venerdì 20 dicembre 2013
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sabato 14 dicembre 2013
martedì 10 dicembre 2013
Migliora l’elettrolisi
L’idrogeno riaccende la speranza di produrre elettricità in casa
L’idrogeno riaccende la speranza di produrre elettricità in casa
10.12 - Sono in aumentano i “pionieri” che hanno
già investito in apparecchiature che producono idrogeno tramite elettrolisi
dell'acqua, in modo da ottenere elettricità e calore senza caldaia.
Un'elettrolisi migliore dovrebbe aumentare l'efficienza e ridurre i costi,
favorendo una maggiore diffusione di questa tecnologia. Le unità autonome che
cogenerano riscaldamento ed elettricità (CHP) a uso domestico, denominate
micro-CHP, sono un'alternativa molto efficiente e sostenibile all'utilizzo della
caldaia a gas.
Contro incendi e condizioni meteorologiche
estreme
“Firesense”, uno scudo per siti archeologici e aree protette
“Firesense”, uno scudo per siti archeologici e aree protette
10.12 - I siti archeologici sono fragili per
definizione. Non c’è da stupirsi pertanto se gli incendi e le condizioni
meteorologiche estreme rimangono le minacce principali. A fronte di questa
situazione di fatto, una collaborazione europea ha sviluppato un sistema di
allarme per proteggere il nostro patrimonio culturale che l'anno scorso ha
aiutato a salvare, tra l’altro, l'antica città di Rhodiapolis, nella regione di
Antalya in Turchia, scampata a un incendio. Il sistema d’allarme si chiama
FIRESENSE. È automatico e sfrutta tutti i recenti progressi delle tecnologie di
sorveglianza multi-sensori.
“Tor Vergata” al Gagarin Training
Center di Star City
10.12 - La ricerca sullo Spazio dell’Università
di Roma “Tor Vergata” è approdata al “Gagarin Cosmonaut Training Center” (GCTC)
di Star City vicino a Mosca (Russia), grazie all’Aeronautica militare con cui
l’università sta portando avanti diverse collaborazioni nel settore spaziale.
Loredana Santo del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Federica Sangiuolo
del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione insieme al cosmonauta
dell’Aeronautica Militare Walter Villadei hanno partecipato alla “10th
Scientific and Practical Conference Manned Spaceflight” che si è svolta nei
giorni 27 e 28 novembre al Centro Addestramento Cosmonauti di Star City vicono a
Mosca.
Macumba, nel mare c’è il tesoro biotech del
pianeta
10.12 - Anche se i microrganismi marini sono
stati riconosciuti da molto tempo come una risorsa intatta di potenziale
biotecnologico, il loro sfruttamento è stato ostacolato dalla difficoltà e dai
costi legati all'isolamento delle loro preziose nuove sostanze chimiche e
molecolari. Di conseguenza, la stragrande maggioranza dei microrganismi marini
non è stata finora coltivata correttamente. Questa è un'opportunità sprecata,
che il progetto MaCuMBA (“Marine Microorganisms: Cultivation Methods for
improving their Biotechnological Applications”), finanziato dall'UE, mira a
correggere.
Lanciato ad agosto 2012, questa iniziativa di
quattro anni migliorerà la velocità di isolamento dei microrganismi marini
usando nuovi metodi di indagine tra cui la coltura di microrganismi
interdipendenti che imita l'ambiente naturale avendo particolare riguardo alle
molecole segnale prodotte dai microrganismi. Tali molecole aiuteranno a
stimolare la crescita della stessa specie o di altre. Non è tutto. Queste
molecole segnale rappresentano singolarmente un prodotto potenzialmente
commerciabile.
I dati sono stati forniti dal satellite GOCE
La gravità terrestre segnata dai terremoti
La gravità terrestre segnata dai terremoti
10.12 - GOCE il satellite dell'ESA ha rivelato
che il devastante terremoto giapponese del 2011 ha lasciato il segno nella
gravità terrestre. È un altro esempio di questa straordinaria missione che è
andata oltre gli scopi previsti all’origine del progetto. GOCE per oltre quattro
anni ha mappato la gravità terrestre con una precisione ineguagliabile, ma
nessuno si aspettava questi dati a dimostrazione dei sopravvenuti cambiamenti.
