venerdì 4 gennaio 2013

L'Aci: i costi dell'auto affossano il mercato

04.01 - In una nota l'Aci sottolinea come nel 1990 gli oneri fiscali a carico degli automobilisti italiani sfiorassero i 28.500.000 euro, mentre oggi sono vicinissimi ai 60 miliardi. In due decenni - si legge nella nota - sono più che raddoppiate le tasse automobilistiche ( da 3.031,60 euro a 6.690,00), addirittura quadruplicate quelle per i parcheggi (da 322,79 a 1.384,57), quasi raddoppiate le tasse su carburanti e lubrificanti (oggi alla incredibile quota di 32 miliardi e mezzo di euro). La pressione fiscale sulla RCA, poi, è aumentata di quasi sei volte. Solo nell’ultimo anno, fanno notare all’ACI, la benzina è aumentata del 16% (negli ultimi due anni il pieno è diventato più caro del 25%) ed il costo al chilometro è cresciuto dell’11,3%. L’assicurazione è aumentata del 3,2%.
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, davanti ai dati recentemente diffusi sul calo delle immatricolazioni auto nel 2012 commenta: «L’attuale drammatico crollo delle immatricolazioni che si e’ registrato nel 2012 è conseguenza diretta della folle corsa dei costi per l’auto ed in particolare della pressione fiscale che e’ aumentata – negli ultimi anni – fino a sfiorare i 60 miliardi di euro, più che raddoppiando rispetto a solo venti anni fa. Sommando questo a tutti i costi di gestione per l’auto – che sono aumentati del 4.5% nel solo 2012, raggiungendo la cifra record di 3.425 euro l’anno per mezzo – si capisce perché, come ha evidenziato l’ultimo rapporto ACI- CENSIS, oltre il 52% degli italiani dichiari che non cambierà l’auto nei prossimi tre anni».
Quindi conclude: «L’alleggerimento del carico fiscale per l’auto dovrebbe essere una delle prime voci dell’agenda politica di qualsiasi candidato alle prossime elezioni politiche perché l’intero comparto è allo stremo delle forze».

Nessun commento:

Posta un commento