martedì 30 luglio 2013

Via libera della giunta regionale al disegno di legge
Sei comuni del rodigino si fondono per dare vita 
a Civitanova Polesine

30.07 - Avviata la macchina amministrativa che porterà alla nascita in provincia di Rovigo di un nuovo Comune: si chiamerà Civitanova Polesine e deriverà dalla fusione dei Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo. La Giunta veneta ha approvato nella seduta odierna il relativo disegno di legge.

Sono stati i sei Comuni, con deliberazioni dei propri Consigli a chiedere alla Giunta regionale di rendersi promotrice di un disegno di legge di fusione tra loro e a supporto della richiesta hanno prodotto uno studio di fattibilità per realizzare un unico nuovo e grande comune nell’area del Medio Polesine. Questa ipotesi di riordino territoriale ha una particolare rilevanza nel contesto Veneto e italiano in quanto le fusioni finora realizzate hanno riguardato solo pochi comuni, mentre in questo caso sono ben sei le Amministrazioni coinvolte.

Due le motivazioni forti che hanno attivato il percorso amministrativo: la prima è legata alla volontà di far “contare di più” queste comunità del Polesine, potenziando la capacità di rappresentanza e promozione del territorio; la seconda è legata alla riduzione continua e costante delle risorse disponibili per mantenere e sviluppare adeguati livelli di risposta alla domanda locale di intervento pubblico. 

La strada della fusione consentirà di utilizzare risorse aggiuntive, derivanti dai risparmi di spesa e dai maggiori trasferimenti (aumento dei trasferimenti statali del 20 per cento per dieci anni), ma anche di conseguire una forte semplificazione e riduzione degli apparati politici, pur garantendo adeguate forme di rappresentanza attraverso le municipalità, con conseguenti risparmi economici, senza intaccare minimamente i servizi fino a oggi erogati: verranno ridotte le spese “ripetitive” che necessariamente devono essere presenti in un Comune, che in questo caso si trasformano da “sei” a “uno”. Inoltre, il nuovo Comune potrà godere dell’esenzione dai vincoli del patto di stabilità per un periodo di due anni.

I sei Consigli comunali hanno stabilito che il Comune di Civitanova Polesine, avrà sede ad Arquà Polesine e si manterranno nei municipi di Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo alcuni uffici decentrati. La popolazione complessiva, in base al censimento del 2001, è di 11.651 abitanti (Arquà Polesine 2.811 abitanti; Costa di Rovigo 2.683 abitanti; Frassinelle Polesine 1.529 abitanti; Pincara 1.262 abitanti; Villamarzana 1.202 abitanti; Villanova del Ghebbo 2.164 abitanti).

Dovrà ora essere acquisito il parere della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali sul disegno di legge che sarà poi trasmesso al Consiglio regionale per il giudizio di meritevolezza. Se il referendum consultivo confermerà la scelta delle amministrazioni, a quel punto il Consiglio regionale approverà definitivamente la legge istitutiva del nuovo Comune. (RGV)
Fotografata all'University College London (UK)
La morte si presenta come un’onda azzurra

Sopra nella foto, L'onda di luce
fluorescente azzurra emessa
al momento della morte dalle cellule
del verme Caenorhabditis elegans
che dall’intestino si propaga
in tutto l’organismo
(Credit photo http://www.ucl.ac.uk/ )
30.07 - Per la prima volta fotografata la morte: è un'onda fluorescente di colore azzurro che si propaga nell'organismo da una cellula all'altra. Descritta sulla rivista PLoS Biology, l'onda azzurra della morte è stata fotografata nel minuscolo verme Caenorhabditis elegans da un gruppo di ricercatori internazionali coordinati dall'University College London (Regno Unito). Dal momento che i meccanismi cellulari nei mammiferi sono simili a quelli dei vermi, il lavoro degli scienziati è fondamentale per capire come la morte cellulare si diffonda in tutto il corpo, anche nel caso di organismi complessi come l'uomo. Il sopraggiungere della morte è stato osservato al microscopio.

Per i ricercatori, la scommessa adesso è identificare i geni che controllano l'invecchiamento e le malattie collegate. Dovranno indagare gli eventi biologici che si verificano durante l'invecchiamento e la morte per comprendere correttamente i loro meccanismi ed eventualmente bloccarli. All'inizio gli scienziati credevano che la fonte della fluorescenza blu fosse una sostanza chiamata lipofuscina, collegata all'invecchiamento e che causa di danni molecolari, ma alla fine è risultata estranea a questo processo elettro-chimico. (Red) 
Gli agricoltori europei usavano il concime
già 8.000 anni fa

Sopra, nella foto, Hambledon Hill nel Dorset
(Regno Unito)

30.07 - I primi agricoltori europei utilizzavano pratiche molto più sofisticate nella coltivazione dei loro terreni di quanto ritenuto fino ad oggi. Un gruppo di ricerca guidato dall'Università di Oxford ha scoperto che gli agricoltori neolitici concimavano e innaffiavano i loro raccolti, già ottomila anni fa. 
Le nuove scoperte, pertanto, fanno uscire di scena quello che si è ritenuto certo fino ad oggi, ossia che il letame fosse stato utilizzato come fertilizzante a partire dall’età del Ferro se non in epoca romana. La nuova ricerca mostra che livelli arricchiti di azoto-15, un isotopo stabile abbondante nel letame, sono stati trovati nei cereali e semi carbonizzati prelevati da 13 siti neolitici in tutta Europa. I risultati sono pubblicati nella rivista Proceedings of National Academy of Sciences .
Lo studio suggerisce che gli agricoltori neolitici usassero il letame delle loro mandrie di bovini, ovini, caprini e suini come fertilizzante a lento rilascio per le colture.
La tecnica della concimazione però ha anche altri risvolti che ci fanno capire meglio l’organizzazione delle società neolitiche. La concimazione infatti comporta un investimento a lungo termine in un terreno coltivabile, perché lo sterco rilascia lentamente le sue sostanze a beneficio delle colture. Gli autori della ricerca concludono che gli agricoltori neolitici riconoscevano il valore intrinseco dei terreni gestiti in modo intensivo e che cercavano di mantenerli a favore dei loro discendenti.
Progetto FEMAS-CA
Fusione nucleare, alla ricerca di nuovi materiali
30.07 - I partecipanti al consorzio europeo FEMAS-CA hanno unito le forze per cercare di scoprire nuovi materiali che permettano di ottenere un'energia nucleare più sicura e più ecologica, utilizzando gli stessi principi della natura e del Sole. Il loro lavoro servirà per impostare oggi i futuri reattori a fusione nucleare. La generazione di energia nucleare si basa sul controllo dell'energia esistente all'interno dei nuclei degli atomi; energia che mantiene unite le particelle che li compongono. I reattori a fissione sfruttano la fissione atomica, cioè la rottura dei nuclei atomici pesanti, ad esempio di alcune forme di uranio. La fissione è il fenomeno che si trova alla base dei reattori nucleari convenzionali, attualmente in uso per la produzione dell'energia elettrica. 
L’eruzione del supervulcano Toba 74.000 anni fa
L’uomo rischiò l’estinzione di massa

