17.12 - A pochi chilometri da Roma, tra la via Aurelia e la via Boccea, nel sito de La Polledrara di Cecanibbio, un giacimento paleontologico che risale a 300 mila anni fa, è stato portato alla luce un esemplare straordinario di “Elephas”. Sebbene non sia il primo ritrovamento di elefante antico, comparso sulla Terra 800 mila anni ed estinto definitivamente 37.500 anni fa, in questo caso si tratta di un unicum, perché completo e con tutte le ossa in connessione. Sono stati rinvenuti tutti gli arti, il cranio e la mandibola, le zanne intatte, lunghe quasi quattro metri, le vertebre, l'omero, fino alle articolazioni delle zampe. «La scoperta consente di effettuare per la prima volta in Italia uno studio esaustivo della variabilità dimensionale e morfologica di una ricca popolazione di elefante antico e di compararne le caratteristiche con quelle delle specie viventi», spiega Anna Paola Anzidei, direttrice del sito. E le dimensioni dovevano essere davvero notevoli se solo fino alla base del collo l'elefante misura oltre 4,5 metri.
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