lunedì 29 ottobre 2012

Impianti Fv a terra, la Regione Veneto devve decidere le zone proibite

29.10 - Siti inseriti nella lista mondiale dell’UNESCO; zone di particolare interesse paesaggistico, ai sensi della Convenzione Europea del Paesaggio; zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar; Rete Natura 2000; superfici inserite nell’elenco delle aree naturali protette; geositi; aree agricole interessate da produzioni agroalimentari di qualità; aree a elevata utilizzazione agricola: sono questi siti nei quali non sarà possibile installare impianti solari fotovoltaici “a terra”. Lo ha stabilito la Giunta veneta con una deliberazione approvata nella sua ultima seduta dando così seguito all’iter avviato lo scorso marzo con l’approvazione di un primo provvedimento poi sottoposto alla valutazione della Terza Commissione del Consiglio regionale.

 Ora, secondo quanto proposto dalla stessa Commissione e alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti da marzo ad oggi dalle strutture regionali competenti, è stato deciso di riformulare il provvedimento originale trasformandolo in proposta di deliberazione amministrativa che l’assemblea di palazzo Ferro Fini sarà chiamata a varare definitivamente.
 Il punto di riferimento è il target vincolante - il burden sharing - sul consumo di energia attribuito alle regioni. Si tratta di una ripartizione che stabilisce in quale misura ognuna di esse deve concorrere all’obiettivo nazionale in materia di fonti energetiche pulite previsto dalla Direttiva europea 20 20 20. Per il Veneto è necessario garantire che il 10,3% dell’energia termica ed elettrica complessivamente consumata provenga da fonti rinnovabili.
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