile economicamente e anche dal punto di vista ambientale, e che sia capace di supportare tutti i servizi attuali e in uscita nel prossimo futuro. In altri termini il progetto DISCUS mira ad aggiornare l'intera rete e a migliorare la banda larga fornita tramite fibra ottica. Ciò significa la fornitura di una connessione Internet a velocità ultra elevata sia nelle aree urbane sia in quelle rurali, oltre a una qualità più alta e una disponibilità diffusa che le reti odierne non riescono a fornire.

Alghe marine, opportunità di business per le imprese

27.04 - I vantaggi per la salute  che si trovano nascosti nei vegetali marini come le alghe sono stati ben documentati dai nutrizionisti. Tradizionalmente, tra coloro che seguono diete basate sulle alghe si riscontrano meno casi di obesità, diabete, morbo di Alzheimer e altre malattie nervose.
Mentre da secoli le culture asiatiche hanno incluso le alghe nella loro dieta,  le società occidentali sono state più lente nell'apprezzarne i benefici. Il progetto SWAFAX (“Seaweed derived anti-inflammatory agents and antioxidants”) intende cambiare questa situazione. L'obiettivo principale del progetto, finanziato con 1 milione di euro dall'UE, è stato quello di esaminare le fonti di alghe, che sono state poco studiate o sfruttate per i loro benefici alla salute. Gli scienziati adesso sono particolarmente interessati a un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle alghe, chiamate polifenoli. Questi sono formati da oltre 4.000 cosiddetti composti fenolici che solitamente si trovano nella frutta e nella verdura. I polifenoli sono ricchi di antiossidanti, che possiedono molti benefici noti per la salute.


Università di Berkley. Password in soffitta, basterà solo pensarla


30.04 - Invece di digitare la password, in un futuro molto vicino, si potrà semplicemente pensarla. Lo sostiene un gruppo di ricercatori  della UC Berkley School of Information (California) sotto la guida del professor John Chuang. Un nuovo studio esplora la fattibilità di autenticazione informatica basato su onde cerebrali come un sostituto delle password. Chuang ha presentato i risultati del suo gruppo di lavoro questa settimana durante la diciassettesima Conferenza Internazionale sul Financial Cryptography che si è svolta a Okinawa, in Giappone.

Creati batteri che producono gasolio per le auto
29.04 - Un gruppo di ricercatori dell'università di Exeter a Devon (Regno Unito) hanno creato batteri geneticamente modificati che sono in grado di produrre biocarburante su richiesta. Si tratta di un biocarburante identico al diesel, quello che si trova in vendita nei normali distributori. Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista dell'Accademia di Scienze degli Stati uniti.
Brevettata la superfluidità ad alta temperatura

29.04 - Un importante risultato dei fisici dell’Università di Camerino (Macerata), Andrea Perali e David Neilson,è stato pubblicato di recente dalla rivista scientifica Physical Review Letters. I due docenti, in collaborazione con Alex Hamilton dell’Università di New South Wales in Australia, hanno predetto l’esistenza di superfluidità ad alta temperatura in un dispositivo a base di grafene, il nuovo materiale nano elettronico di grande ed attuale interesse per la ricerca e la tecnologia in tutto il mondo.
«La collaborazione internazionale con il gruppo sperimentale di Alex Hamilton – hanno dichiarato Andrea Perali e David Neilson – ci ha permesso di progettare un dispositivo superfluido di grafene, il materiale innovativo di grande interesse per la ricerca e la tecnologia, come dimostrato anche dal recente finanziamento di 1 miliardo di Euro dell’Unione europea per lo sviluppo di tecnologie a base di grafene e che rientra nelle due sole priorità “Flagship” del programma Horizon 2020». E subito dopo i due docenti aggiungono: «La collaborazione ha permesso di progettare un dispositivo quantistico ad alta efficienza realizzabile con le tecnologie di sintesi già esistenti nei più avanzati laboratori di nano materiali».
La chemio-informatica prevede la tossicità dei cosmetici
29.04 - La chemioinformatica come strumento di supporto per valutare i rischi nel settore della tossicologia tende a ridurre la necessità di ricorrere ai test sugli animali, grazie alla possibilità di prevedere gli effetti dell'esposizione a lungo termine agli ingredienti cosmetici negli esseri umani.
Le basi sono state poste dal progetto Cosmos finanziato dall'UE. L’obiettivo da raggiungere è riuscire a prevedere la sicurezza degli ingredienti cosmetici in base alla loro struttura chimica. La tossicità a dosi ripetute pone una vera sfida per la modellazione computazionale, poiché l'esposizione a lungo termine alle sostanze chimiche interferisce con i sistemi biologici a livello delle cellule, dei tessuti e degli organi interni del corpo umano.
Di conseguenza, per modellare le complesse interazioni sottostanti alla tossicità cronica, è probabile che sia necessario l'uso integrato di più modelli, unitamente ai database tossicologici. Poiché non è disponibile, attualmente, alcun metodo computazionale semplice per prevedere la tossicità a livello degli organi, l'iniziativa Cosmos, si è posta l'obiettivo di sviluppare strumenti computazionali gratuiti che utilizzino processi di modellazione per la valutazione di sicurezza degli ingredienti cosmetici.

domenica 28 aprile 2013

Quella spettrale bolla verde nello “Scudo”

Sopra, nella foto, l’affascinante immagine del VLT (Very Large Telescope)
dell'ESO mostra la nebulosa planetaria IC 1295 che risplende di luce
verdognola intorno a una debole stella morente a circa 3.300 anni luce
 da noi nella costellazione dello Scudo (foto www.eso.org )

29.04 - Le stelle delle dimensioni del Sole concludono la loro vita come piccole e deboli nane bianche. Ma mentre compiono l'ultima transizione verso la pensione, le loro atmosfere vengono soffiate via nello spazio. Per alcune decine di migliaia di anni sono circondate da spettacolari nubi colorate di gas ionizzato note come nebulose planetarie. La nebulosa planetaria IC 1295 (nella foto sopra), ha la caratteristica particolare di essere circondata da numerosi gusci che la fanno assomigliare a un microrganismo visto al microscopio, con molti strati che corrispondono alle varie membrane cellulari.
Queste bolle sono costituite dal gas che una volta formava l'atmosfera della stella ed è stato espulso da reazioni di fusione instabili nel nucleo della stella che hanno generato improvvisi rilasci di energia, come un grande singhiozzo termonucleare. Il gas è immerso nella intensa radiazione ultravioletta prodotta dalla stella morente che lo fa risplendere. I vari elementi chimici risplendono anch’essi di colori diversi. La spettrale ombra verdastra evidente in IC 1295 è prodotta dall'idrogeno ionizzato. Al centro dell'immagine, i resti esausti del nucleo della stella appaiono come un luminoso punto blu-bianco nel cuore della nebulosa. La stella centrale diventerà una debolissima nana bianca e si raffredderà lentamente nel corso di molti miliardi di anni.
Brutto avvio: giuramento del Governo Letta con sparatoria

