ma scarsa è la voglia di condividere i dati
12.06 - Un team di ricercatori, coordinato dall’antropologo Giovanni Destro Bisol del dipartimento di Biologia ambientale della Sapienza (Roma), ha condotto uno studio sulla condivisione dei dati nel campo della genetica umana. L’analisi dettagliata del grado e delle modalità del data sharing è stata condotta su un campione di 508 lavori scientifici pubblicati tra il 2008 e il 2011, selezionati utilizzando il motore di ricerca Pubmed. La ricerca ha messo in evidenza che una parte consistente dei dati, superiore a un quinto del totale, non viene condivisa; questo valore scende di poco (dal 21.9% al 16.6%) considerando anche i risultati forniti dagli autori interpellati nel corso dello studio. Importante è anche l’osservazione che il livello di condivisione non supera l’80% nemmeno nelle riviste scientifiche più citate o che hanno adottato politiche editoriali per favorire una disponibilità integrale dei dati. Lo studio stima che una percentuale inaspettatamente alta delle risorse, vicina al 30%, sia stata impiegata per produrre risultati che non sono stati poi integralmente messi a disposizione della comunità scientifica.
http://www.heos.it/
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