30.07 - Il super-vulcano Toba ha eruttato in modo esplosivo numerose volte negli ultimi 1,2 milioni anni. L’eruzione di gran lunga più grande e più distruttiva si è verificata circa 74 mila anni fa, ed è questa sorta di big bang chiamato YTT dagli studiosi che costituisce il punto focale di un nuovo progetto di ricerca degli archeologi dell’università di Oxford (Regno Unito). In quei lontanissimi drammatici momenti furono espulsi dal vulcano almeno 2.800 chilometri cubi di materiale vulcanico, una potenza e una massa tali da far impallidire le recenti eruzioni storiche del Krakatoa e del Pinatubo. L'esplosione YTT distrusse all’istante tutta la vita nella sua zona circostante, con flussi caldissimi composti da miliardi di tonnellate di cenere e roccia, accompagnati da un rumore assordante e da un potente tsunami. 
L’eruzione ha inoltre spedito centinaia di chilometri cubi di ceneri e gas nell’alta atmosfera, anche se il vulcano stesso crollò verso l'interno per formare un enorme caldera sommersa ora visibile come Lago Toba. I gas, tra cui lo zolfo, fecero il giro del mondo trasportati dalle correnti d'aria, mentre le ceneri sparse per il nord e l'ovest furono alimentate dai venti prevalenti. Quando la cenere iniziò a ricadere coperse tutto il subcontinente indiano, il Mar Arabico a ovest fino al Mar Cinese Meridionale a est (nell’immagine in alto sono evidenziate  tutte le posizioni in cui oggi sono state recuperate tracce dell’eruzione).
Talos, il sistema di protezione robotizzato dei confini europei

30.07 - La complessità delle operazioni di perlustrazione delle lunghe frontiere dell'Unione europea ha spinto un progetto finanziato dall'UE a sviluppare un prototipo di veicolo senza equipaggio in grado di svolgere tale attività. I sistemi tradizionali di protezione dei confini dipendono principalmente dagli impianti terrestri installati lungo le frontiere e dall'intervento di pattuglie umane, ovvero operazioni estremamente costose.
Germania, creato lo schermo “touch”
per rilevare le impronte digitali

30.07 - Dalla Germania arriva Fiberio, il primo prototipo di schermo tattile che rileva le impronte di chi lo usa, ad ogni tocco. Già battezzato lo “schermo del futuro”, Fiberio è frutto del lavoro di due ingegneri tedeschi che lo immaginano come un dispositivo in grado di aumentare la sicurezza, autenticare i documenti, l'accesso a informazioni riservate, in altre parole firme digitali sempre più evolute. 
Nel 2020 i primi compagni virtuali per conversare o fare fitness

30.07 - La maggior parte di noi ogni giorno interagisce con un qualche tipo di computer, ma questa “interazione” è generalmente orientata a un compito specifico ed è alquanto unilaterale. Rendere le interfacce dei computer più “umane” è una delle ambizioni “primordiali” dei ricercatori. Adesso sembra che gruppo di scienziati europei sia riuscito a sviluppare alcuni prototipi definiti “entusiasmanti”. Il sistema di compagni virtuali per la conversazione sviluppato dai ricercatori del progetto COMPANIONS (“Companions: persistent multi-modal interfaces to the Internet”), finanziato dall'UE, riesce a passare dalla tradizionale interazione basata sul compito da svolgere a un'interazione di tipo “sociale”. Lanciato nel 2006, COMPANIONS ha tentato di portare su internet un'interfaccia conversazionale su misura che riconosca il suo utente. 
Il nuovo “biorobot” subacqueo nuota e sente come un pesce

30.07 - I veicoli robotici subacquei sono diventati da qualche tempo molto comuni in vari settori industriali e civili. Anche la comunità scientifica li usa ampiamente, soprattutto per studiare gli oceani. Ad esempio, i robot subacquei sono stati usati per scoprire o studiare un grande numero di animali e piante che vino negli abissi. Adesso si sta affacciando una nuova classe di robot subacquei che copia numerosi concetti che si trovano in natura. Questi veicoli definiti “biomimetici” possono raggiungere livelli di alta di efficienza nella propulsione e di manovrabilità copiando i design di successo messi a disposizione gratuitamente da Madre Natura. 
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Osservato il raro decadimento del mesone Bs
DA LHCb e CMS nuove conferme del “Modello Standard”
30.07 - Una delle più stringenti verifiche a cui è mai stato sottoposto il Modello Standard, arriva dai risultati presentati alla Conferenza della Società Europea di Fisica (EPS) a Stoccolma (Svezia). Gli esperimenti CMS e LHCb dell’acceleratore di particelle LHC hanno presentato le misure relative a uno dei processi più rari tra quelli misurabili in fisica : il decadimento del mesone Bs in due muoni. Le nuove misure mostrano che, mediamente su un miliardo di mesoni Bs, solo una manciata decade in una coppia di muoni, confermando quanto viene predetto dal Modello Standard per questo raro processo di decadimento. Entrambi gli esperimenti hanno presentato risultati con una elevata significanza statistica, tecnicamente, più di 4 sigma per ogni esperimento. Adesso parte la caccia alla particella “SUSY”.Potrebbe costituire gran parte della “Materia Oscura”. 
Produzione di idrogeno
L’acqua calda allunga la vita all’elettrolizzatore

30.07 - L’idrogeno probabilmente rappresenterà una risorsa preziosa per la produzione di energia elettrica pulita e sostenibile ma non prima del 2030. Un progetto finanziato dall’UE spinge sulla tecnologia da usare per ricavare idrogeno dall’acqua attraverso il sistema dell’elettrolisi. Un processo che consiste nella scissione di una molecola di acqua nei rispettivi componenti: idrogeno e ossigeno. Tale risultato viene raggiunto da anni usando un elettrolizzatore a membrana a elettrolita polimerico (PEM), che presenta un design compatto ed è in grado di funzionare con valori di densità e di pressione elevati a livello di corrente elettrica. Attualmente, i ricercatori stanno sviluppando nuovi metodi per abbattere i costi dei materiali necessari per la creazione dell’elettrolizzatore e potenzire la durata dello strumento che è sempre “cagionevole di salute”, ossia si guasta ancora con troppa frequenza.

lunedì 29 luglio 2013

Nube di gas “massacrata” da un buco nero riesce a “scappare” alla velocità di 10 milioni di km/h
29.07 - Nuove osservazioni dal Very Large Telescope dell'ESO mostrano per la prima volta una nube di gas che viene squarciata da un buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, la Via Lattea. La nuvola è ormai così tesa che la sua parte anteriore ha superato il punto più critico e si sta allontanando dal buco nero alla velocità di oltre 10 milioni di Km / h, mentre la coda è ancora attratta dal mostro galattico. Nel 2011 il Very Large Telescope (VLT) ha scoperto una nube di gas con una massa di diverse volte la Terra, che si stava dirigendo a velocità elevatissime verso il buco nero al centro della Via Lattea. 
Maschietti, no colazione? Attenti al cuore
29.07 - Un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health (Usa) - al termine di uno studio condotta tra il 1992 e il 2008 su 27.000 individui di sesso maschile fra i 45 e gli 82 anni - ha lanciato un allarme per mettere in guardia sopratutto la popolazione maschile a fare la colazione. Saltare la colazione - avvertono - potrebbe portare nel corso della vita anche a gravi conseguenze cardiache.
Interruttore laser a comando scioglie e coagula il sangue
29.07 - Un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Boston, Usa), ha messo a punto micro interruttore fatto di due nanoparticelle d'oro controllate da un laser con cui si può coagulare il sangue a piacimento. Non solo. Lo strumento da la possibilità anche di ottenere l'effetto opposto, ossia sciogliere i trombi. I primi test sono molto promettenti. La ricerca è stata pubblicata su sulla rivista Plosone.org. 
Sonowand, la “bacchetta magica” del neurochirurgo
29.07 - Nella sala operatoria della Neurochirurgia universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino per la prima volta in Italia è stato usato il Sonowand (“bacchetta magica ecografica”) per asportare una malformazione artero venosa cerebrale in un ragazzo di 18 anni. Sonowand accoppia un ecografo di ultimissima generazione con un neuro navigatore.  
Asl in soccorso per i guai sessuali di coppia
29.07 - In autunno inizieranno a diventare operativi i 2Dipartimenti della salute sessuale per la coppia”. Sono ambulatori in cui ginecologi e urologi insieme aiuteranno uomini e donne con problemi sessuali che spesso portano alla fine di un matrimonio o di una relazione. L'iniziativa, è stata presentata da Società Italiana di Urologia e Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani. I problemi a letto, spiegano gli esperti, interessano milioni di coppie.
Si muore troppo di cirrosi e cancro: 138 mila persone all’anno di età compresa tra 15 e 64 anni
Ue, serve una stretta sulla pubblicità degli alcolici
29.07 - Non è un primato esaltante: gli europei sono i più forti bevitori al mondo. Il consumo pro capite per ogni cittadino dell'UE di almeno 15 anni di età è equivalente a circa 12 litri di alcol puro all'anno, o appena inferiore a tre drink standard al giorno nella maggior parte dei paesi europei. Queste cifre sono state raccolte dal progetto AMPHORA (“Alcohol Public Health Research Alliance”), finanziato dall'UE, che ha lavorato per fornire ai responsabili delle politiche un quadro più completa e su base scientifica dei fattori economici, sociali e culturali che influenzano questo grande consumo di alcolici, e per ridurre il conseguente danno sociale e alla salute.