Un'attenta analisi mostra gli effetti del terremoto 9.0 della scala Richter che
ha colpito il Giappone a est di Honshu l’ 11 marzo 2011. Effetti che sono
chiaramente visibili nei dati gravitazionali di GOCE. I grandi terremoti
deformano, non solo la crosta terrestre, ma possono anche provocare piccoli
cambiamenti nella gravità locale.
Verso una nuova risonanza magnetica
per capire come si assembla il cervello in un feto
per capire come si assembla il cervello in un feto
10.12 - Seguire lo sviluppo dei bambini quando
sono ancora nel grembo materno è il presupposto di un progetto europeo che mira
a progettare tecniche capaci di identificare i problemi in fase precoce e
sviluppare le terapie appropriate. Il progetto dHCP (“Developing Human
Connectome Project”) si propone di creare un'immagine di come si sviluppa il
cervello del bambino e di come forma le connessioni, in particolare durante il
terzo trimestre di gravidanza. Questo è possibile grazie a una sovvenzione del
Consiglio europeo della ricerca (CER) di 3,2 milioni di euro.
Il progetto dispone di un team di ingegneri, matematici e scienziati ed è coordinato da David Edwards del King's College di Londra, insieme al collega Joseph Hanjal e Daniel Rueckert del Dipartimento di informatica dell'Imperial College di Londra e a Steve Smith dell'Università di Oxford. Essi intendono usare la risonanza magnetica (MRI) per monitorare la connettività del cervello nei feti e nei neonati, fornendo informazioni sulla presenza di disturbi neuropsichiatrici come l'autismo.
Il progetto dispone di un team di ingegneri, matematici e scienziati ed è coordinato da David Edwards del King's College di Londra, insieme al collega Joseph Hanjal e Daniel Rueckert del Dipartimento di informatica dell'Imperial College di Londra e a Steve Smith dell'Università di Oxford. Essi intendono usare la risonanza magnetica (MRI) per monitorare la connettività del cervello nei feti e nei neonati, fornendo informazioni sulla presenza di disturbi neuropsichiatrici come l'autismo.
3D in tempo reale PEM
Nuova imaging per biopsie mammarie
Nuova imaging per biopsie mammarie
10.12 - Un innovativo sistema per la biopsia
mammaria guidato dall'imaging 3D in tempo reale PEM (Positron Emission
Mammography) è in fase di sviluppo grazie a un progetto finanziato dall'UE. Il
progetto MAMMOCARE, che è iniziato a ottobre 2013, promette di offrire una guida
per l'ago in tempo reale per ottenere una maggiore precisione ed efficienza nel
prelievo di campioni di tumori. Il cancro al seno è di gran lunga il cancro più
frequente tra le donne, si stima con 1,38 milioni di nuovi casi di cancro
diagnosticati nel 2008, il 23 % di tutti i cancri, ed è una delle principali
cause di mortalità legate al cancro.
Solo all'interno dell'UE, a una donna viene diagnosticato il cancro al seno ogni 2,5 minuti e ogni 7,5 minuti una donna muore a causa di questa malattia (il 3 % delle morti per cancro tra le donne europee è causato dal cancro al seno). Si stima che circa una donna ogni 12 svilupperà questa malattia prima dei 75 anni d'età. Diagnosticare presto il cancro al seno è uno dei fattori più decisivi per garantire la guarigione della paziente. Il primo strumento diagnostico è solitamente l'imaging clinico, principalmente mammografia e ultrasuoni, ma risultanze sospette solitamente richiedono una biopsia per confermare la diagnosi.
