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Napoli. Le fiamme divorano la "Città della Scienza" (foto Ansa.it) |
05.03 - La Procura della Repubblica di Napoli ha posto sotto sequestro l'area della "Città della scienza" del capoluogo campano, distrutta ieri sera da un incendio improvviso e devastante. I danni sono ingentissimi: restano solo i muri perimetrali. Il fronte del fuoco si è esteso per oltre un centinaio di metri ed è stato spento da decine di vigili del fuoco dopo ore di lavoro. Solo un edificio è stato risparmiato dalle fiamme. L'area distrutta dalle fiamme è di 10-12 mila metri quadrati. La Polizia ha avviato indagini per accertare le cause del rogo che ha interessato il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali di Napoli, oltre che uno dei suoi maggiori fattori di attrazione turistica, con una media di 350mila visitatori l'anno. L'incendio non ha causato feriti. All'interno della struttura non c'erano persone: il lunedì è giorno di chiusura settimanale.
Il primo embrione del progetto risale agli anni Novanta. Nel 2001 è stato inaugurato il museo interattivo, man mano ampliato da successive realizzazioni. Il tutto nell'incantevole scenario di Bagnoli, il quartiere ex industriale che, conclusa l'era dell'acciaio e dell'Italsider, aveva visto proprio nella Citta' della Scienza" il primo simbolo concreto di un progetto di bonifica e di rinascita del quartiere. Con la Citta' della scienza è come se fossero bruciate anche quelle speranze.
Le probabilità che l'origine dell'incendio sia dolosa restano molto alte. I criminali non potevano scegliere un obiettivo migliore per fiaccare la volontà di rinascita di Napoli e della Campania. La "Città della Scienza" come le analoghe strutture (purtroppo ancora molto poche) presenti in italia è un luogo frequentato soprattutto dalle famiglie. Qui i papà e le mamme ritornano bambini mentre i bambini si trovano a vivere ore indimenticabili in luogo incantato dove c'è tutto l'occorrente per far volare la fantasia oltre il tempo e lo spazio.
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