Secondo le stime dei ricercatori del progetto, ogni anno circa 138.000 persone di età compresa tra 15 e 64 anni muoiono prematuramente a causa dell'alcol, per lo più a causa di cirrosi epatica, lesioni legate all'alcol e cancro. Gli esperti hanno studiato anche gli effetti delle misure sanitarie pubbliche relative all'alcol, concentrandosi su aree che finora non erano state esaminate in modo completo. La loro ricerca ha incluso anche l'analisi dell'influenza di vari fattori come luoghi in cui si beve, prezzi di vendita, marketing, disponibilità dei trattamenti, surrogati dell'alcol, sistemi di monitoraggio, legislazione e politiche nazionali ed europee. 
Tumore della prostata, troppe differenze: l’Italia divisa in tre
29.07 - Il tumore della prostata nel nostro Paese è la seconda più frequentemente diagnosticata nella popolazione maschile mondiale. In Italia è stata stimata un’incidenza di circa 36.000 nuovi casi nel 2012, con differenze a livello locale: mentre al Nord l’incidenza è pari a 110,4 casi ogni 100.000 abitanti, al Centro è di 82,6 e al Sud di 59. «La sopravvivenza a cinque anni dopo la diagnosi è già elevata, grazie presumibilmente alla diagnosi precoce di questa malattia legata alla larga diffusione del test del Psa, e al miglioramento delle tecniche di trattamento» spiega Gaetano Crepaldi, responsabile scientifico della Sezione invecchiamento di In-Cnr di Padova. Aggiunge: «Dati recenti provenienti dai Registri tumori italiani evidenziano che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è passata dal 66% nel periodo 1990-94, all’80% nel 1995-99 e all’88% nel 2000-04. I dati più recenti dimostrano però alcune differenze geografiche nella sopravvivenza: 91% nelle regioni del Nord-ovest, 89% nel Nord-est, 85% nel Centro e 78% nel Sud. Specularmente, il tasso di mortalità è pari a 16,7 ogni 100.000 persone al Nord, al 17 nel Centro e al 18,3 nel Sud (fonte Airtum 2012)». 
Pompei, Villa dei Misteri
Restauro degli affreschi con tecnologia laser d'avanguardia
29.07 - Gli affreschi di Villa dei Misteri sono pronti a ritornare al loro splendore grazie all’importante intervento di restauro che sta interessando tutti gli apparati decorativi della Villa, dai mosaici agli affreschi. I lavori di restauro, iniziati da circa due mesi e finanziati con fondi ordinari della Soprintendenza, interesseranno anche il ciclo di pitture che ha reso famosa la Villa, dove in via innovativa sarà applicata una tecnologia d’avanguardia di pulitura mediante strumentazione laser.

Questo tipo di tecnica, per la prima volta applicata ad un ciclo di pitture così esteso e importante, costituisce una valida alternativa per le superfici estremamente sensibili agli agenti chimici e meccanici. L’utilizzo del metodo laser consente tra l’altro una efficiente rimozione dei diversi strati protettivi utilizzati nell’arco dei secoli. L’importo dei lavori appaltati è di circa 900.000 euro e nel corso degli interventi la Villa resterà fruibile al pubblico nelle aree non interessate dai cantieri. La Villa dei Misteri, il cui nome deriva dallo splendido ciclo di affreschi del triclinio nel quale, secondo alcuni studiosi, sono rappresentate scene di rito d'iniziazione femminile al matrimonio, fa parte di una delle oltre 100 ville scoperte nell'area vesuviana.
I nuovi dispositivi disponibili dal 2015
Impianti e sensori corporei, sempre più micro
e ultra efficienti

29.07 - Da decenni si usano gli impianti pacemaker e apparecchi acustici per contrastare le disfunzioni degli organi. La prossima sfida tecnologica è ottenere comunicazioni più intelligenti tra di essi, dimensioni più ridotte e un più basso consumo di energia. A tale scopo è stato attivato in sede comunitaria il progetto WISERBAN. In un futuro non molto lontano le persone affette da problemi di salute di vario tipo, come Alzheimer, diabete, perdita dell'udito, insufficienza cardiaca e persino coloro che hanno perso un arto potrebbero tutti avere qualcosa in comune: un dispositivo intelligente ed efficiente installato all'interno del corpo o sul corpo che renderà la loro vita quotidiana meno difficile.
Per raggiungere tale oiettivo è decisivo sviluppare micro sistemi di comunicazione a bassissimo consumo di energia. Con l’attuale tecnologia wireless si possono raggiungere autonomie e connettività limitate a causa delle loro dimensioni e del consumo di energia. Con la consapevolezza che questa limitazione sta attualmente ostacolando la capacità di usare le WBAN (wireless body-area network) in applicazioni biomediche e di lifestyle, il progetto WISERBAN riunisce i grandi produttori di dispositivi medici, istituti di ricerca e produttori di chip per superare questo ostacolo. 

venerdì 26 luglio 2013





E' uscito il n. 526 di Heos.it Settimanale pdf 20 pag in abbonamento solo € 17,00 annuale vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM
Vedi  Demo ultimo numero 526 venerdì 26 Luglio  http://www.heos.it/File_13_pdf_heos/heos_526Demo_Lug_13.pdf

mercoledì 24 luglio 2013

Erosioni dei litorali, esondazioni e allagamenti controllati
La difesa del suolo in Veneto affidata all'università di Padova
 
24.07 - Il Veneto ricorrerà alla collaborazione scientifica dell’Università di Padova per due progetti riguardanti la difesa del suolo. La Giunta regionale ha adottato uno specifico programma di ricerca, che passa ora alla valutazione della competente Commissione consiliare prima della definitiva approvazione.
In sostanza, la Direzione regionale Difesa del Suolo potrà disporre del supporto tecnico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica (IMAGE) del'università di padova per la redazione del progetto “Gestione Integrata della Zona Costiera. Progetto per lo studio ed il monitoraggio della linea di costa per la definizione degli interventi di difesa dei litorali dall’erosione nella regione Veneto”, e del Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) nell’ambito del progetto sperimentale “Allagamento controllato dei suoli agricoli differentemente coltivati: sviluppo di metodologie di attenuazione dell’impatto delle esondazioni”.
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Università del Massachusetts (Usa)
“La sindrome di Down è un difetto genetico
che potrà essere riparato”

24.07 - Gli scienziati dell’Università del Massachusetts primi al mondo lo hanno dimostrato in vitro: il difetto genetico che causa la sindrome di Down può essere riparato. La scoperta apre la strada allo studio delle patologie implicate nel disturbo genetico, un obiettivo che si è finora dimostrato sfuggente. E un giorno, secondo la rivista Nature, si potrebbero trovare potenziali bersagli terapeutici per mettere a punto cure “ad hoc”. Gli esseri umani nascono con 23 coppie di cromosomi, tra cui due cromosomi sessuali, per un totale di 46 in ogni cellula. Le persone con sindrome di Down hanno tre copie (invece di due) del cromosoma 21: la cosiddetta “trisomia 21” provoca disabilità cognitiva, insorgenza precoce di Alzheimer e un maggior rischio di leucemia infantile, di difetti cardiaci, del sistema immunitario e una disfunzione del sistema endocrino.