28.04 - Brutto segnale in occasione del giuramento del governo Letta a 62 giorni dalle elezioni. Un uomo ha ferito a colpi di pistola due carabinieri davanti a Palazzo Chigi prima di essere immediatamente bloccato dagli altri agenti presenti nella piazza. E' un calabrese di 46 anni, Luigi Preiti. Viene subito fatto passare per matto. Ma niente nel nostro paese è mai accaduto per pazzia di qualcuno quando ci si è trovati di fronte a delicati passaggi istituzionali e politici. Impossibile non andare con la mente alle tante, troppe stragi, di cui si cercano ancora i mandanti a decenni di distanza.
Il governo di Enrico Letta, il nipote di Gianni Letta, per la prima volta vede riuniti insieme Pd e Pdl sodali in un esecutivo delle "larghe intese" e per la prima volta nella storia repubblicana al Colle c'è un presidente, Giorgio Napolitano, 88 anni, riconfermato dal Parlamento nel suo incarico per altri sette anni, fino a 95 anni. L'ex premier Silvio Berlusconi non fa parte del Governo ma è come se ci fosse attraverso Angelino Alfano che ricopre la carica di vice presidente del Consiglio e ministro degli Interni.
La politica si avviterà ancora di più nella vita quotidiani di noi cittadini o inizierà a ritirarsi, come tutti giurano di fare,  lasciando libera la società italiana di progredire e tornare a crescere economicamente? La nostra sensazione è che, nella migliore delle ipotesi, tutto resterà come prima e nella peggiore, la politica, le caste autoreferenziali e i potentati economici inclusi quelli confessionali tipo Comunione e Liberazione ci trascineranno verso una deriva alla greca. Intanto prepariamoci a mettere mano al portafoglio per pagare Imu, Tarsu e Iva al 22%. 
Si potrà uscire da questo vortice? Sì, ma soltanto attraverso un nuovo Risorgimento Laico. Purtroppo in giro non si intravedono uomini e donne di tal fatta. Non si intravedono Giganti. In giro ci sono solo  nani con le tasche piene di soldi e debiti, nanetti e ballerine.

sabato 27 aprile 2013

Alla caccia di biomarcatori molecolari per il cancro renale

27.04 - L'analisi genomica su larga scala del carcinoma a cellule renali, unita a informazioni cliniche ed epidemiologiche, dovrebbe risolvere l'esigenza di marcatori molecolari di malattia, conducendo potenzialmente a nuovi strumenti diagnostici e alla progettazione di trattamenti mirati. Nell'ultimo ventennio si è assistito a un aumento dell'incidenza del carcinoma a cellule renali. In alcune parti dell'Europa, la malattia risulta particolarmente prevalente e, di conseguenza, fa insorgere gravi preoccupazioni per la salute in tali aree. Il progetto Cagekid (“Cancer genomics of the kidney”), finanziato dall'UE, si propone principalmente di comprendere in modo esaustivo le modificazioni genetiche ed epigenetiche che avvengono nella forma più comune di cancro renale, vale a dire il carcinoma a cellule renali chiare (ccRCC). Il progetto fa parte del Consorzio internazionale Genoma del cancro (ICGC), che si prefigge di ottenere analisi genomiche dei 50 più comuni tipi di cancro.
Napoli. La scoperta dei ricercatori dell’Istituto Tigem ha grandi potenzialità applicative
Telethon: il gene spazzino ripulisce le cellule
e aiuta a rimuovere i grassi


27.04 - Grassi e rifiuti cellulari in eccesso? A regolarne lo smaltimento ci pensa un unico gene, TFEB. In uno studio pubblicato su Nature Cell Biology, Andrea Ballabio e Carmine Settembre dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli dimostrano per la prima volta come all’interno delle nostre cellule la produzione dell’energia e lo smaltimento delle sostanze di scarto siano strettamente collegati: una scoperta dal grande potenziale applicativo non solo nel campo delle malattie genetiche rare.
Il gene TFEB è stato descritto per la prima volta nel 2009, e successivamente nel 2011, proprio dal team di Ballabio. Sulle pagine di Science, infatti, i ricercatori partenopei avevano dimostrato come questo preciso segmento di Dna sovraintendesse alla produzione e al funzionamento dei lisosomi, gli organelli cellulari deputati allo smaltimento delle sostanze di scarto per evitarne l’accumulo e i conseguenti effetti tossici.
Colpo di nanospugna contro tossine e veleni nel sangue

27.04 - Un gruppo di ricercatori dell'università della California a San Diego (Usa) ha realizzato in laboratorio nano-spugne simili a globuli rossi che sono in grado di bloccare e distruggere le tossine prodotte dai batteri e i veleni di api e serpenti. i test eseguiti sui topi alimentano importanti aspettative.
La depressione può essere “contagiosa”

27.04 - Uno studio condotto da ricercatori dell'Università Notre Dame (Indiana, Usa), su circa un centinaio di soggetti selezionati, dimostra che uno dei principali fattori di rischio per la depressione come la vulnerabilità agli eventi negativi della vita può trasmettersi da una persona all'altra, come un contagio entro tre mesi dall'evento negativo.
Nuove cure con l’NGF scoperto da Montalcini

27.04 - A distanza di oltre 30 anni l’NGF, scoperto da Rita Levi Montalcini Accademica dei Lincei, continua ad aprire nuove possibilità di cura, ed in alcuni paesi, come la Cina, sono in commercio farmaci basati sull’NGF. Sperimentazioni cliniche sono inoltre in atto a livello internazionale per importanti patologie tra cui: lesioni del cervello, pancreatiti, ulcere da decubito, cheratite neutrofica, lesioni della cornea, Alzheimer, terapie geniche, neuropatia sensoriale associata ad AIDS. Le potenzialità dell’NGF (fattore di crescita delle cellule nervose per il quale la Montalcini ha ricevuto nel 1986 il Premio Nobel per la Medicina) si dimostrano in continua crescita.
L'amianto attira quantità di ferro nei polmoni

27.04 - Scattata la prima “fotografia” dei polmoni fatta con i raggi X che documenta la tossicità dell'amianto attivata dalla sua propensione, una volta entrato nei polmoni, di attrarre grandi quantità di ferro e altri elementi. La foto è stata fatta da un team di ricercatori del Sincrotrone di Trieste. Un indice dell'esposizione all'amianto sono i cosiddetti “corpi dell'asbesto”, strutture che si formano attorno alle fibre nei polmoni che causano un grande accumulo di ferro.

venerdì 26 aprile 2013

Il piccolo Lussemburgo pensa in grande
con le tecnologie “IC”


