26.11 - Aumenta il movimento dei rifiuti tra gli stati membri dell’UE, ma anche dall’Unione Europea verso i paesi extraeuropei. Tra il 1999 e il 2011 l’esportazione di rottami di ferro, acciaio, rame, alluminio e nickel è raddoppiata, quella a base di metalli preziosi è nel frattempo aumentata di un fattore tre e quella di rifiuti plastici addirittura di un fattore cinque. Tra il 2000 e il 2009 è raddoppiata anche l’esportazione di rifiuti pericolosi, compresi i rifiuti elettronici, anche se i volumi trasportati sono diminuiti, probabilmente a causa della depressione economica. Questo in sintesi il contenuto del nuovo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: “Movements of waste accross the EU’s internal and external borders”. La maggiore movimentazione di rifiuti in Europa presenta aspetti positivi e negativi. Tra i primi vanno annoverate le maggiori opportunità di recupero e riciclaggio, con benefici sia dal punto di vista economico (recupero di materie prime a minor costo), sia ambientale (eliminazione discariche e riduzione dell’impatto ambientale) sia dell’uso efficiente delle risorse (il riciclaggio riduce la pressione delle attività.
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