A differenza di malattie genetiche causate da un singolo gene, la correzione di un intero cromosoma nelle cellule trisomiche finora era apparsa impossibile. Ma sfruttando la potenza del gene Rna chiamato Xist, che normalmente è responsabile dello ‘spegnimento’ di uno dei due cromosomi X che si trovano nei mammiferi di sesso femminile, gli esperti americani hanno dimostrato che la copia extra del cromosoma 21 responsabile della sindrome di Down, può essere messa a tacere in laboratorio utilizzando cellule staminali prelevate dal paziente.
L’Artico libero dai ghiacci entro il 2030?
24.07 - Le attuali proiezioni climatiche dimostrano che l'Oceano Artico sarà completamente libero dal ghiaccio entro l'estate del 2060. I minimi record del livello del ghiaccio marino del 2007 e del 2012 però hanno dimostrato che queste proiezioni potrebbero essere anche troppo ottimistiche, tanto che alcuni scienziati pensano che potremmo vedere un Artico privo di ghiacci già entro il 2030.
Queste trasformazioni epocali avranno indubbiamente importanti conseguenze sul clima generale, l’economia del pianeta, le società. Tuttavia gli scienziati sono divisi tra loro. Non ci sono ancora strumenti e modelli capaci di monitorare con maggiore precisione quello che sta succedendo. Per questo motivo l’Ue ha avviato il progetto DAMOCLES (“Developing Arctic Modelling and Observing Capabilities for Long-term Environmental Studies”) allo scopo di migliorare sia la creazione di modelli climatici sia la capacità di osservazione dell'Artico europeo. L’Artico, prima di DAMOCLES non era mai stato sottoposto a un livello di monitoraggio con adeguati strumenti come invece avveniva e avviene nel resto del mondo. Per affrontare il problema, il progetto DAMOCLES ha riunito 48 istituti di ricerca, comprese 10 PMI distribuite in 11 paesi europei, Russia e Bielorussia, insieme a esperti provenienti da USA, Russia, Canada e Giappone.
FUTURESOC, proiezioni fino al 2100
Cambiamenti climatici e capacità
di adattamento delle popolazioni

24.07 - La ricerca scientifica sui cambiamenti climatici tende a esaminare l'impatto che essi avranno in futuro e come influenzeranno il sistema fisico della Terra. Pochissimi studi però si sono occupati di come i cambiamenti climatici influenzeranno le società del futuro. Questa lacuna è stata colmata da un’indagine che ha avuto lo scopo di produrre le prime proiezioni complete su base scientifica della popolazione per età, sesso e livello di istruzione in tutto il mondo, fino al 2100.
L’indagine forma la base per lo studio delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul benessere umano. Il progetto di ricerca in questione si chiama FUTURESOC (“Forecasting Societies Adaptive Capacities to Climate Change”), è sostenuto dal Consiglio europeo della ricerca (CER) e coordinato dal professor Wolfang Lutz del Centro Wittgenstein di Demografia e capitale umano globale (IIASA, International Institute for Applied Systems Analysis) con sede a Laxenburg (Austria), che ha ideato vari scenari analitici per rappresentare le future condizioni climatiche. Tra gli eventi storici studiati ci sono la siccità del Sahel nel Nord Africa, l'uragano Mitch nell'America centrale e lo tsunami asiatico. Casi di studio proiettati nel futuro hanno inoltre valutato la capacità futura di adattamento della regione PhangNga/Phuket della Tailandia e l'isola Mauritius nel sud-ovest dell'Oceano Indiano.