27.04 - Il vino buono sta nella botte piccola. Un vecchio adagio che sembra ritagliato su misura per il Lussemburgo quando si parla di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Prendiamo l'esempio delle reti a banda larga. Essendo un piccolo paese, c'è meno territorio da coprire, sono quindi ampiamente disponibili le connessioni internet ultraveloci fisse e la diffusione della banda larga mobile è tra le più alte dell'UE con il 64,8 %, in crescita.
Ciò è tanto più importante in quanto l'accesso alle TIC è spesso correlata al livello di innovazione di un paese. Nel 2011, l'86 % della popolazione utilizzava regolarmente Internet (almeno una volta alla settimana), rispetto alla media UE del 68 %. Il Lussemburgo è in vantaggio in termini di e-inclusione con una copertura del 76 % dei gruppi svantaggiati, ben al di sopra della media UE del 53 %.
I lussemburghesi hanno chiaramente abbracciato la rivoluzione delle TIC, ma quanto influiscono sul modo in cui il settore si evolve? Un parametro è quanto le imprese e il settore pubblico spendono in ricerca e sviluppo sulle TIC. A livello nazionale, il lussemburghese Centro di ricerca pubblico Gabriel Lippmann è dedicato alla ricerca scientifica applicata e allo sviluppo tecnologico, nonché al trasferimento tecnologico e alla formazione di alto livello. Il Centro si concentra sulla tecnologia dei materiali innovativi, comprese le nanotecnologie, la gestione delle risorse naturali e le tecnologie che promuovono la società dell'informazione.




E' uscito il n. 513 di Heos.it Settimanale pdf 20 pag in abbonamento solo € 17,00 annuale vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM
Vedi  Demo ultimo numero 513 venerdì 26 Aprile   http://www.heos.it/File_13_pdf_heos/heos_513Demo_Apr_13.pdf

martedì 23 aprile 2013

Il 25 aprile eclissi parziale di Luna

23.04 - Eclissi parziale di Luna giovedì 25 aprile. Tempo permettendo sarà garantito uno spettacolo, sempre suggestivo, assicurato dall'oscurarsi del bordo lunare più prossimo all'ombra della Terra.
www.heos.it
www.google.it
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Ue, progetto “MobiCloud”
Trasporto pubblico più efficiente se migliora la comunicazione

23.04 - Un sistema di trasporto efficiente non si basa soltanto su strade scorrevoli e ferrovie e tramvie prive di ostacoli. Anche le linee di comunicazione - quali le reti di telefonia mobile e banda larga - devono essere tenute libere e in movimento affinché l'intera infrastruttura di trasporto pubblico possa funzionare in modo sicuro e senza intoppi. Accade in Germania con il progetto MobiCloud, finanziato dall'UE dove si sta implementando innovativi servizi cloud mobili per il personale dell'Autorità per il trasporto pubblico di Karlsruhe (Verkehrsbetriebe Karlsruhe o VBK). La VBK è conosciuta in tutto il mondo per il suo modello tram-treno integrato lungimirante, in cui i treni sono veloci quando viaggiano nella regione, ma tornano al loro ruolo di normali tram appena varcano i confini della città.
Fotosintesi e fotovoltaico: una sfida Quantistica

23.04 - La fotosintesi, il processo di conversione di luce in energia più diffuso sul nostro pianeta, continua a ispirare la ricerca per produrre energia pulita. Uno studio su molecole artificiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) rivela, con un dettaglio mai raggiunto prima, i fenomeni quantistici alla base dei processi fotosintetici e fotovoltaici. Il risultato, a firma dell'Istituto nanoscienze (Nano-Cnr) e dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn-Cnr), in collaborazione con le università di Modena e Reggio Emilia, di Oldenburg e dei Paesi Baschi e il Politecnico di Milano, è pubblicato su “Nature Communications”. «Usare la luce solare per produrre energia pulita è una delle sfide scientifiche del prossimo futuro. La natura, con la fotosintesi, ha sviluppato architetture molecolari efficientissime per convertire la luce solare in energia chimica, mentre l'uomo ha scoperto come trarre energia elettrica dalla luce grazie ai sistemi fotovoltaici», commenta Carlo Andrea Rozzi di Nano-Cnr di Modena.
Biopolimeri da fermentazione di gas di sintesi
Synpol converte i materiali di scarto in bioplastiche

23.04 - Come recita un vecchio valido sotto tutti i cieli “dove c'è sporco, c'è denaro”, a voler dire che dove ci sono lavori sporchi da fare ci sono anche soldi da guadagnare. Ciò sembra valere soprattutto oggi, poiché molte risorse preziose possono essere recuperate dai prodotti di scarto. Rifiuti solidi urbani (RSU), residui agricoli e detriti fognari provenienti da impianti di trattamento delle acque contengono molto carbonio riutilizzabile.
Il recupero di questo carbonio non solo aiuta a salvaguardare l'ambiente ma anche estrae un prodotto prezioso che può essere usato per produrre materiali che funzionano commercialmente, come plastiche e polimeri derivati da biomassa. Tenendo presente tutto ciò, il progetto SYNPOL (“Biopolimeri da fermentazione di gas di sintesi”), finanziato nell'ambito del tema “Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie” del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE, sta sviluppando una piattaforma di lavorazione che tratta e ricicla in un singolo processo integrato rifiuti di origine biologica e chimica e materiali grezzi.

lunedì 22 aprile 2013

Formeranno la base della prossima generazione di veicoli spaziali
Nano satelliti motori al plasma e nuovi propellenti

23.04 - La progettazione di velivoli aerospaziali sta entrando in una fase del tutto nuova caratterizzata da numerosi fattori, tra cui: l'emergere di nuove tecniche; la necessità di ridurre i costi delle missioni; e l'introduzione di nuove applicazioni commerciali e di ricerca, che hanno spostato sempre di più l'attenzione sui cosiddetti micro e nanosatelliti. Tuttavia, l'implementazione di tali soluzioni è attualmente limitata dalla mancanza di sistemi di propulsione appropriati. In questo scenario, gli scienziati hanno avviato il progetto L-MPPT ossia “Innovative liquid micro pulsed plasma thruster system for nanosatellites”, finanziato dall'UE, allo scopo di rispondere a tale esigenza e di spianare la strada a un'integrazione diffusa.
Manipolare la luce con meta materiali
e inchiostro invisibile


23.04 - Manipolare la luce nei laboratori scientifici non è una novità, ma scienziati europei hanno sviluppato nuovi modi per farlo con risultati che ci trasportano vicino al regno della fantascienza. Con progressi simili nella tecnologia di prima trasformazione, gli esiti potrebbero portare a una fotonica dai contorni incredibili, facile da fabbricare, per oggetti invisibili. Il campo dell'ottica dipende dalla manipolazione della radiazione elettromagnetica (EM) in forma di luce a varie frequenze e lunghezze d'onda. Lo sviluppo in anni recenti dei metamateriali ha creato una nuova classe di materiali compositi strutturati artificialmente con proprietà EM mai raggiunte prima.
Queste proprietà emergono ampiamente grazie alle disomogeneità artificialmente create aventi dimensioni molto più piccole della lunghezza d'onda interessata, normalmente nanometri per l'intervallo di luce visibile.
Zeoliti sintetiche e a basso costo brevettate in Usa dal Cnr
Rivoluzione in arrivo per disinquinare terreni ed acque

