Synpol converte i materiali di scarto in bioplastiche
23.04 - Come recita un vecchio valido sotto tutti i cieli “dove c'è sporco, c'è denaro”, a voler dire che dove ci sono lavori sporchi da fare ci sono anche soldi da guadagnare. Ciò sembra valere soprattutto oggi, poiché molte risorse preziose possono essere recuperate dai prodotti di scarto. Rifiuti solidi urbani (RSU), residui agricoli e detriti fognari provenienti da impianti di trattamento delle acque contengono molto carbonio riutilizzabile.
Il recupero di questo carbonio non solo aiuta a salvaguardare l'ambiente ma anche estrae un prodotto prezioso che può essere usato per produrre materiali che funzionano commercialmente, come plastiche e polimeri derivati da biomassa. Tenendo presente tutto ciò, il progetto SYNPOL (“Biopolimeri da fermentazione di gas di sintesi”), finanziato nell'ambito del tema “Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie” del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE, sta sviluppando una piattaforma di lavorazione che tratta e ricicla in un singolo processo integrato rifiuti di origine biologica e chimica e materiali grezzi.
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