martedì 23 luglio 2013

Venezia. Moria di pesci in laguna, monitoraggio Arpv
23.07 - I biologi marini e i tecnici di ARPAV, con un mezzo nautico messo a disposizione da ISPRA, stanno verificando la situazione della moria di pesci nella laguna di Venezia; gli esperti controlleranno la presenza di eventuali anomalie. La moria è probabilmente dovuta alla fioritura tardiva di alcune specie di alghe dei generi Ulva, Gracilariopsis, Gracilaria ed Agardhiella. La fioritura che in genere avviene in maggio-giugno, si è verificata con un mese di ritardo a causa del particolare andamento meteorologico della scorsa primavera. Il repentino aumento estivo di temperatura ha avuto conseguenze negative con fenomeni di anossia, moria di pesci e cattivo odore (acido solfidrico e composti solforati), soprattutto nell’area di San Giuliano, Campalto e del Ponte della Libertà. Queste zone, influenzate da un significativo apporto di nutrienti (composti di azoto e fosforo) dovuti ad attività civili ed agricole che giungono in laguna attraverso i corsi d’acqua sono infatti ancora caratterizzate da elevate biomasse di macroalghe, da fondali bassi e da un elevato confinamento, e sono quindi soggette ad un forte riscaldamento.
«I tecnici ARPAV – ha spiegato il direttore generale ARPAV Carlo Emanuele Pepe – hanno monitorato e stanno monitorando il fenomeno anche mediante analisi di laboratorio delle acque lagunari. In questa attività stanno dialogando i biologi marini con i climatologi. Quello che si è verificato è un fenomeno eclatante ma circoscritto all’area del centro storico veneziano ed alla vicina gronda lagunare. Nei prossimi giorni saranno tenuti sotto controllo gli sviluppi, legati alla prevista quadratura di marea».
In vari punti della laguna vengono effettuati profili con sonda multiparametrica, che determina l’ossigeno, la salinità, la temperatura, il ph e il potenziale redox mentre l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sta provvedendo all’analisi del biota su indicazione dell’Azienda Ulss 12.
2001-2010, dieci anni di eventi climatici estremi 
in tutto il pianeta
23.07 - Il primo decennio del XXI secolo è stato il più caldo mai registrato dal tempo delle prime misurazioni moderne, databili intorno al 1850. Sono dieci anni che verranno ricordati per precipitazioni sopra la media, con un anno in particolare, il 2010, che ha infranto tutti i record precedenti, e per i numerosi eventi climatici estremi, come le ondate di calore in Europa del 2003, le alluvioni in Pakistan del 2010, l’uragano Katrina negli USA, il ciclone Nargis in Myanmar e i periodi di siccità in Amazzonia, Australia e Africa orientale. 
Cambiamenti climatici e farfalle
23.07 - Un nuovo studio, pubblicato di recente sulla rivista ufficiale Animal Ecology, prende in considerazione diversificazione parametri, caratteristiche ambientali e specie, nonché le condizioni climatiche, per valutare possibili effetti sulle dinamiche delle popolazione delle farfalle mediterranee. Allo Studio Hanno collaborato anche alcuni ricercatori della Divisione ISC del CMCC. 
Sottoprodotti animali, nuove opportunità alimentari 
ed energetiche
23.07 - I sottoprodotti animali sono un anello fondamentale della catena di produzione alimentare globale, in quanto creano nuovi prodotti e riducono gli sprechi. Oggi più che mai però sono necessari nuovi strumenti e processi biotecnologici innovativi per soddisfare i mercati in espansione e raggiungere nel contempo ambiziosi obiettivi ambientali. A fronte di queste nuove esigenze l’Ue ha risposto con un progetto denominato PROSPARE (“Progress in saving proteins and recovering Energy”) i cui membri hanno sviluppato un nuovo modo di trasformare resti di pollame prima non commercializzabili in prodotti che vanno dagli additivi alimentari al biodiesel. Nel merito. Il progetto PROSPARE ha sviluppato una piattaforma tecnologica per la lavorazione dei sottoprodotti animali (AB-P), in particolare pollame, per diversi scopi. Usando un nuovo metodo biocatalitico, i resti di pollame non commercializzabili adesso possono essere trasformati in proteine ad alto valore aggiunto - peptidi idrolizzati - che diventano parti di prodotti finali commercializzabili. 
All’Istituto nanoscienze del Cnr
Messi a punto i transistor alimentati con la luce
23.07 - Usare la luce per alimentare i computer è un traguardo meno lontano, grazie anche al transistor che funziona con segnali esclusivamente ottici messo a punto dai ricercatori dell'Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (CnrNano) in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia (Iit), l’Università del Salento e le università di Madrid e di Parigi. Il dispositivo, basato su particelle quantistiche dette polaritoni, è già in grado di eseguire alcune operazioni fondamentali di ogni computer e il risultato apre alla possibilità di costruire interi circuiti logici alimentati dalla luce. Lo studio è pubblicato su Nature Communications. «I ricercatori hanno sfruttato particolari particelle quantistiche, dette polaritoni, nate dall'interazione forte tra radiazione e materia, una sorta di “trasportatori di luce” all'interno dei semiconduttori», spiega Daniele Sanvitto di CnrNano di Lecce. E subito dopo aggiunge: «Alimentato da segnali ottico-polaritonici in ingresso, il transistor che abbiamo realizzato restituisce in uscita un segnale amplificato di circa 20 volte e in grado di dare l'input a un transistor successivo: è quindi possibile assemblarne diversi in cascata, il primo passo per creare circuiti ottici». 
Una cura contro ustioni e ferite
Il medicamento brevettato da ENEA in vendita in farmacia
23.07 - A seguito degli ottimi risultati ottenuti dall’impiego del medicamento fitoterapico per la cicatrizzazione realizzato nei propri laboratori, che permette la cura delle lesioni esterne di qualunque estensione e natura, e che può essere applicato sia sulle persone che sugli animali, l’ENEA ha concesso la licenza del brevetto del prodotto alla ditta Phytoceuticals Ltd di Zurigo, che lo potrà così produrre e commercializzare sul territorio italiano. Il prodotto sarà in vendita con il nome di “1 PRIMARY WOUND DRESSING” per uso umano tramite la ditta ENDOSPIN Italia. A breve sarà disponibile anche il corrispettivo per uso veterinario. Il medicamento messo a punto dai ricercatori ENEA è applicabile su tutti i tipi di lesioni dal primo stadio fino alla completa risoluzione del caso. Le spiccate proprietà cicatrizzanti sono di grande utilità per la guarigione di ferite sia acute (traumatiche, da ustione, ecc), che croniche (da decubito, ulcere vascolari). Il preparato combatte le complicazioni batteriche delle ustioni, anche gravi, senza uso di antibiotici.
Un successo le iscrizioni al Gran Sasso Science Institute
23.07 - È andata ben oltre l’atteso la risposta al bando per i dottorati di ricerca del GSSI, il Gran Sasso Science Institute, la scuola internazionale di studi avanzati finanziata dal Governo Italiano e dalla Regione Abruzzo e istituita dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con la SISSA di Trieste, la Sant’Anna di Pisa e l’IMT di Lucca. Su un totale di una quarantina di borse di dottorato sono state presentate infatti 552 domande di giovani provenienti da tutti i continenti e da 63 Paesi. 
Cloud, test infrastruttura: mercato globale in continua crescita
23.07 - Nord America e Asia-Pacifico saranno i protagonisti dei tassi di crescita più elevati nelle entrate relative ai test basati su cloud. Il rapido aumento dell’adozione dei servizi in ambito aziendale, bancario, finanziario, sanitario e governativo ha catalizzato il mercato globale dei sistemi di test dell’infrastruttura di cloud. La domanda da parte degli utenti finali di accordi ben definiti sul livello di servizio e migliore qualità dell’esperienza, conferma la necessità di testare l’infrastruttura di cloud per performance, sicurezza ed affidabilità.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan intitolata “Global Cloud Infrastructure Testing Market”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 95,2 milioni di dollari nel 2012 e stima che questa cifra raggiungerà quota 366,2 milioni di dollari nel 2020. Si prevede che il Nord America e la regione Asia-Pacifico saranno testimoni dei più alti tassi di crescita. La natura volatile delle violazioni di sicurezza ha spinto le aziende non solo ad aumentare la sicurezza, ma anche ad implementare sistemi di test e monitoraggio che possono rilevare, prevenire e contrastare gli attacchi cibernetici. 

lunedì 22 luglio 2013

Nel paese dove la anormalità vale più della normalità




22.07 - I diplomatici kazaki entrano ed escono a piacimento dai nostri ministeri. Chissà che cosa sarebbe successo se avessero incontrato i carabinieri... (forse avrebbero rimediato una raffica di mitraglietta) e invece complici i nostri servizi e le questure romane, prelevano la moglie e la figlia di un dissidente. Le deportano nel loro Paese. E se ne vanno. E nessuno si è dimesso. Per il presidente della Repubblica, Napolitano, è tutto normale. Anche per il caso Calderoli, il vice presidente del Senato autore "irresponsabile" di insulti razzisti contro la ministra Kyenge tutto è stato normale. Purtroppo vent'anni di berlusconismo e di relativismo giuridico hanno castrato il senso di etica pubblica dei cittadini, ormai indifferenti a scandali e processi, inclusi i pendenti e imminenti. Purtroppo pagheremo tutti, neonati ed anziani inclusi, e a caro prezzo questa continua assuefazione a sniffare anormalità politica e istituzionale: il debito pubblico nell'indifferenza totale è salito in questi giorni al 130% del Pil. Ottimo e tutto normale: la Grecia è sempre più vicina con il suo normale 170%...
GERDA, si stringe il cerchio sulla doppia identità dei neutrini

22.07 - I neutrini sono le particelle più elusive che conosciamo. La loro interazione con la materia è infatti estremamente rara. Hanno proprietà piuttosto insolite e alcuni modelli teorici prevedono che possano essere identiche alle loro antiparticelle. Finora questa proprietà, ipotizzata dal fisico italiano Ettore Majorana, non è stata tuttavia verificata sperimentalmente. Ora gli scienziati della collaborazione GERDA (GERmanium Detector Array), dei Laboratori INFN del Gran Sasso, hanno ottenuto un nuovo importante limite per il cosiddetto decadimento doppio beta senza neutrini nell’isotopo 76 del Germanio (76Ge). Se questo decadimento venisse rivelato, ciò implicherebbe che neutrino e antineutrino sono la stessa particella.

