sabato 30 giugno 2012

La rivista Enea: “Rio+20 si chiude
senza idea del futuro”


30.06 - “Il futuro che vogliamo non è stato ancora immaginato”. Così la rivista dell'Enea, l'Eai (Energia, ambiente, innovazione), commenta il documento finale uscito dal recente summit dell’Onu “Rio+20”. Nell’articolo, disponibile dalla home page del sito dell'Agenzia si legge: “politici e negoziatori non sono riusciti ad immaginare il futuro che vogliamo, la società civile si è, invece, mossa cercando di definire le iniziative più adatte per un futuro che possiamo più realisticamente immaginare”. E più avanti: “Le azioni immaginate dalla società civile, se avessero un reale seguito, comporterebbero nei prossimi anni la mobilitazione di risorse finanziarie per 513 miliardi, la maggior parte delle quali (62%) sarebbero impegnate nel settore dell'energia sostenibile”.
Nella bozza finale del vertice (poi diventata ufficiale, 50 pagine 283 paragrafi, 6 sezioni) vengono riaffermati molto blandamente “principi e impegni già presi in passato senza definire per il futuro né obiettivi, né strategie, né alcun impegno concreto da raggiungere. Per il futuro si limita a dare buoni consigli, rimandando la definizione di eventuali nuovi obiettivi, impegni e azioni alle decisioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite”.
Secondo la rivista dell'Enea le novità della bozza si trovano nelle due sezioni che riguardano i temi della conferenza: green economy (appena il 6% del documento) e quadro istituzionale (10% del testo). Per quanto riguarda la green economy, si legge nella articolo che “non vengono date definizioni mentre sul quadro istituzionale si danno, in pratica, dei buoni consigli. Troppo poco. (Red)

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