Prodi: “La corsa allo shale gas potrebbe innescare tensioni
tra Ue e Russia”
20.10 - La cooperazione fra Italia e Russia passa attraverso l’Unione europea. Se la strada è quella di maggiore collaborazione fra i due Paesi, per Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, intervenuto in videoconferenza al Forum Eurasiatico di Verona (organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Banca Intesa e Gazprombank) «la politica italiana non potrà essere staccata o in rottura con la politica europea: è interesse della Russia avere rapporto ancora più stretto con l’Europa. La rottura dell'euro sarebbe una tragedia anche per la Germania».
Il Professore è «meno pessimista sulla politica europea di lungo periodo». Tuttavia, serve un cambio di rotta. «Il messaggio che l’Europa sta mandando al mondo – osserva Prodi - è ancora un messaggio di divisione. Non sorprendiamoci, quindi, se il baricentro della politica mondiale si sposta verso il Pacifico». Un ruolo chiave nello scenario geopolitico globale lo giocherà l’Ucraina, «che sta dimostrando di avere rapporti molto più equilibrati fra Russia e Unione europea; bisogna fare in modo che l’Ucraina sia un ponte naturale». Una centralità dell’Ucraina, l’antica Rus’, finalizzata anche a riequilibrare il baricentro politico mondiale, ad oggi sempre più spostato nell’oceano Pacifico, dove Stati Uniti e Cina, sono prossimi ad appuntamenti cruciali per i prossimi anni: le elezioni americane e il congresso del partito comunista cinese.
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