Gli scienziati di GERDA non hanno rivelato questo tipo di decadimento dopo aver controllato per più di un anno 18 kg di 76Ge. Questo fatto si traduce nel poter porre un limite pari a 2.1x1025 anni in quello che viene chiamato tecnicamente il tempo di dimezzamento del decadimento. Entro tempi inferiori a tale limite è improbabile che il fenomeno avvenga. Tale limite corrisponde ad un intervallo di tempo un milione di miliardi di volte circa l'età dell'Universo. Combinato con le informazioni di altri esperimenti, questo limite smentisce un precedente risultato di un altro esperimento che quasi 10 anni fa aveva annunciato la rivelazione del doppio decadimento beta senza neutrini. L'Italia attraverso l'INFN ha dato all'esperimento GERDA un contributo fondamentale per il suo successo, per la sua costruzione, presa dati e successiva analisi, innanzitutto ospitando l'esperimento nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, che offrono numerose facilities tecnologiche e sperimentali.
Il Regno Unito investe sullo space-plane

Sopra, la collocazione del motore “Sabre”
all’interno 
del futuro “Space-plane”(foto esa.int)
 22.07 - Il governo britannico ha annunciato l'intenzione di investire nello sviluppo di un motore a razzo alimentato ad aria che dovrà portare in orbita uno space-plane. Partner del progetto è l’Agenzia spaziale europea. L’investimento previsto è di 60.000.000 di sterline attraverso l'Agenzia Spaziale del Regno Unito, che seguirà il progetto che dovrà portare alla realizzazione di un prototipo del motore denominato Synergistic Air-Breathing Rocket Engine, in breve “SABRE”. Progettato da società britannica Reaction Engines Ltd, questo motore unico nel suo genere, utilizzerà l’aria atmosferica nella prima parte del volo per poi passare alla modalità a razzo per la salita finale verso l'orbita terrestre. Il concetto apre la strada a veri space-planes, più leggeri, riutilizzabili e in grado di decollare da piste convenzionali. La Reaction Engines ha già in programma la costruzione di un piccolo veicolo senza pilota lungo circa un metro denominato Skylon per testare il rivoluzionario motore SABRE, che dovrebbe fare lo stesso lavoro dei razzi di oggi pur operando come un aeroplano, rivoluzionando in tal modo l'accesso allo spazio. 


Il primo calendario della storia ideato dai britannici del mesolitico anticipa di 5.000 anni la Mesopotamia
Scozia, dove è stato inventato il tempo 10.000 anni fa

Sopra, immagine aerea del sito archeologico
di Warren Field dove si vedono 
le buche scavate 10 mila anni fa
(foto birmingham.ac.uk/)
22.07 - Rimesso in discussione il primato della Mesopotamia dell’aver ideato il calendario circa 5 mila anni fa. Il primo calendario inventato dall’uomo sembra avere 10 mila anni. Lo hanno scoperto gli archeologi dell'università di Birmingham nell’Aberdeenshire in Scozia. La struttura di questo primitivo calendario è costituita da una serie buche, in cui erano state collocate grosse pietre che permettevano agli uomini di quel tempo di misurare il passaggio delle stagioni e le fasi lunari. Il sito archeologico mesolitico di Warren Field Crathes era stato originariamente scavato dal National Trust for Scotland nel 2004. Solo le recenti indagini però sono riuscite a spiegare la funzione di quelle buche. Si è scoperto alla fine che esse rappresentano il più antico dispositivo lunare-solare inventato dall’uomo per calcolare il trascorrere dei giorni, delle notti e delle stagioni. Il sito è allineato anche con l’alba del medio inverno, fornendo in tal modo una correzione astronomica annuale al fine di mantenere il legame tra il passaggio del tempo, indicato dalla Luna, l'anno solare asincrono e le relative stagioni. 
Sperma difettoso e obesità nei figli

22.07 - All'Università di Adelaide (Australia) un gruppo di ricercatori ha scoperto l'esistenza di segnali molecolari nello sperma di padri obesi che possono produrre diabete e obesità nelle due generazioni successive, anche se figli e nipoti consumano cibi sani e il padre obeso non è affetto da diabete. In altri termini i figli di padri obesi sono più a rischio di essere in sovrappeso e di soffrire di malattie metaboliche per le caratteristiche dello sperma paterno. Lo studio è stato pubblicato su Spermatogenesis.
Cellule riprogrammate e nuovi vasi sanguigni

22.07 - Un importante traguardo della medicina rigenerativa è stato raggiunto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston (Usa): sono stati generati in alcuni topi grazie a cellule umane adulte riprogrammate, vasi sanguigni funzionanti e resistenti. La nuova tecnica, descritta su Pnas, potrebbe essere centrale in futuro per il trattamento di malattie cardiovascolari, per riparare i danni vascolari del diabete, per trattare i prossimi tessuti biotech coltivati in provetta. 
Aids, nuovo cocktail
Si avvicina la cura

22.07 - Un gruppo di ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con colleghi Usa, ha prodotto un cocktail di farmaci, antiretrovirali più due altri principi attivi, che ha curato in via definitiva l'Aids in alcuni macachi. il cocktail di farmaci ha permesso la formazione di nuovi linfociti non infettati dal virus, perfettamente sani e funzionanti. Lo studio è stato pubblicato su Retrovirology.
Rischio osteoporosi per gli obesi

22.07 - Una ricerca della Harvard Medical School di Boston, pubblicata sulla rivista Radiology, condotta su 106 individui in sovrappeso, ha determinato che il grasso si va a stipare dentro il midollo osseo dove si trovano le cellule staminali specializzate nella costruzione di nuovo tessuto osseo. In altre parole il grasso in eccesso appesantisce anche lo scheletro facendo aumentare il rischio di osteoporosi. 
Genova. Istituto Gaslini e Telethon
Scoperto il gene che determina lo sviluppo dei reni

22.07 - Nuove comprensioni sulle basi genetiche delle anomalie congenite del rene e delle vie urinarie: lo hanno annunciato ricercatori dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova e della Columbia University di New York in uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (Usa). Lo ricerca è stata coordinata da Gian Marco Ghiggeri, responsabile dell’U.O. di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Istituto Giannina Gaslini con contributi dalle Istituzioni sede dello studio (Istituto Gaslini, Columbia University) nonché dal cruciale supporto economico di Telethon. Lo studio dimostra il ruolo del gene DSTYK come maggiore determinante dello sviluppo dei reni e delle vie urinarie nell’uomo ed è il risultato di un importante network internazionale: oltre al team di ricerca di Ghiggeri (Istituto G. Gaslini, Genova), vi hanno infatti preso parte Simone Sanna-Cherchi (Columbia University, New York), ed Ali Gharavi (Columbia University, New York). Inoltre, molti centri italiani (Montichiari, Parma, Foggia, Alghero), europei (Macedonia, Polonia, Croazia, Repubblica Ceca) e statunitensi (Columbia, Yale, Harvard) hanno collaborato al reclutamento di pazienti. Le anomalie dei reni e dell’apparato urinario, meglio definite nella comunità scientifica con l’acronimo CAKUT (Congenital Anomalies of the Kidney and Urinary Tract), costituiscono più del 20% di tutte le malformazioni fetali e sono la principale causa di insufficienza renale in età pediatrica. Circa il 50% dei bambini in dialisi o portatori di trapianto renale sono affetti dal CAKUT.
Ricercatori Univpm
Diabete, nuove prospettive di cura


22.07 - Svolta nella conoscenza delle cause del diabete, che affligge 350 milioni di persone nel mondo, 33 milioni in Europa, uccide un europeo ogni due minuti e costa circa il 15% del costo sanitario globale. Un gruppo di ricercatori dell'università politecnica delle Marche (Univpm.it) sotto la guida del prof. Saverio Cinti ha identificato il meccanismo che porta alla morte gli adipociti obesi. Si tratta di un tipo particolare di morte che può essere indotta da diversi fattori patogeni, interni o esterni alle cellule. Questo tipo di morte cellulare si chiama piroptosi (perché è associata a una vivace reazione da parte dell’organismo che spesso implica la presenza di febbre). 
Neuro-malattie e interfaccia “uomo-computer”