22.04 - Arriva dal mare e dagli scarti industriali un innovativo materiale anti-inquinamento. Si tratta delle zeoliti da “fly ash” (ceneri leggere), minerali sintetizzati, a partire dai rifiuti, nei laboratori dell’Istituto di metodologie per l'analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche (Imaa-Cnr) di Tito Scalo (Potenza). L’idea di Claudia Belviso, Saverio Fiore e Francesco Cavalcante del gruppo di ricerca “Microminerali, ambiente e salute” è stata brevettata negli Usa.
«Le zeoliti sono minerali idrati di silicio, comunemente ottenute con acqua distillata e utilizzate come “setacci chimici”, come filtri per controllare gli odori e assorbenti per rimuovere elementi o molecole dalle acque contaminate», spiega Claudia Belviso dell’Imaa-Cnr. Aggiunge: «La novità del nostro metodo consiste nell’averle sintetizzate impiegando acqua di mare, reperibile a costo zero, anziché acqua distillata e a temperature inferiori a 45°C, riducendo così nettamente anche la spesa energetica. La quantità di zeolite sintetizzata con questo nuovo processo è nettamente maggiore rispetto a quella formata con acqua distillata».
Scoperta epocale per lo studio dei vertebrati
Sequenziato il genoma del celacanto

22.04 - Poter analizzare un esemplare di celacanto è stato fino a oggi un obiettivo che sembrava irrealizzabile per chi si occupa di sapere come i geni dei vertebrati si siano evoluti. Il celacanto è infatti un pesce rarissimo, piuttosto grosso (può essere lungo più di un metro) che vive alla profondità di oltre 100 metri e che possiede caratteristiche pinne carnose simili a zampe. Si pensava fosse estinto finché fu scoperto casualmente nelle Isole Comore in Africa orientale nel 1938 e gli fu dato il nome di Latimeria chalumnae in onore di Marjorie Courtenay-Latimer curatrice del piccolo museo di storia naturale a East London in Sud Africa che lo scoprì fra le molte specie che le venivano portate dai pescatori locali.
Oggi, un team internazionale di ricercatori è riuscito a ottenere l’intero genoma di questa specie le cui origini e storia sono tanto misteriose quanto affascinanti. L’importanza biologica di questo “fossile vivente”, che presenta una forma rimasta immutata nel corso di 300 milioni di anni, deriva dal fatto che, assieme a un altro gruppo di pesci chiamati pesci polmonati (o dipnoi), era considerato dagli scienziati come possibile anello di congiunzione fra i vertebrati acquatici (pesci) e i vertebrati terresti (tetrapodi), e quindi un nostro lontanissimo antenato.
Genova. Convegno promosso dal Gaslini
 La nuova frontiera: “purificare” le staminali

22.04 - Nel corso del convegno scientifico internazionale 'Nuove frontiere nelle terapie cellulari e molecolari', organizzato a Genova dalla Fondazione Menarini e dall'ospedale Gaslini hanno parlato delle enormi possibilite insite nella medicina rigenerativa delle cellule staminali. La nuova frontiera è l'individuazione e la loro “purificazione”. grandi aspettative arrivano dalle cellule del sangue quelle che rigenerano tutto il sangue.
Durante il convegno è emerso che le prime ricerche su cellule isolate sono avvenute su donne malate di tumore alla mammella. Dopo 15 anni un terzo delle donne, che avevano un tumore giudicato come “inguaribile” erano ancora in vita, mentre era sopravvissuto solo il 6% delle donne per le quali erano state utilizzate cellule del midollo. Per gli studiosi questo significa che le cellule staminali devono essere “purificate”. Il Gaslini dal 2012 ha aperto una nuova struttura dedicata allo studio delle cellule staminali e alle terapie cellulari. Si tratta di un apparato chiamato “Celle Factory”, ovvero “fabbrica di cellule”.
Eliminato l’attrito. Si allunga la vita delle protesi d’anca

22.04 - Ricercatori della Sapienza hanno sviluppato un metodo che consente di realizzare una nuova protesi d'anca che elimina l’attrito e ha una durata praticamente illimitata. Lo studio, condotto da Adelina Borruto, del dipartimento di Ingegneria chimica materiali ambiente della facoltà di Ingegneria, ha già portato a un brevetto europeo e a un brevetto USA, “Hip Prosthesis and designing Method Thereof”. Il brevetto internazionale della Sapienza sarà presentato negli Stati Uniti alla fine di aprile nel corso del primo International PEEK Meeting che riunirà ingegneri, scienziati e medici del mondo accademico e dell'industria, cioè l’odierna ricerca all'avanguardia sui progressi nella tecnologia del Peek Carbon Fibre, prodotto dalla Invibio, azienda leader nel campo dei biomateriali.
Come è specificato nel brevetto, tanto più è grande la differenza di bagnabilità tra i due materiali in accoppiamento tricologico (la tribologia è la scienza che studia l'attrito, la lubrificazione e l'usura di superfici a contatto e in moto relativo), tanto più la protesi lavora in stato di lubrificazione e non produce detriti. In questo modo si ottiene un impianto destinato a durare per un tempo potenzialmente illimitato, con notevoli vantaggi soprattutto per i pazienti di giovane età.
Nuove scoperte sulla sindrome del cromosoma X fragile
Autismo, verso una migliore qualità di vita

22.04 - Ricercatori dell'Università dei Paesi Baschi (UPV/EHU) e il centro per le neuroscienze Achucarro hanno scoperto una nuova terapia per la sindrome del cromosoma X fragile, la più diffusa causa di autismo e ritardo mentale tra i bambini maschi. Questa nuova terapia propone la modulazione del sistema cerebrale endocannabinoide per alleviare i sintomi della malattia. Questa rivoluzionaria scoperta scientifica è stata recentemente pubblicata su Nature Medicine.
«Una cura è ovviamente fuori portata, a causa dell'origine genetica della malattia, ma il fatto che possiamo migliorare le condizioni di vita dei pazienti è una cosa molto positiva», ha affermato al Cordis, Susana Mato, ricercatrice al Dipartimento di neuroscienze alla UPV/EHU e al centro Achucarro. La sindrome del cromosoma X fragile (FXS) è una malattia genetica, con un'incidenza stimata di un caso ogni quattromila individui. La sindrome deriva da un deficit nell'espressione della proteina FMRP (proteina ritardo mentale X fragile), che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell'attività neuronale.

domenica 21 aprile 2013


Progetto europeo per convertire in elettricità il calore a bassa temperatura prodotto
dai trasformatori delle centrali elettriche

