martedì 8 gennaio 2013

Il satellite Fermi avvisa: da una galassia lontana arriva
sulla Terra una cascata di particelle

Le particelle in arrivo dalla galassia 4C +71.07,
 identificate dal telescopio spaziale Fermi
(fonte, NASA/DOE/Fermi LAT Collaboration)
09.01 - Il telescopio spaziale della Nasa, Fermi, ha intercettato una cascata di particelle che ha raggiunto l'orbita terrestre provenienti da una lontanissima galassia, la 4C +71.07, che si trova a 11 miliardi di anni luce. Queste particelle di raggi gamma sono arrivate sulla Terra dopo un viaggio iniziato ben 11 miliardi di anni fa.
La galassia è stata individuata grazie all'incrocio dei dati tra il satellite Fermi, e quelli raccolti dal radiotelescopio statunitense Vlba (Very Long Baseline Array), il più grande radiotelescopio esistente al mondo. La galassia 4C +71.07 si trova nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Gli astrofisici stanno oggi studiando questa galassia come era quando l'universo aveva meno di un quarto della sua età attuale. Scoperta negli anni '60 del secolo scorso, 4C +71.07 è stata subito classificata come un'intensa sorgente di onde radio.
Parte della materia che cade nel buco nero viene accelerata verso l'esterno a velocità vicine a quella della luce, creando due getti di particelle che si allontanano in direzioni opposte. Uno di questi getti risulta puntato verso la Terra. Gli astrofisici analizzando i dati hanno verificato che, contrariamente a quanto prevedono le attuali teorie, il flusso di raggi gamma non ha avuto origine nel buco nero supermassiccio che si trova al centro della galassia (con una massa pari a 2,6 miliardi di volte quella del nostro Sole), ma da un altro buco nero lontano 70 anni luce.
Alla gestione operativa del satellite Fermi, l'Italia partecipa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) l'Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
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