16.04 - Proprio come qualsiasi altra modalità di trasporto pubblico, le navi sono soggette a rigide norme di sicurezza. Queste riguardano non solo l'uso e la manutenzione delle imbarcazioni, ma anche la loro costruzione e i materiali di cui sono composte. Fino a pochi anni fa, la legislazione REACH (“registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche”), una norma dell'Unione europea che riguarda la produzione e l'uso delle sostanze chimiche, indicava che i materiali compositi non potevano essere usati nella costruzione di traghetti commerciali e navi da crociera, a causa di timori legati alla sicurezza. REACH, quale parte della “Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare” (SOLAS), prescriveva che le componenti navali come sovrastrutture, paratie, ponti e tughe dovessero essere fatte di acciaio o di un materiale equivalente. I materiali compositi, in particolare quelli contenenti schiuma e plastica, erano considerati a rischio poiché potevano essere infiammabili e potevano rilasciare fumi tossici in caso di incendio.
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