Effetto Seebeck: trasformare un metro cubo di fumo
in un kW di energia

22.04 - I generatori termoelettrici sono dispositivi che non consumano elettricità poiché ottengono l'energia di cui hanno bisogno per funzionare proprio dal calore che generano. Questi generatori convertono il calore direttamente in energia elettrica sfruttando un fenomeno chiamato “effetto Seebeck”, in cui una differenza di temperatura tra due diversi conduttori o semiconduttori elettrici produce una differenza di tensione tra essi. Quando si applica calore a uno dei due conduttori o semiconduttori, gli elettroni riscaldati scorrono verso quello più freddo. Se la coppia è collegata mediante un circuito elettrico, una corrente diretta (DC) scorre attraverso quel circuito.
La generazione termoelettrica è ampiamente usata in applicazioni militari e aerospaziali; il rover Curiosity su Marte è un ottimo esempio di questo. Queste applicazioni sono normalmente usate per ambienti con temperature da medie ad alte (da 250°C a 1200°C). Per ottimizzare le applicazioni termoelettriche per scopi civili, la tecnologia deve essere adattata a temperature più basse, ed è questo l'obiettivo del progetto GETER (“Thermoelectric generation with residual heat Energy”), finanziato dall'UE, presso l'Università Pubblica della Navarra, in Spagna. Ricercatori dell'università hanno prodotto un prototipo di dispositivo termoelettrico che si raffredda da solo e che raggiunge un raffreddamento “gratuito” di oltre 30°C. L'obiettivo è quello di trasformare questo prototipo in un sistema per far funzionare i convertitori e i trasformatori usati nelle centrali a energia rinnovabile, ad esempio, eoliche, solari fotovoltaiche, solari termoelettriche e idroelettriche.
Prima di Alessandria
Dal fondo del mare “parla” l’antica porta d’ Egitto



 
Statua di un faraone giace sul fondale marino
dove sorgeva la città porto di Thonis -
Heracleion
(Photo courtesy of Franck Goddio/Hilti Foundation,
photo: Christoph Gerigk)

22.04 - L’antico porto-città di Thonis-Heracleion porta d’ingresso dell’Egitto durante il primo millennio p.e.v. torna d’attualità grazie ad un progetto archeologico e storico promosso dall’ Oxford Centre for Maritime Archaeology dell’omonima università e dall'Istituto europeo per l'Archeologia Subacquea (IEASM) in collaborazione con la Segreteria di Stato egiziano per le Antichità. L’antica città portuale oggi giace a 6,5 chilometri al largo delle coste egiziane. È stata uno dei più importanti centri commerciali del Mediterraneo prima della fondazione di Alessandria. Questa porta obbligatoria per entrare nel regno dei Faraoni era chiamata “Thonis” dagli egiziani ed “Heracleion” dai greci. Era la città dove le navi commerciali scaricavano le merci, si pagavano le tasse e poi le merci stesse venivano trasferite a bordo delle navi egiziane che risalivano sul Nilo. In pratica per secoli fu un grande centro di logista e smistamento merci verso l’intero dell’Egitto.
Attualmente subacquei ed archeologi stanno esaminando 64 navi egizie, databili tra l'VIII e il II secolo p.e.v. molte della quali sembrano essere state deliberatamente affondate. Gli archeologi confermano che le navi rinvenute sono splendidamente conservate nel fango del fondo marino. Con i 700 esemplari di diversi tipi di antiche ancore, gli studiosi ritengono che questa area archeologica marina rappresenti la più grande collezione nautica dal mondo antico.
Rottamare senza cambiare uguale gattopardismo filoguidato

22.04 - La rottamazione senza cambiare le regole vuol dire sostituirsi ad un altro senza alcun merito. E Renzi è l'incarnazione del gattopardismo rampante filoguidato con l'aggravante che, per sopravvivere, avrà sempre bisogno di un nemico contro cui scagliare la sua retorica. Un vuoto a perdere molto inquinante se non smaltito correttamente.
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sabato 20 aprile 2013

Alchimia: cellule della pelle trasformate in cerebrali

20.04 - “Alchimia cellulare”. Così hanno chiamato la loro scoperta i ricercatori della Case Western Reserve School of Medicine ( Cleveland, Ohio,Usa). Lo studio, effettuato su cellule di topo, è stato pubblicato su Nature Biotechnology. I ricercatori sono stati in grado di trasformare le cellule della pelle in cellule cerebrali specifiche. Obiettivo: riparare i danni nel cervello nelle persone malate di sclerosi multipla, paralisi cerebrale o malattie causate dal danneggiamento della mielina, guaina che ricopre le cellule nervose.
Individuato il “pallino” della matematica

20.04 - Localizzata esattamente per la prima volta da un gruppo di scienziati dell'università di Stanford (Usa) l'area del cervello che permette di riconoscere i numeri. In pratica è la sede del “pallino” per la matematica. L’area ha le dimensioni di circa mezzo centimetro quadrato dove sono confinate 1-2 milioni di cellule nervose. La scoperta, pubblicata su Journal of Neuroscience in futuro potrà aiutare a comprendere meglio la dislessia e la discalculia.
Il ministero: c'è troppo sale nei piatti

20.04 - Nel corso degli incontri tra i tecnici del ministero della Salute e i rappresentanti delle associazioni di panificatori artigianali ed industriali e di altre aziende del settore alimentare è stato sottolineato che è ancora troppo abbondante il consumo di sale nella popolazione italiana. È superiore a quanto raccomandato dall'Oms: meno di 5 gr. al giorno. I valori medi in Italia sono di 12 gr. per gli uomini e 9 gr. per donne, con valori più elevati per le regioni del Sud.
Eutanasia del PD

20.04 - Roma, Venerdì 19 aprile ore 8, teatro Capranica: all'interno ci sono tutti i grandi elettori del Pd che acclamano Prodi come candidato per il Quirinale. Dieci ore dopo, uno su quattro dei grandi elettori lo tradirà e voterà contro. In serata sono arrivate nell'ordine le dimissioni del presidente del partito Rosy Bindi e del segretario Pier Luigi Bersani. La corrente berlusconiana all'interno del PD che ovviamente non si è mai palesata e non lo farà mai e che fa capo a D' Alema e al sindaco di Firenze, Matteo Renzi ha dettato sottobanco le regole di un gioco imbroglione. Adesso il PD è un gruppo di zattere: una guidata da D'Alema e Renzi i quali sanno dove andare e quali obiettivi raggiungere, che però restano saldamente arpionati allo zatterone ancora per poco guidato da Bersani su cui si trovano gli ex democristiani di Fioroni e quelli di Sel, di Niki Vendola.
Come porre termine a questa situazione? Solamente con un nuovo congresso da tenersi il giorno dopo l'elezione del Presidente della Repubblica. Congresso che dovrà sia rifondare il partito su basi completamente nuove sia rompere definitivamente con il passato che va consegnato agli storici (quelli veri, non di area). Ciò significa: a) cancellare tutti i membri del'attuale classe dirigente (si fa mer dire); b) abbandonare al proprio destino gli ex democristiani; c) staccare la spina allo sparuto gruppo che fa capo a Sel di Vendola che nel contesto nazionale non raggiunge il 3%; d) far emergere la corrente Berlusconiana invitando Renzi e D'Alema a farsi un partito personale sull'esempio del loro main sponsor Silvio Berlusconi; e) tagliare il cordone ombelicale con la Cgil. E da lì ripartire con un programma politico ed economico chiaro, fatto di dieci punti da una riga ciascuno, e realizzabile nel giro di 5 anni. A quel punto il nuovo PD potrà chiedere il voto agli italiani.