22.07 - Le stime indicano in circa 165 milioni gli europei che probabilmente soffriranno di qualche forma di malattia del cervello durante la loro vita. Man mano che la popolazione invecchia, l’Alzheimer e altre malattie neurodegenerative o legate all’età colpiscono sempre più persone e contribuiscono all’aumento della spesa sanitaria. Trovare sistemi migliori di prevenzione e cura delle malattie cerebrali sta diventando un’urgenza in tutta Europa. Il commissario europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, in merito ha dichiarato al Cordis: «Curare i malati affetti da malattie legate al cervello ci costa ora 1,5 milioni di euro al minuto. La ricerche sul cervello potrebbero contribuire ad alleviare le sofferenze di milioni di pazienti e di coloro che se ne occupano. Svelare i segreti di come funziona il cervello potrebbe, inoltre, aprirci un universo tutto nuovo di servizi e prodotti». 

venerdì 19 luglio 2013





E' uscito il n. 525 di Heos.it Settimanale pdf 20 pag in abbonamento solo € 17,00 annuale vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM
Vedi  Demo ultimo numero 525 venerdì 19 Luglio  http://www.heos.it/File_13_pdf_heos/heos_525Demo_Lug_13.pdf

mercoledì 17 luglio 2013

Letta e il grasso milionario rimborso elettorale pubblico 
ai partiti

18.07. Camera dei deputati, 17 luglio: si è votata la mozione del M5S che chiedeva ai partiti di rinunciare a 91.354.339 euro tramite la sospensione della rata dei rimborsi elettorali. Il M5S, che ha già rinunciato a 42 milioni di euro, ha votato a favore della rinuncia, tutti i partiti compatti e senza eccezioni invece hanno votato contro per intascare i soldi. Solo due mesi fa Letta aveva affermato trionfante di aver eliminato il finanziamento pubblico ai partiti. In segno di protesta i deputati del M5S hanno lasciato banconote (finte) da 500 euro sui banchi del governo. I partiti nel mese di luglio incasseranno 91.354.339 euro di finanziamento pubblico.

martedì 16 luglio 2013

Energie rinnovabili in continuo forte aumento
Addio al carbone forse entro il 2035


17.07 - L'età delle energie rinnovabili è su di noi. Entro tre anni, la quantità di elettricità generata a livello mondiale da energia eolica, solare e idroelettrica, sarà superiore a quella che è prodotta usando il gas naturale. Sono le ultime stime fornite dalla International Energy Agency. L'AIE prevede anche che il potere verde fornirà il doppio di energia elettrica delle centrali nucleari - e di superare ogni altra fonte di energia elettrica ad eccezione del carbone - entro il 2016. Se tutto andrà secondo i piani energetici nazionali elaborati dai singoli paesi, la quota di energia prodotta dal carbone in tutto il pianeta potrà essere superata con le rinnovabili poco dopo il 2035.

La crescita nelle rinnovabili tuttavia non è ancora abbastanza veloce e intensa per arrestare o indebolire il pericoloso cambiamento climatico in atto. E mentre l’energia verde è in costante aumento, lo è anche la nostra fame di energia, tanto che sono in cantiere nuove centrali a carbone e nuovi metodi di estrazione del gas in particolare di “Syngas”. È una corsa contro la velocità del cambiamento climatico. La buona notizia è che le fonti rinnovabili attualmente sono quelle che conoscono la crescita maggiore. 
“Bisogna reinventare l'insegnamento delle Scienze”

17.07 - I giovani in Europa hanno veramente l'educazione scientifica necessaria per prendere parte a decisioni che riguardano la scienza? Nella società di oggi basata sulla conoscenza, questo significa dover comprendere questioni tecniche e scientifiche in continuo cambiamento ed evoluzione. Gli studi eseguiti a tale scopo dimostrano che i giovani europei spesso non hanno le conoscenze per capire le questioni scientifiche di base, mentre il numero di persone che scelgono di occuparsi professionalmente di scienza è costante in diminuzione. Questa tendenza è molto allarmante tanto da rappresentare una vera e propria sfida per l'Europa e il suo futuro nell'economia della conoscenza. 
I magnifici 5: medicinali innovativi, celle a combustibile, Clean Sky, Bioindustrie, 
componenti e sistemi elettronici 
L'UE investirà 22 miliardi di euro in Ricerca e Innovazione

17.07 - Investimenti per 22 miliardi di euro nei prossimi sette anni per favorire l'innovazione nei settori che creano posti di lavoro di elevata qualità in Europa. I soldi arriveranno dalla Commissione europea, Stati membri UE e industria europea. La maggior parte degli investimenti sarà destinata a partenariati pubblico-privato nei campi dei medicinali innovativi, dell'aeronautica, delle bioindustrie, delle celle a combustibile e idrogeno e dell’elettronica.
Questi partenariati di ricerca dovranno rinvigorire lo slancio alla competitività dell’industria europea in settori che già procurano oltre 4 milioni di posti di lavoro e permetteranno di trovare soluzioni alle importanti sfide che deve affrontare la società e alle quali il mercato da solo non offre risposte abbastanza rapide, quali la riduzione delle emissioni di carbonio o lo sviluppo di antibiotici di nuova generazione (MEMO/13/669).
Non è tutto. Il pacchetto propone anche di estendere un'iniziativa per riunire investimenti in ricerca e innovazione per la gestione del traffico aereo, a sostegno del Cielo unico europeo (IP/13/664). Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, al riguardo ha dichiarato: «L'UE deve conservare un ruolo guida nei settori tecnologici strategici a livello globale che creano posti di lavoro di elevata qualità. Questo pacchetto di investimenti nell'innovazione combina finanziamenti pubblici e privati per raggiungere proprio tale scopo. Si tratta della dimostrazione del fatto che il bilancio dell'UE è un bilancio che favorisce la crescita». 
Sperimentato un nuovo sistema per bloccare l’inquinamento del mare provocato dalle navi
Le campane che prosciugano le petroliere in difficoltà

16.07 - È fuori dubbio che un intervento immediato quando le navi fanno naufragio e le petroliere sono in difficoltà può essere decisivo per confinare l'inquinamento e limitare i danni all'ambiente. Fino a poco tempo fa tuttavia, la mancanza di strumenti e sistemi appropriati ostacolavano i tentativi di salvataggio. Un progetto europeo ha tentato di affrontare questa carenza progettando e convalidando un metodo di riferimento UE per consentire un intervento pronto ed efficiente in termini di costi quando una petroliera - ad esempio - corre il rischio di rovesciare il proprio carico. Il progetto DIFIS (“Double Inverted Funnel for Intervention on Shipwrecks”) ha esaminato cosa fare con le fuoriuscite di carburante; e ciò che si dovrebbe fare con il carburante ancora intrappolato nelle cisterne. Esso inoltre si è occupato dei problemi da affrontare con petroliere affondate e che si trovano a grandi profondità. 
Accordo Cnr - Anci
Disco verde al bando per le “smart cities”

16.07 - I presidenti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Luigi Nicolais, e dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), Piero Fassino, hanno firmato un Accordo di collaborazione che include anche le linee guida per la selezione di tre Comuni italiani che saranno trasformati in vere e proprie “smart cities”, nell’ambito del Progetto Cnr ‘Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica. I comuni che desiderano candidarsi dovranno fornire informazioni sui loro impianti di illuminazione pubblica, come richiesto dal bando di selezione, reperibile nel sito www.smartcities.cnr.it. Potranno partecipare i capoluoghi di provincia con almeno 100.000 abitanti, i Comuni medio-piccoli con meno di 7.000 abitanti e i centri turistici marittimi e montani di qualunque dimensione inclusi in un elenco redatto dall’Anci. Saranno requisiti preferenziali la presenza di zone a traffico limitato e di impianti di produzione di energie rinnovabili, mentre saranno esclusi i Comuni che non siano proprietari dell’impianto di illuminazione pubblica o già finanziati dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca per progetti Smart Cities. La domanda dovrà pervenire entro il 9 agosto 2013, secondo le modalità pubblicate sul sito www.smartcities.cnr.it
Alle università di Harvard e Illinois
Batterie al litio come granelli di sabbia realizzate 
 con stampanti 3D

