lunedì 22 luglio 2013

Nel paese dove la anormalità vale più della normalità




22.07 - I diplomatici kazaki entrano ed escono a piacimento dai nostri ministeri. Chissà che cosa sarebbe successo se avessero incontrato i carabinieri... (forse avrebbero rimediato una raffica di mitraglietta) e invece complici i nostri servizi e le questure romane, prelevano la moglie e la figlia di un dissidente. Le deportano nel loro Paese. E se ne vanno. E nessuno si è dimesso. Per il presidente della Repubblica, Napolitano, è tutto normale. Anche per il caso Calderoli, il vice presidente del Senato autore "irresponsabile" di insulti razzisti contro la ministra Kyenge tutto è stato normale. Purtroppo vent'anni di berlusconismo e di relativismo giuridico hanno castrato il senso di etica pubblica dei cittadini, ormai indifferenti a scandali e processi, inclusi i pendenti e imminenti. Purtroppo pagheremo tutti, neonati ed anziani inclusi, e a caro prezzo questa continua assuefazione a sniffare anormalità politica e istituzionale: il debito pubblico nell'indifferenza totale è salito in questi giorni al 130% del Pil. Ottimo e tutto normale: la Grecia è sempre più vicina con il suo normale 170%...

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