venerdì 19 aprile 2013

E' uscito il n. 512 di Heos.it Settimanale pdf 20 pag in abbonamento solo € 17,00 annuale vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM
Vedi  Demo ultimo numero 512 venerdì 19 Aprile    http://www.heos.it/File_13_pdf_heos/heos_512Demo_Apr_13.pdf

giovedì 18 aprile 2013

Quirinale. Da Bettola ad Agrigento

18.04 - Bersani abbraccia Alfano: Teniamo famiglia ...
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mercoledì 17 aprile 2013

Quirinale. Da oggi l'elezione del Presidente della Repubblica
18.04 - Si terranno due scrutini al giorno, uno alle 10 e uno intorno alle 15-15.30, anche nel fine settimana. Ogni votazione (compreso lo spoglio) durerà circa quattro o cinque ore. Gli elettori sono 1007 (630 deputati, 319 senatori, 58 delegati delle Regioni). Nei primi tre scrutini occorre la maggioranza di due terzi, pari a 672 voti. Dalla quarta, eventuale, votazione (venerdì pomeriggio) basta la maggioranza assoluta, pari a 504 voti. Intesa Pd e Pdl su Marini ex sindacalista Cisl, democristiano. In rivolta il Pd contro il suo segretario Bersani. Il Pd ancora una volta si presenta profondamente diviso ad un importante appuntamento con la storia politica del nostro Paese.
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martedì 16 aprile 2013

Titano, forse c'è un ambiente per molecole organiche

17.04 - Una simulazione dell'atmosfera su Titano, la luna più grande di Saturno dimostra che c'è una chimica complessa che potrebbe portare alla nascita dei mattoni della vita, le molecole organiche, anche nelle fasce più basse dell'atmosfera. La simulazione è stata sviluppata dagli studiosi del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e pubblicata su Nature Communications.
Celle solari low cost con “l’inchiostro dei giornali”

16.04 - Le celle solari devono essere pensate per resistere a neve, gelo, ondate di caldo, pioggia e umidità. Per questo motivo spesso i produttori le coprono con la plastica, solitamente etilene vinil acetato (EVA). Si tratta di un film plastico che viene riscaldato. Una volta che la plastica si è ammorbidita, l'intera catasta è premuta assieme in un laminatore, affinché le celle siano ricoperte in modo corretto. Il vantaggio di tale processo di vulcanizzazione e reticolazione è che, una volta che si trova in questo stato, il materiale non può più essere fuso. Ciò protegge le celle da stress meccanici e termici. Tuttavia, il tempo impiegato per vulcanizzare il materiale è piuttosto lungo, poiché la catasta di celle deve rimanere nel laminatore per almeno 20 minuti con ripercussione, ovviamente, sui costi di produzione. Per questo motivo gli scienziati del Centro Fraunhofer per il fotovoltaico al silicio CSP ad Halle in Sassonia (Germania) si sono uniti all'azienda chimica Lanxess al fine di trovare le metodologie più efficaci per integrare le celle solari. Al termine dei loro esperimenti sono riusciti a modificare il processo di laminazione in modo da farlo durare in un tempo compreso tra sette e otto minuti anziché 20 minuti.
Reperti archeologici della prima guerra punica presentati all’università di Oxford
Dieci rostri in bronzo raccontano l’antica battaglia delle Egadi


Un grosso pezzo di rostro recuperato al largo
delle Egadi da archeologhi britannici e italiani
16.04 - Esaminati all’università di Oxford (Regno Unito) nel corso di un apposito convegno i reperti ritrovati in fondo al mare e testimoni della battaglia delle Egadi, l’ultima battaglia navale tra Roma e Cartagine (241 p.e.v.) durante la prima guerra punica. Era Il 23mo anno di guerra tra le due grandi potenze del Mediterraneo per il controllo della Sicilia. Il Progetto Isole Egadi dell’Università di Oxford finora ha recuperato dieci antichi rostri da guerra in bronzo, giacenti in un sito archeologico marino al largo della costa occidentale della Sicilia. I dieci rostri di bronzo, ognuno del peso di circa 125 chilogrammi, erano montati sulla prua delle navi da guerra (triremi e quinquiremes), e venivano utilizzati per speronare le navi nemiche. Si tratta di una rara scoperta, in quanto fino ad oggi erano stati ritrovati solo quattro altri rostri di bronzo appartenenti ad altrettanti antiche navi da guerra. I dieci rostri o arieti o montoni però sono i primi ad essere stati ritrovati in un contesto archeologico, e tutti conservano ancora le iscrizioni soprattutto in latino, ma anche in punico (la lingua parlata dal popolo di Cartagine).
Roma. Nati quattro piccoli falchi: Orus, Licinio, Calpurnia e Shein sul cornicione
della facoltà di Economia della Sapienza
Si allarga la famiglia di Aria e Vento

 
Aria nel suo nido collocato sul cornicione del tetto della facoltà
di Economia dell’università  Sapienza a Roma
16.04 -  Le uova di Aria e Vento, la coppia di falchi pellegrini che da ormai nove anni consecutivi nidifica in una cassetta-nido installata da Terna sul cornicione della facoltà di Economia della Sapienza erano state deposte all’inizio di marzo. Ora, tutte e quattro, si sono schiuse. A dare la notizia sono stati gli internauti italiani e olandesi che dal sito www.birdcam.it hanno assistito in diretta alla schiusa delle uova. Il primo falchetto è nato all’alba di mercoledì, dopo circa quaranta giorni di cova, il secondo e il terzo sono nati poco dopo, e il quarto a fine giornata. Gli uccelli avevano impiegato sei giorni per deporre tutte le uova, che invece si sono schiuse tutte in una sola giornata.
L’incubazione da parte di entrambi i genitori, quindi, è stata impeccabile: d'altronde, questa coppia ha ormai acquisito una notevole esperienza, se si pensa che nelle nove stagioni riproduttive ha dato alla luce 26 giovani falchetti. Nelle precedenti otto stagioni riproduttive, solo in due occasioni però si erano schiuse tutte e quattro le uova. Dal momento della schiusa, le immagini e il video dell’evento hanno fatto il giro del web e sono state postate anche su YouTube. I nomi ai pulli vengono assegnati dalle persone che sul forum della webcam osservano per prime l’uovo. Gli internauti hanno quindi deciso che i falchetti si chiameranno Orus, Licinio, Calpurnia, Shein.
L’Aquila. S’indaga sui fenomeni deformativi del terreno precedenti il sisma del 2009
Alla ricerca degli indicatori del terremoto

