venerdì 19 ottobre 2012

Diabete e obesità
Scoperto un nuovo meccanismo
“Brucia” i grassi e impedisce l’accumulo nei tessuti


19.10 - Un gruppo di ricercatori ha dimostrato che l’inibizione di alcuni enzimi (istone deacetilasi) mediante speciali molecole, porta a un netto miglioramento delle alterazioni metaboliche tipiche del diabete di tipo 2 e dell’obesità. Lo studio, pubblicato sulla rivista Diabetes, è stato realizzato da un team internazionale coordinato dai ricercatori dell’università di Milano (Maurizio Crestani ed Emma De Fabiani), Sapienza di Roma (Antonello Mai )e Scripps Research Institute La Jolla,California, Usa (Enrique Saez ). Le istone deacetilasi sono enzimi che svolgono un ruolo fondamentale nel controllo dell’informazione genetica e nella regolazione delle funzioni cellulari e del metabolismo. Studi biomolecolari effettuati dal team di Milano hanno dimostrato che l’inibizione di questi enzimi (in particolare dell’istone deacetilasi-3), provoca nel muscolo scheletrico e nel tessuto adiposo l’aumento dell’espressione di una proteina “buona”, nota come “PGC-1á”. Questa agisce come “interruttore molecolare” aumentando l’attività ossidativa dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule.

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