29.07 - Il tumore della prostata nel nostro Paese
è la seconda più frequentemente diagnosticata nella popolazione maschile
mondiale. In Italia è stata stimata un’incidenza di circa 36.000 nuovi casi nel
2012, con differenze a livello locale: mentre al Nord l’incidenza è pari a 110,4
casi ogni 100.000 abitanti, al Centro è di 82,6 e al Sud di 59. «La
sopravvivenza a cinque anni dopo la diagnosi è già elevata, grazie
presumibilmente alla diagnosi precoce di questa malattia legata alla larga
diffusione del test del Psa, e al miglioramento delle tecniche di trattamento»
spiega Gaetano Crepaldi, responsabile scientifico della Sezione invecchiamento
di In-Cnr di Padova. Aggiunge: «Dati recenti provenienti dai Registri tumori
italiani evidenziano che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è passata
dal 66% nel periodo 1990-94, all’80% nel 1995-99 e all’88% nel 2000-04. I dati
più recenti dimostrano però alcune differenze geografiche nella sopravvivenza:
91% nelle regioni del Nord-ovest, 89% nel Nord-est, 85% nel Centro e 78% nel
Sud. Specularmente, il tasso di mortalità è pari a 16,7 ogni 100.000 persone al
Nord, al 17 nel Centro e al 18,3 nel Sud (fonte Airtum 2012)».
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