16.04 - La forte scossa di terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009 è stata causata dalla rottura di una faglia lunga circa sedici chilometri con uno scorrimento di quasi un metro. Gli effetti in superficie di questa rottura sono stati evidenziati con diverse tecniche di misura, fra cui quella GPS (Global Position System) e quella interferometrica basata sull’utilizzo di immagini radar da satellite (InSAR). Ulteriori ricerche hanno evidenziato la possibile presenza di fenomeni deformativi, di diversi centimetri, in un’ampia area relativamente vicina alla zona colpita dal terremoto.
La ricerca pubblicata sulla rivista internazionale “Terra Nova” col titolo: “Anomalous far-field geodetic signature related to the 2009 L’Aquila (central Italy) earthquake” (“Deformazione geodetica anomala relativa al terremoto de L’Aquila Italia centrale del 2009”) a cura di Simone Atzori, Claudio Chiarabba, Roberto Devoti (INGV) e Manuela Bonano e Riccardo Lanari (CNR-IREA), è stata condotta sfruttando i numerosi satelliti di osservazione della Terra che acquisiscono regolarmente immagini radar. Una tecnica di recente sviluppo, denominata interferometria radar (nota come InSAR), permette di individuare con precisione inferiore al centimetro le deformazioni della crosta terrestre che interessano vaste porzioni del territorio.
Arriva il laser che misura qualità e condizioni delle strade

16.04 - Quando si viaggia su una strada in ottime condizioni sono ben pochi i guidatori che pensano all'usura e al consumo che subiscono sotto le loro ruote. Solo quando le superfici iniziano a deteriorarsi e sgretolarsi formando buche o reticoli di piccole buche, accade che lo stress continuo a cui la rete stradale è sottoposta diventa un problema. E tanto più oggi con i comuni e gli enti interessati che non hanno più quattrini nelle loro casse a causa delle perdurante crisi economica.
In un mondo ideale, i guidatori non dovrebbero mai preoccuparsi dello stato delle strade, poiché qualsiasi deterioramento verrebbe rilevato da un sistema di monitoraggio non invadente, veloce ed efficiente molto prima che diventi un problema. Ricercatori del gruppo Laser Scanning all'Istituto Fraunhofer di tecnologia per le misure fisiche (IPM) a Friburgo stanno sviluppando tale sistema. Il nuovo scanner laser a cui stanno lavorando è più piccolo di una scatola da scarpe ed è più economico, veloce e preciso di qualsiasi altro scanner attualmente in uso. Un singolo scanner laser ad alta risoluzione è tutto ciò che serve per misurare la superficie stradale per una larghezza di quattro metri.
Costruzioni navali e materiali compositi ultra sicuri

16.04 - Proprio come qualsiasi altra modalità di trasporto pubblico, le navi sono soggette a rigide norme di sicurezza. Queste riguardano non solo l'uso e la manutenzione delle imbarcazioni, ma anche la loro costruzione e i materiali di cui sono composte. Fino a pochi anni fa, la legislazione REACH (“registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche”), una norma dell'Unione europea che riguarda la produzione e l'uso delle sostanze chimiche, indicava che i materiali compositi non potevano essere usati nella costruzione di traghetti commerciali e navi da crociera, a causa di timori legati alla sicurezza. REACH, quale parte della “Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare” (SOLAS), prescriveva che le componenti navali come sovrastrutture, paratie, ponti e tughe dovessero essere fatte di acciaio o di un materiale equivalente. I materiali compositi, in particolare quelli contenenti schiuma e plastica, erano considerati a rischio poiché potevano essere infiammabili e potevano rilasciare fumi tossici in caso di incendio.
Il progetto “Effesus” coinvolge sette città europee tra cui Genova
Nuovo intonaco isolante per i centri storici

16.04 - Hanno quel “certo non so che”, sono stati rimodernati eppure gli edifici storici non sono ad alta efficienza energetica. Si può intervenire? A questo stanno lavorando i ricercatori che fanno parte del progetto europeo denominato EFFESUS (“Energy Efficiency for EU Historic Districts Sustainability”) . Bamberg (Bamberga) è una città della Baviera in Alta Franconia (Germania) di circa 70 mila abitanti ricca di fascino che invoglia i turisti quanto i residenti con i suoi accoglienti caffè di strada. Edifici storici affascinanti però devono ancora migliorare dal punto di vista dell'efficienza energetica. Le loro pareti sono scarsamente isolate, le finestre spesso fanno passare l’aria esterna, ed i sistemi di riscaldamento non sono propriamente “economici”.
Per riequilibrare questa realtà, 23 soggetti diversi tra enti scientifici, economici di 13 diverse nazioni europee si sono riuniti nel progetto EFFESUS , al fine di rendere energeticamente efficienti i quartieri storici delle città. Tra gli altri enti coinvolti ci sono l'Istituto Fraunhofer per la Fisica della costruzione IBP a Holzkirchen e Kassel, il Centro Fraunhofer per l'Europa centrale e orientale Moez, a Lipsia. Il progetto EFFESUS ha un budget totale di 6,7 milioni di euro. Le città europee coinvolte nel progetto sono sette: Bamberg (Germania), Santiago de Compostela (Spagna), Genova (Italia), Budapest (Ungheria), Istanbul (Turchia), Glasgow (Scozia) e Visby (Svezia).
La scoperta è stata fatta in Cina da un gruppo internazionale di scienziati guidati dall’università canadese di Toronto
Ritrovati 200 embrioni di dinosauro

16.04 - I resti fossili dei più antichi embrioni di dinosauri mai scoperti fino ad oggi sono circa 200 e appartengono a 20 individui di differenti età nello sviluppo embrionale. Il loro ritrovamento apre senza dubbio una importante finestra sui primi stadi dello sviluppo di questi animali preistorici. La scoperta che si è guadagnata (e non poteva essere altrimenti) la copertina della rivista Nature di deve accreditare al gruppo internazionale coordinato dal paleontologo Robert Reisz, dell'università canadese di Toronto. I fossili appartengono ai lufengosauri, dinosauri giganti dal lungo collo del gruppo dei sauropodomorfi (ossia dinosauri “dalle zampe di rettile”). Sono stati scoperti in Cina e risalgono al Giurassico Inferiore, in particolare al periodo compreso fra 190 e 197 milioni di anni fa. L'esame delle ossa indica che questi dinosauri, che da adulti raggiungevano anche otto metri di lunghezza, crescevano molto velocemente e flettevano i loro muscoli quando ancora erano nelle uova.
Brindisi. Al Centro Ricerche
Installato un innovativo microscopio a ioni di elio
È il primo ad essere operativo in Italia

16.04 - Al Centro Ricerche ENEA di Brindisi è entrato in funzione il primo microscopio a scansione di ioni di elio installato in Italia. Si tratta di una strumentazione d’avanguardia che consente lo studio e la diagnostica di materiali e di componenti su scala nanometrica. Tra i settori maggiormente interessati alle applicazioni di questa innovativa tecnologia c’è quello dei trasporti, con l'aerospaziale, l’automotive, il ferroviario e il navale, quello dell’energia, della microelettronica, della sensoristica, delle biotecnologie e delle nanotecnologie.
Questo microscopio, che è il primo strumento di una serie di apparecchiature scientifiche ed impianti tecnologici innovativi che andranno ad arricchire la dotazione del Centro Ricerche di Brindisi, permetterà a questa infrastruttura di eccellenza di diventare un punto di riferimento per la ricerca a livello nazionale. Nel mondo solo pochi Centri di ricerca dispongono di questa tecnologia e il Centro di Brindisi intende metterla a disposizione delle imprese per favorire il loro sviluppo e la loro competitività, contribuendo al rilancio dell'economia italiana. Ne potranno usufruire anche quei Paesi del Bacino del Mediterraneo, compresi i Balcani, che ancora non sono dotati di questa strumentazione d’avanguardia.

lunedì 15 aprile 2013

Elettricità. «A cosa servono questi esperimenti?» «Non lo so ma un giorno ci metterà una tassa sopra!»