Solo all'interno dell'UE, a una donna viene diagnosticato il cancro al seno ogni 2,5 minuti e ogni 7,5 minuti una donna muore a causa di questa malattia (il 3 % delle morti per cancro tra le donne europee è causato dal cancro al seno). Si stima che circa una donna ogni 12 svilupperà questa malattia prima dei 75 anni d'età. Diagnosticare presto il cancro al seno è uno dei fattori più decisivi per garantire la guarigione della paziente. Il primo strumento diagnostico è solitamente l'imaging clinico, principalmente mammografia e ultrasuoni, ma risultanze sospette solitamente richiedono una biopsia per confermare la diagnosi.
lunedì 9 dicembre 2013
Allarme degli oncologi: i tatuaggi
nascondono il melanoma
09.12 - Gli oncologi riuniti in un convegno
internazionale che si è tenuto a Napoli hanno lanciato un preciso allarme: la
“body art” ovvero il tatuaggio può impedire la diagnosi del melanoma, il tumore
cutaneo e quindi rendere più difficili le cure. E questo mentre in Europa
aumentano i tassi di sopravvivenza per tutti i tumori tanto che oggi il cancro
fa meno paura.
Australia, il “pillolo” senza effetti
collaterali
09.12 - Aperta una nuova strada verso la
creazione di un “pillolo” non ormonale, efficace e senza effetti collaterali. Al
centro dei nuovi test ci sono due proteine. I primi esperimenti sui topi
dimostrano che rendere inattive le proteine significa bloccare il trasporto
degli spermatozoi durante l'eiaculazione, senza effetti collaterali. Le ricerche
e gli esperimenti sono in corso all'università di Monash in Australia e sono
stati pubblicati su Pnas, la rivista dell'Accademia americana delle scienze.
Stamina, a gennaio test a Miami (Usa)
09.12 - Il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni ha annunciato che dopo il 10 gennaio avrà inizio una sperimentazione biologica del metodo Stamina a Miami (Usa) insieme al professor Camillo Ricordi che dirige il centro trapianti cellulari e il Diabetes Research Institute di Maiami.
www.heos.it
www.gazzettadiverona.it
www.google.it
09.12 - Il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni ha annunciato che dopo il 10 gennaio avrà inizio una sperimentazione biologica del metodo Stamina a Miami (Usa) insieme al professor Camillo Ricordi che dirige il centro trapianti cellulari e il Diabetes Research Institute di Maiami.
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Primi trapianti di cornea con
cheratoplastica
09.12 - All’Ospedale “Alfredo Fiorini” di
Terracina (Latina) sono stati realizzati i primi trapianti di cornea su due
pazienti affette da importanti ed invalidanti patologie corneali. La tecnica
utilizzata per le due pazienti è stata quella della cheratoplastica lamellare
endoteliale La cheratoplastica endoteliale non sostituisce l'intera cornea, ma
solo lo strato interno (l'endotelio) danneggiato. Il vantaggio è un recupero
visivo molto più rapido rispetto al trapianto convenzionale.
venerdì 6 dicembre 2013
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mercoledì 4 dicembre 2013
ENEA e Università Roma Tre effettuano prove
sismiche su tavole vibranti
per verificare la resistenza dei materiali
Nuove tecniche di rinforzo per gli edifici dei centri storici
per verificare la resistenza dei materiali
Nuove tecniche di rinforzo per gli edifici dei centri storici
04.12 - Avviato all’ENEA un ciclo di esperimenti
nel laboratorio per le prove sismiche del Centro Ricerche della Casaccia,
condotte in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di
Roma Tre, sulla protezione sismica di edifici in muratura a cui sono state
applicate tecniche di rinforzo per migliorarne le capacità di resistere ai
terremoti. Per realizzare queste prove sono stati costruiti alcuni edifici in
scala reale, nei quali è stata riprodotta anche la connessione tra le pareti
tipica delle case in muratura delle diverse tipologie edilizie molto diffuse nei
centri storici delle città italiane e nelle zone pedemontane e montane
dell’Appennino.
L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare entra
ufficialmente nella collaborazione scientifica per la costruzione della prima
sorgente di luce di sincrotrone del Medio Oriente
Il supermicroscopio “Sesame” nascerà in Giordania
Il supermicroscopio “Sesame” nascerà in Giordania
04.12 - È stato sottoscritto ad Amman, in
Giordania, il memorandum d’intesa tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(INFN) e la collaborazione SESAME (Synchrotron-light for Experimental Science
and Applications in the Middle East) per la realizzazione di una sorgente di
luce di sincrotrone in Giordania, la prima del Medio Oriente. SESAME sarà uno
strumento dedicato alle scienze sperimentali: funzionerà come un potentissimo
microscopio e avrà applicazioni in vari ambiti, dalle scienze della vita, ai
beni culturali, alle nanotecnologie. L’accordo, che formalizza la partecipazione
dell’Italia, è stato siglato in occasione dell’11° meeting di SESAME, durante il
quale è stato proposto a Giorgio Paolucci, dirigente di ricerca di Elettra
Sincrotrone Trieste, il ruolo di Direttore Scientifico del progetto.
