Dal fondo del mare “parla” l’antica porta d’ Egitto
Statua di un faraone giace sul fondale marino
dove sorgeva la città porto di Thonis -Heracleion
(Photo courtesy of Franck Goddio/Hilti Foundation,
photo: Christoph Gerigk) |
22.04 - L’antico porto-città di Thonis-Heracleion porta d’ingresso dell’Egitto durante il primo millennio p.e.v. torna d’attualità grazie ad un progetto archeologico e storico promosso dall’ Oxford Centre for Maritime Archaeology dell’omonima università e dall'Istituto europeo per l'Archeologia Subacquea (IEASM) in collaborazione con la Segreteria di Stato egiziano per le Antichità. L’antica città portuale oggi giace a 6,5 chilometri al largo delle coste egiziane. È stata uno dei più importanti centri commerciali del Mediterraneo prima della fondazione di Alessandria. Questa porta obbligatoria per entrare nel regno dei Faraoni era chiamata “Thonis” dagli egiziani ed “Heracleion” dai greci. Era la città dove le navi commerciali scaricavano le merci, si pagavano le tasse e poi le merci stesse venivano trasferite a bordo delle navi egiziane che risalivano sul Nilo. In pratica per secoli fu un grande centro di logista e smistamento merci verso l’intero dell’Egitto.
Attualmente subacquei ed archeologi stanno esaminando 64 navi egizie, databili tra l'VIII e il II secolo p.e.v. molte della quali sembrano essere state deliberatamente affondate. Gli archeologi confermano che le navi rinvenute sono splendidamente conservate nel fango del fondo marino. Con i 700 esemplari di diversi tipi di antiche ancore, gli studiosi ritengono che questa area archeologica marina rappresenti la più grande collezione nautica dal mondo antico.
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