15.04 - William Gladstone, ministro della Finanze, cancelliere dello Scacchiere della regina Vittoria, un giorno del 1850 andò a trovare Michael Faraday, il gigante dell'elettricità e del magnetismo. Lo raggiunse nel suo laboratorio. In tono compassato Gladstone gli chiese: «Interessante, ma qual è il suo uso pratico?». Altrettanto compassato Faraday che faceva ricerca di base (si direbbe oggi) gli rispose: «Al momento non saprei, sir, ma è assai probabile che in futuro ci metterete una tassa sopra!». Dopo qualche anno era nata l'elettricità che mandava in soffitta per sempre, nella storia dell'umanità, l'era delle candele. Succederà lo stesso con il bosone di Higgs?

sabato 13 aprile 2013

Ue, le donne nella ricerca: una presenza ancora minoritaria

13.04 - Anche se la percentuale di ricercatrici in Europa è in aumento, la loro presenza nelle discipline e carriere scientifiche rimane ancora largamente insufficiente. Questa è la conclusione dell'ultima edizione dell'indagine She figures pubblicata dalla Commissione europea. Le donne rappresentano soltanto il 33% dei ricercatori europei, il 20% dei professori ordinari e il 15,5% dei direttori delle istituzioni nel settore dell'istruzione superiore.
Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca (nella foto), l'innovazione e la scienza, ha dichiarato al Cordis: «Nonostante alcuni progressi negli ultimi anni, le donne nel campo della ricerca rimangono una minoranza, ed è come se una barriera invisibile impedisse loro di raggiungere posizioni di alto livello. Questa situazione costituisce una grave ingiustizia ed uno scandaloso spreco di talenti. La Commissione si concentra sulla promozione della parità fra i generi nei nostri programmi di ricerca e si impegna per cambiare una cultura istituzionale profondamente radicata». Secondo l'indagine pubblicata, le donne rappresentano circa il 40% dei ricercatori nel settore dell'istruzione superiore, il 40% nel settore delle amministrazioni pubbliche e il 19% nelle imprese. Mentre in tutti i settori il loro numero ha conosciuto una crescita più rapida rispetto ai loro colleghi maschi (un aumento del 5,1% all'anno per le donne contro un aumento del 3,3% per gli uomini dal 2002 al 2009), le ricercatrici incontrano ancora difficoltà nel raggiungere incarichi decisionali, con una media di una sola donna ogni due uomini nei comitati scientifici e di gestione in tutta l'UE.
I centri elaborazione dati si tingono sempre più di verde

13.04 - Man mano che il pianeta diventa più digitale, aumenta la richiesta di centri di elaborazione dati e con loro, di pari passo, aumenta il consumo di energia. I centri elaborazione dati (CED) sparsi in tutto il mondo - molti dei quali forniscono servizi e memorizzazione “cloud” - producono circa la metà del volume di emissioni del settore dell'industria aeronautica e più del totale delle emissioni prodotte dai Paesi Bassi. La gestione dei processi e dei sistemi IT e dei CED sta emergendo dunque come un settore il cui impatto ambientale richiede una crescente attenzione a una gestione efficiente del consumo energetico. È stato stimato che negli USA i server e i CED nel 2006 abbiano consumato 61 miliardi di chilowattora (kWh), corrispondenti al 1.5% del consumo totale di energia elettrica degli Usa. Questa stima corrisponde approssimativamente al consumo di 5,8 milioni di utenze domestiche. Il rapporto prevede un raddoppio nell’arco di cinque anni. Anche secondo il rapporto Smart 2020 del GESI questo settore risulterebbe essere il contribuente a maggiore crescita all’interno del settore ICT, con tassi di crescita delle emissioni che contribuiscono all’effetto serra intorno a un valore del 7% annuo.
Cnr, Università di Bologna e Sigma Tau
Creato un farmaco per far “dimagrire” le cellule tumorali

13.04 - Uno studio congiunto Cnr, Università di Bologna e Sigma-Tau dimostra che un farmaco può inibire il ricambio dei grassi delle cellule neoplastiche bloccandone la crescita. La scoperta è pubblicata su The Journal of the National Cancer Institute. La parola d’ordine dunque è fruttare la “fame” di grassi delle cellule tumorali per bloccarne il metabolismo. Il gruppo di lavoro tutto italiano, guidato da Gianfranco Peluso dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibp-Cnr) di Napoli e da Lorenzo Montanaro dell'Università di Bologna, formatosi circa dieci anni fa su intuizione del fondatore della Sigma-Tau, Claudio Cavazza, ha dimostrato che è possibile bloccare farmacologicamente il metabolismo delle cellule tumorali, colpendole selettivamente. La ricerca, nasce da un progetto multidisciplinare che ha unito competenze cellulari e molecolari nel campo oncologico e biochimico, e adesso apre nuove e promettenti prospettive terapeutiche nella lotta contro i tumori.
Dal biovetro un nuovo aiuto per le fratture ossee

13.04 - Le ossa hanno una sorprendente capacità di rigenerarsi se hanno subito lievi danni. Oltre un certo punto tuttavia, questo processo di guarigione naturale è messo davvero a dura prova. Quando le fratture sono troppo grandi, le ossa necessitano di un aiuto... Ovvero di una vite o di un chiodo. Nonostante vi siano stati grandi progressi nella medicina rigenerativa, gli inserti metallici sono ancor oggi usati per riparare le ossa fratturate. Anche se questi inserti hanno dimostrato nel tempo di essere efficaci nello stabilizzare le fratture più grandi e nell'aiutare il nuovo sviluppo dell'osso, in seguito è sempre necessaria una seconda operazione nella zona colpita, una volta guarito l'osso, per rimuovere i chiodi o i supporti metallici.
I 30enni di oggi meno sani di quelli di 10 anni fa

13.04 - Più sovrappeso, pressione alta e colesterolo: ecco i 30enni di oggi rispetto ai 30enni di dieci anni fa. il dato sconfortante è emerso da uno studio dell'istituto di Sanità pubblica olandese pubblicato sull' European Journal of Preventive. Nel corso dell'indagine sono stati esaminati 6.000 individui. Secondo i ricercatori queste tendenze continueranno in futuro per cui ci sarà un'inversione del trend sulla speranza di vita oggi in continuo aumento.