martedì 3 dicembre 2013
E il pomodoro diventa imballaggio di se stesso
04.12 - Non c’è ombra di dubbio: il pomodoro è
molto amato in tutto il mondo e costituisce la base di molte ricette, sia fresco
sia in scatola. Ma cosa succede ai sottoprodotti di scarto dei pomodori?
Ricercatori europei hanno trovato una soluzione per fare buon uso di questi
rifiuti. Il progetto BIOCOPAC (“Development of bio-based coating from tomato
processing wastes intended for metal packaging”) sta sviluppando una nuova gamma
di smalti alternativi derivati da biomassa per l'industria dei cibi in scatola,
usando l'umile pomodoro, che rispetterà la direttiva dell'Unione europea
2008/98/EC e ridurrà i rifiuti.
Poweramp, la raccolta di energia
sulla strada vale come il Fv e l’eolico
sulla strada vale come il Fv e l’eolico
04.12 - Il trasporto stradale implica un grande
consumo di energia. Adesso si stanno sperimentando idee che mirano a trasformare
il settore in un sistema di produzione di energia, e grazie al traffico
veicolare. L'iniziativa di ricerca finanziata dall'UE si chiama POWERAMP e vede
l’Italia capofila. I ricercatori coinvolti in questo progetto hanno sviluppato
un prototipo di raccolta dell'energia dalle strade basato su dossi stradali
dinamici concepite per essere in grado di trasferire l'energia cinetica dei
veicoli che passano sopra di essi. Il progetto ha sviluppato il sistema dal
design iniziale fino alla produzione e alla convalida in programmi pilota da
usare sulle strade. I dossi sono previsti per aree in cui la velocità deve
essere controllata o dove i veicoli devono fermarsi. Essi possono quindi avere
una doppia funzione: da un lato produrre energia e dall’altro aumentare la
sicurezza stradale in aree vicine a strisce pedonali in prossime alle scuole o
residenziali. La loro altezza è regolabile per le diverse velocità di
percorrenza, il che significa che possono essere utilizzati su strade di diverse
dimensioni.
Elettronica e nuove batterie per veicoli elettrici
04.12 - Da decenni i futuristi preannunciano che
l'uso dei veicoli elettrici (VE) supererà quello dei veicoli tradizionali,
assicurando un modo di spostarsi pulito, verde e conveniente per tutti. Ma
benché aumenti costantemente il numero dei veicoli elettrici in Europa, il
motore a combustione, il motore termico rimane il re indiscusso della strada.
Alcuni ricercatori finanziati dall'UE stanno cercando di cambiare le cose,
sviluppando una tecnologia che promette di migliorare significativamente la
portata e l'efficienza dei VE senza comprometterne il comfort o la sicurezza.
Diversi fattori continuano, dunque, a rallentare il mercato dei veicoli
elettrici, nonostante la possibilità di un trasporto più economico, di una
riduzione delle importazioni di benzina e di emissioni più basse di CO2 e altre
sostanze inquinanti.
La leggerezza del carbonio rilancia i collettori solari
03.12 - Sfruttare l'energia del Sole è ancora
oggi molto costoso. Presto però le cose potrebbero cambiare in meglio grazie a
collettori solari molto leggeri. Un peso minore comporta un minore consumo di
energia per muovere e posizionare i collettori solari, facendo pendere la
bilancia energetica in favore della concentrazione solare (Concentrating Solar
Power, CSP). Il Sole è una centrale nucleare le cui reazioni generano la luce e
il calore che rendono possibile la vita sulla Terra. L'energia del Sole è anche
un'importante fonte alternativa rinnovabile per alleviare gli effetti negativi
della combustione dei carburanti fossili. I sistemi a concentrazione solare (CSP)
usano gli specchi per concentrare i raggi del Sole e produrre un calore ad alta
energia che a sua volta genera elettricità mediante una turbina o una macchina
termica.
