lunedì 8 luglio 2013

Cancro pancreatico, nel mirino dei ricercatori c’è il suo ambiente


08.07 - Il tumore del pancreas è uno dei più letali tra tutti i tipi di cancro. Sopravvivono meno del 5% di malati per più di cinque anni dopo la diagnosi. E la diagnosi tardiva è uno dei motivi di queste statistiche negative, ma lo è anche la natura aggressiva del tumore e la sua resistenza ai farmaci usati durante la chemioterapia. Una varietà di farmaci per la chemioterapia e terapie molecolari mirate sono riusciti a rallentare o fermare la crescita del tumore in colture cellulari ed esperimenti sui topi, ma non sono riusciti ad avere alcun effetto nei pazienti con cancro pancreatico che partecipavano a studi clinici. Il progetto EPC-TM-NET (“Targeting the tumour microenvironment to improve pancreatic cancer prognosis”) sta affrontando la malattia da una prospettiva diversa. Invece di concentrarsi sul tumore stesso, il team sta usando la sua sovvenzione di 3 milioni di euro proveniente dal Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE per studiare il microambiente che circonda il tumore. 
 Una recente ricerca ha mostrato che il microambiente di un tumore, che comprende vasi sanguigni, tessuto connettivo e molte altre cellule, gioca un ruolo importante nel tenere le cellule tumorali sotto controllo. I tumori cancerogeni solidi che si trovano nel pancreas tendono a essere circondati da livelli molto alti di desmoplasia, ovvero la formazione di tessuti fibrosi o connettivi.
www.heos.it
www.gazzettadiverona.it

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