è il lascito di un lontanissimo antenato
23.10 - L'analisi genetica dei gruppi sanguigni che confronta quelli umani con quelli di altri primati, come oranghi, gibboni, macachi e babbuini, dimostra che l'uomo condivide i gruppi sanguigni con altri primati e tutti li hanno ereditati da un antenato comune vissuto milioni di anni fa.
I ricercatori hanno scoperto che i gruppi sanguigni sono comparsi per la prima volta in un antico antenato comune e che si sono mantenuti per milioni di anni nell'uomo e nei gibboni, così come nelle scimmie del Vecchio Mondo. Il cammino evolutivo avrebbe portato oggi a parentele di sangue: nel tratto del genoma che decide l'appartenenza al gruppo sanguigno, infatti, un uomo con gruppo sanguigno A risulta più simile ad un gibbone di gruppo A che ad un altro uomo di gruppo sanguigno B.
La scoperta mette quindi in dubbio la vecchia teoria secondo cui i gruppi sanguigni si sarebbero evoluti indipendentemente in ciascuna specie di primati, fino ad arrivare alle attuali similitudini. Lo studio, coordinato dall'università di Chicago, è pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas.
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