Accordo di collaborazione tra ENEA e ICE
Diplomazia della ricerca per imprese italiane
che lavorano all’estero
Diplomazia della ricerca per imprese italiane
che lavorano all’estero
03.12 - Presentato l’accordo di collaborazione
per sviluppare e promuovere congiuntamente la cooperazione economica,
commerciale, scientifica e tecnologica del sistema imprenditoriale italiano per
affrontare la crescente competitività sui mercati esteri. I firmatari sono
Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA - Agenzia Nazionale per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile - e Riccardo Monti,
presidente dell’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane - hanno «L’ENEA e l’ICE
intendono creare con questa collaborazione una diplomazia della ricerca che
metta insieme le applicazioni tecnologiche dell’ENEA e la visione sugli scenari
scientifico tecnologici futuri, con le approfondite conoscenze dell’ICE sulle
tendenze dei mercati internazionali e sulle aree geopolitiche di interesse e di
potenziale sviluppo per le imprese italiane», ha dichiarato il Commissario
dell’ENEA, Giovanni Lelli.
Al Nano-Cnr, Ifn-Cnr, Politecnico di Milano,
Sns di Pisa e università di Cambridge
e Manchester
Con la luce compressa” il grafene si conferma
“materiale di meraviglie”
e Manchester
Con la luce compressa” il grafene si conferma
“materiale di meraviglie”
03.12 - Il grafene si conferma “materiale delle
meraviglie”. Un team di ricercatori dell'Istituto nanoscienze (Nano-Cnr) e
dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn-Cnr) del Consiglio nazionale
delle ricerche (Cnr) ha osservato per la prima volta un fenomeno che potrebbe
essere sfruttato per aumentare l'efficienza di dispositivi fotovoltaici come le
celle solari. Il grafene, sottoposto a impulsi luminosi estremamente brevi,
innesca un processo di moltiplicazione a cascata degli elettroni. Il risultato,
in collaborazione con Politecnico di Milano, Scuola normale superiore (SNS) di
Pisa e Università di Cambridge e Manchester, è pubblicato su Nature
Communications. «Studiare il comportamento degli elettroni nel reticolo
bidimensionale di questo materiale, che è costituito da un foglio monoatomico di
atomi di carbonio, è la chiave per capirne e sfruttarne al meglio le eccezionali
proprietà: conduzione di elettricità e calore migliore del rame, leggerezza e
resistenza maggiori dell'acciaio”, spiega Marco Polini di Nano-Cnr di Pisa.
I malati nel mondo sono circa 200 milioni
concentrati soprattutto nei paesi poveri
Schistosomiasi, la cura arriva dal Cnr
03.12 - Ne soffrono circa 200 milioni di persone
nelle zone più povere del mondo e i suoi effetti sono così gravi e diffusi che
la schistosomiasi è considerata seconda solo alla malaria tra le malattie
parassitarie. Una nuova speranza per la cura potrebbe essere data dall’oxamnichina.
Studi avanzati sul farmaco hanno infatti dimostrato che potrebbe rappresentare
l’alternativa al metodo chemioterapico con cui la patologia viene tuttora
trattata. A scoprirlo i ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e
neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr), in
collaborazione con un team internazionale. Nonostante fosse stata abbandonata
perché attiva solo contro una delle due specie del parassita, ossia lo
Schistosoma mansoni, l’oxamnichina aveva dato ottimi risultati anche in
precedenza e da questi si è ripartiti per una ricerca più approfondita.
