Testato un nuovo vaccino contro il diabete
03.07 - Per la prima volta è stato messo a punto un vaccino che funziona all' “incontrario” contro il diabete giovanile. La notizia arriva da Science Translational Medicine, dove si dà conto della creazione di un “vaccino inverso” che spegne anziché accendere la risposta immunitaria. Al termine dei test i vaccinati hanno prodotto più insulina riducendo le cellule immunitarie “cattive” che attaccano il pancreas e nel contempo si è registrato nel sangue pazienti una riduzione delle cellule immunitarie cattive. Il vaccino è stato creato alla Stanford University School of Medicine (Usa), ed è stato testato su 80 pazienti.
Il diabete giovanile è una malattia in cui il sistema immunitario del paziente attacca e uccide le cellule pancreatiche che producono insulina. Il paziente, per regolare la propria glicemia, ha bisogno di iniettarsi direttamente insulina. I vaccini normalmente servono per stimolare il sistema immunitario ad attaccare il nemico. Ma in questo caso il vaccino “al contrario” funziona uccidendo le cellule immunitarie impazzite che attaccano il pancreas. Il vaccino è stato sperimentato su pazienti cui era stata fatta la diagnosi di diabete 1-3 anni prima. Adesso i soggetti vaccinati producono più insulina. Inoltre nel sangue dei pazienti si sono ridotte le cellule immunitarie cattive. Adesso si sta lavorando sugli altri malati di diabete.
Il diabete giovanile è una malattia in cui il sistema immunitario del paziente attacca e uccide le cellule pancreatiche che producono insulina. Il paziente, per regolare la propria glicemia, ha bisogno di iniettarsi direttamente insulina. I vaccini normalmente servono per stimolare il sistema immunitario ad attaccare il nemico. Ma in questo caso il vaccino “al contrario” funziona uccidendo le cellule immunitarie impazzite che attaccano il pancreas. Il vaccino è stato sperimentato su pazienti cui era stata fatta la diagnosi di diabete 1-3 anni prima. Adesso i soggetti vaccinati producono più insulina. Inoltre nel sangue dei pazienti si sono ridotte le cellule immunitarie cattive. Adesso si sta lavorando sugli altri malati di diabete.
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