martedì 29 gennaio 2013

 Wwf: "Sono rimasti solo 880 gorilla di montagna" 

29.01 - Continua ad avvicinarsi lo spettro dell'estinzione per i gorilla di montagna. Negli ultimi dieci anni il bracconaggio e la deforestazione in Africa hanno ridotto la popolazione del 75% e oggi ne rimangono appena 880 esemplari, minacciati dalle perforazioni petrolifere nel parco nazionale del Virunga. Lo sottolinea il Wwf Italia, che giovedì prossimo incontrerà a Bruxelles il direttore del parco del Virunga, Emmanuel De Merode, in Europa per chiedere aiuto per salvare la specie.
I gorilla di montagna sopravvivono solo in due aree, tra il parco nazionale del Bwindi e quello del Virunga, dichiarate dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Tuttavia secondo le Nazioni Unite - sottolinea il Wwf - al tasso attuale di bracconaggio e perdita di habitat, la maggior parte delle popolazioni di gorilla potrebbe sparire entro 10 anni. L'ultima minaccia arriva dalle industrie del petrolio, che hanno già acquistato concessioni per l'esplorazione petrolifera in circa l'85% del parco del Virunga.
Sul mercato del commercio illegale, spiega il Wwf, un piccolo di gorilla può essere venduto tra 15.000 e 40.000 dollari; la mano viene venduta come trofeo a meno di 6 dollari e un chilo di carne vale da pochi centesimi a pochi dollari. Da vivo e in un habitat sano, invece, ogni gorilla fa arrivare all'industria del turismo 25.000 dollari l'anno, che a pieno regime potrebbero essere 62.000, mentre l'indotto prodotto nel complesso dal turismo per i gorilla di montagna è di 22 milioni di dollari l'anno e potrebbe arrivare fino 54,4 milioni. (fonte Ansa)


 


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