C’è una connessione tra dieta e demenza
03.12 - Il morbo di Alzheimer è una malattia
degenerativa che colpisce tra il 50 e il 70 per cento di tutti i malati di
demenza. Dato che i neuroni vengono uccisi lentamente ma gradualmente, i malati
subiscono perdita della memoria e disorientamento, che peggiorano con il passare
del tempo. Un progetto di ricerca europeo sta compiendo progressi nel
determinare in che modo ridurre l'incidenza della malattia, concentrando
l'attenzione sulla dieta. Il progetto LIPIDIDIET (“Therapeutic and preventive
impact of nutritional lipids on neuronal and cognitive performance in ageing,
Alzheimer's disease and vascular dementia”), finanziato dall'UE, sta sviluppando
una dieta basata sui lipidi che potrebbe ritardare o prevenire l'inizio della
malattia e altri disturbi collegati alla demenza. Secondo i partner del
progetto, una dieta concentrata su lipidi come gli omega-3 aiuterebbe anche a
mantenere e supportare le normali funzioni cognitive man mano che si invecchia e
a ridurre il rischio di sviluppare malattie cerebrovascolari.
Tumore del seno. In Italia solo 41 centri sono
in grado di effettuare il trattamento
Veronesi: “radioterapia intraoperatoria,
un diritto per tutte le donne”
Veronesi: “radioterapia intraoperatoria,
un diritto per tutte le donne”
03.12 - Uno studio dell’Istituto Europeo di
Oncologia e dell’University College London pubblicati su Lancet confermano
l’efficacia della radioterapia durante l’intervento chirurgico. Per i tumori del
seno iniziali la radioterapia intraoperatoria, effettuata durante l’intervento
chirurgico, può sostituire la radioterapia esterna tradizionale, che prevede per
le pazienti cicli di trattamento per un periodo di circa due mesi dopo
l’operazione. Lo conferma la pubblicazione in contemporanea su Lancet e Lancet
Oncology di uno studio dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (coordinato
da Umberto Veronesi, Direttore scientifico e Roberto Orecchia, Direttore della
Divisione di Radioterapia) e uno studio inglese dello University College London.
lunedì 2 dicembre 2013
Esperimenti in corso alla Cité de l'Espace a
Tolosa e al museo dell'Acropoli di Atene. Storie dinamiche e personalizzate per
visite più coinvolgenti
Algoritmi, le future guide dei musei
Algoritmi, le future guide dei musei
02.12 - Le storie sono parte integrante della
nostra vita. Dai racconti della buona notte per i bambini fino a un buon libro,
o un film ci aiutano a definire la nostra cultura e la nostra storia. Un team di
ricercatori finanziati dall'UE sta sfruttando il potere della buona narrazione
per coinvolgere chi visita i musei, aiutando le persone ad andare più a fondo e
acquisire una visione più chiara di tutto, dalla storia alla scienza. Ci sono
circa 55.000 musei nel mondo. Molti sono piccoli, altri sono vasti depositi del
patrimonio culturale - molti considerati tra le più importanti istituzioni
culturali del mondo - come il patrimonio della rivoluzione industriale o la
scienza e la tecnologia più recenti e l'esplorazione dello spazio. Nell'era
digitale moderna, però, tutti si trovano di fronte alla stessa sfida: come
attrarre visitatori, coinvolgerli e fornire un'esperienza che non si trova da
nessun'altra parte.
Nepal. La nascita retrodatata al VI secolo
prima dell’era volgare
Trovata a Lumbini la casa natale di Buddha
Trovata a Lumbini la casa natale di Buddha
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Nepal,Lumbini. Gli scavi al tempio di Ashoka Maya Devi (Image: Ira Block / National Geographic) |
02.12 - Trovato in Nepal e portato alla luce il tempio in cui
nacque Buddha. La struttura si trova all'interno del tempio Maya Devi, nella
città di Lumbini. Gli archeologi hanno trovato un manufatto in legno che fanno
risalire al sesto secolo prima dell’era volgare (p.e.v.). La scoperta è opera
del gruppo internazionale di archeologi coordinato da Robin Coningham,
dell'università Durham (UK), e da Kosh Prasad Acharya, dell'Ente per lo sviluppo
dell'area nepalese del Pashupati. La notizia è stata data dalla rivista
Antiquity. La ricerca, avvenuta in uno dei luoghi più sacri del buddismo. È
stata sostenuta dai governi di Nepal e Giappone e dalla National Geographic
Society. La documentazione archeologica del Buddismo risale al tempo di Asoka,
un imperatore indiano che con entusiasmo abbracciò la religione nel terzo secolo
prima dell’era volgare. Ma il saggio conosciuto come Buddha probabilmente era
vissuto circa tre secoli prima.
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