08.07 - Il tumore del pancreas è uno dei più letali tra tutti i tipi di cancro.
Sopravvivono meno del 5% di malati per più di cinque anni dopo la diagnosi. E la
diagnosi tardiva è uno dei motivi di queste statistiche negative, ma lo è anche
la natura aggressiva del tumore e la sua resistenza ai farmaci usati durante la
chemioterapia. Una varietà di farmaci per la chemioterapia e terapie molecolari
mirate sono riusciti a rallentare o fermare la crescita del tumore in colture
cellulari ed esperimenti sui topi, ma non sono riusciti ad avere alcun effetto
nei pazienti con cancro pancreatico che partecipavano a studi clinici. Il
progetto EPC-TM-NET (“Targeting the tumour microenvironment to improve
pancreatic cancer prognosis”) sta affrontando la malattia da una prospettiva
diversa. Invece di concentrarsi sul tumore stesso, il team sta usando la sua
sovvenzione di 3 milioni di euro proveniente dal Settimo programma quadro (7°
PQ) dell'UE per studiare il microambiente che circonda il tumore.
Una recente ricerca ha mostrato che il microambiente di un tumore, che
comprende vasi sanguigni, tessuto connettivo e molte altre cellule, gioca un
ruolo importante nel tenere le cellule tumorali sotto controllo. I tumori
cancerogeni solidi che si trovano nel pancreas tendono a essere circondati da
livelli molto alti di desmoplasia, ovvero la formazione di tessuti fibrosi o
connettivi.
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www.gazzettadiverona.it
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