16.07 - Ricercatori di Harvard hanno dimostrato che batterie agli ioni di litio piccole come un granello di sabbia possono essere stampate utilizzando la tecnologia di stampa 3D. Queste batterie potrebbero essere utilizzate per alimentare minuscoli impianti medici. Ogni micro - batteria è fatto di pile di piccoli elettrodi che hanno la stessa larghezza di una ciocca di capelli umani. Le batterie sono state fatte da un team di ricercatori della Harvard University e della University of Illinois a Urbana-Campaign (Usa). «Abbiamo dimostrato per la prima volta che siamo in grado di stampare in 3D una batteria» ha detto Jennifer Lewis, Ph.D., dalla Harvard School of Engineering, responsabile senior dello studio. Recentemente molti ingegneri hanno costruito attrezzature mediche minuscole. Tuttavia, l'alimentazione di questi dispositivi è stata sempre una grande sfida con le batterie che offrono una potenza adeguata ma che sono più grandi del dispositivo stesso. Fino ad oggi erano falliti tutti i tentativi di disegnare batterie molto piccole, molto efficienti e nello stesso tempo di grande durata. Quest’ultimo studio, però, ha dimostrato che non solo si possono creare batterie molto piccole, ma che possono anche essere facilmente stampate. In questo caso le batterie in miniatura sono dotate di elettrodi ultrasottili accatastati uno sopra l'altro strettamente intrecciati.  
Pisa, al via i test del primo radar fotonico

16.07 - È iniziata a Pisa la sperimentazione del primo radar fotonico al mondo in grado di gestire anche il traffico aereo più intenso. Il prototipo sfrutta la luce per generare e rilevare segnali di frequenze radio con un'efficienza migliore rispetto ai radar attuali. È stato realizzato in Italia con il finanziamento del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e grazie alla collaborazione fra il Consorzio interuniversitario per le telecomunicazioni di Pisa (Cnit) e l'Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell'informazione e della percezione (Tecip) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. 
“Dreams” libera il sussurro intrappolato dal riverbero acustico


16.07 - Il suono viaggia a onde, che continuano a rimbalzare sulle superfici come muri e soffitti. Queste onde riflesse o riverberi interferiscono con il suono originale. Il rumore o il riverbero acustico rende più difficile percepire il suono originale e può ridurre la qualità del parlato, della musica o di altri elementi audio. Per trovare il modo attenuare se non eliminare del tutto questi effetti permettendoci di sentire in modo più chiaro, l’Ue ha avviato il progetto denominato DREAMS (“Dereverberation and Reverberation of Audio, Music and Speech”). La ricerca dovrebbe portare alla realizzazione di sofisticati software per il riconoscimento automatico del parlato, migliori supporti uditivi e un suono di qualità più alto nei nostri telefoni cellulari, tablet, iPod e altri lettori di musica portatili. Si potrebbero sviluppare microfoni, megafoni e sistemi acustici migliori per locali e riunioni piccoli e grandi.  
Elementi prefabbricati per edifici più sicuri e antisismici

16.07 - Le strutture edilizie prefabbricate oggi offrono numerosi vantaggi, in termini di tempo e riduzione dei costi, se confrontate con le tecniche di costruzione più tradizionali. Tuttavia, la fragilità delle giunzioni e delle connessioni tra elementi prefabbricati assemblati è ampiamente considerata come un possibile problema di sicurezza, particolarmente in aree soggette a terremoti. Il progetto SAFECAST (“Prestazione di innovative connessioni meccaniche in strutture edilizie prefabbricate in condizioni sismiche”), finanziato dall'UE, si è proposto di sviluppare nuove procedure e linee guida per progettare giunzioni e connessioni per strutture prefabbricate in grado di resistere alle forze sismiche. Le strutture edilizie prefabbricate sono prodotte con colate di calcestruzzo in uno stampo o forma che vengono poi asciugate in un ambiente controllato, trasportate al sito di costruzione, sollevate e collocate al loro posto secondo lo schema di costruzione. 
Con il grafene internet diventa un fulmine di velocità

16.07 - L'uso del grafene nelle telecomunicazioni potrebbe accelerare notevolmente la velocità di connessione fino a un centinaio di volte. Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell’Università di Bath (Uk). In un articolo pubblicato su Physical Review Letters, i ricercatori del Centro per la scienza di grafene delle Università di Bath e Exeter hanno dimostrato per la prima volta tassi di risposta ottica incredibilmente brevi usando il grafene, che potrebbe aprire la strada a una rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni.

Ogni giorno grandi quantità di dati vengono trasmessi e trattati attraverso dispositivi optoelettronici come le fibre ottiche, rivelatori fotoelettrici e laser. I segnali vengono inviati dai fotoni a lunghezze d'onda infrarosse e trattati mediante commutatori ottici, che convertono i segnali in una serie di impulsi luminosi. Solitamente i commutatori ottici rispondono alla chiamata in pochi picosecondi ossia intorno a un millesimo di miliardesimo di secondo. Attraverso questo nuovo studio i fisici hanno osservato invece che la prontezza di risposta di un interruttore ottico usando “pochi strati di grafene” può essere di un centinaio di femtosecondi, vale a dire quasi un centinaio di volte più veloce rispetto ai materiali attuali. 
“CRYSTAL CLEAR” Fv, nuovi traguardi
di efficienza e risparmio


16.07 - I sistemi a energia solare nonostante siano facili da usare, sono ancora molto costosi. ma forse non per molto. Un gruppo di ricercatori europei è riuscito a incrementare l'efficienza del componente centrale del sistema e tagliare nel contempo i costi di produzione di oltre la metà. Al centro della loro iniziativa c’è stato il progetto CRYSTAL CLEAR (“Crystalline silicon photovoltaic: low-cost, highly efficient and reliable modules”) dove si sono occupati in particolare di moduli di silicio cristallino, che sono usati in circa 9 sistemi a energia solare su 10 in tutto il mondo. I partner del progetto si sono concentrati sullo sviluppo di tecnologie di produzione all'avanguardia che hanno ridotto i costi di produzione dei moduli solari fino a circa 1 euro per ogni watt prodotto. Questo risultato riduce il costo dei sistemi solari. Non solo. Il gruppo di ricercatori ha anche ridotto la quantità di materiali necessaria per produrre ogni singolo modulo, migliorando ulteriormente il profilo ambientale della produzione. 
Il pasto della galassia sorpreso da un lontano “faro”
 

Nella foto, immagine artistica del quasar che, come un faro,
retroillumina 
la galassia lontana che si sta nutrendo avidamente
di gas (Foto Eso.org)
16.07 - Identificata una lontana galassia che sta avidamente nutrendosi dei gas che si trovano nelle sue “ vicinanze”. La scoperta è stata fatta da un gruppo di astronomi che hanno usato il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (European Southern Observatory, l’Osservatorio Australe Europeo). Nell’immagine si vede il gas risucchiato verso la galassia, creando un flusso che alimenta la formazione stellare e al tempo stesso incrementa la rotazione della galassia. Questa è finora la miglior evidenza osservativa che conferma la teoria che le galassie inglobino e divorino il materiale circostante per crescere e formare le stelle. I risultati sono stati pubblicati nel numero di luglio 2013 da Science. 
Gli astronomi hanno sempre sospettato che le galassie crescano attirando materia dai dintorni, ma questo processo si è dimostrato molto difficile da osservare direttamente. Il VLT dell'ESO era stato usato per studiare un raro allineamento tra una galassia distante e un quasar ancora più lontano - il nucleo luminosissimo di una galassia alimentato da un buco nero supermassiccio.