Progetto europeo per convertire in elettricità il calore a bassa temperatura prodotto
dai trasformatori delle centrali elettriche
Effetto Seebeck: trasformare un metro cubo di fumo
in un kW di energia
22.04 - I generatori termoelettrici sono dispositivi che non consumano elettricità poiché ottengono l'energia di cui hanno bisogno per funzionare proprio dal calore che generano. Questi generatori convertono il calore direttamente in energia elettrica sfruttando un fenomeno chiamato “effetto Seebeck”, in cui una differenza di temperatura tra due diversi conduttori o semiconduttori elettrici produce una differenza di tensione tra essi. Quando si applica calore a uno dei due conduttori o semiconduttori, gli elettroni riscaldati scorrono verso quello più freddo. Se la coppia è collegata mediante un circuito elettrico, una corrente diretta (DC) scorre attraverso quel circuito.
La generazione termoelettrica è ampiamente usata in applicazioni militari e aerospaziali; il rover Curiosity su Marte è un ottimo esempio di questo. Queste applicazioni sono normalmente usate per ambienti con temperature da medie ad alte (da 250°C a 1200°C). Per ottimizzare le applicazioni termoelettriche per scopi civili, la tecnologia deve essere adattata a temperature più basse, ed è questo l'obiettivo del progetto GETER (“Thermoelectric generation with residual heat Energy”), finanziato dall'UE, presso l'Università Pubblica della Navarra, in Spagna. Ricercatori dell'università hanno prodotto un prototipo di dispositivo termoelettrico che si raffredda da solo e che raggiunge un raffreddamento “gratuito” di oltre 30°C. L'obiettivo è quello di trasformare questo prototipo in un sistema per far funzionare i convertitori e i trasformatori usati nelle centrali a energia rinnovabile, ad esempio, eoliche, solari fotovoltaiche, solari termoelettriche e idroelettriche.
Nessun commento:
Posta un commento