I cicli glaciali influenzano
il comportamento del Somma-Vesuvio
16.03 - Una ricerca, condotta da Aldo Marturano dell’INGV - Osservatorio Vesuviano, Giuseppe Aiello e Diana Barra della Federico II di Napoli, ha dimostrato che i movimenti verticali del suolo al Vesuvio, dell’ordine dei 100 metri, avvengono in fase con le variazioni del livello marino riscontrate nell’ultimo ciclo glaciale (ultimi 120.000 anni). Circa 60.000 anni fa il Somma stava emergendo dalle acque dell’odierno Golfo di Napoli. Il livello del mare, che andava abbassandosi da circa 60.000 anni, in quel periodo era una quarantina di metri più basso dell’attuale. Da allora il vulcano è rimasto emerso fino ad oggi aumentando in dimensioni.
Il cono del Vesuvio, che è cresciuto all’interno della Caldera del monte Somma dopo l’eruzione del 79 e.v., tocca oggi la quota di 1.180 metri sul livello del mare attuale. La ricerca ha messo in evidenza che il blocco strutturale del Somma-Vesuvio, che comprende oltre all’apparato vulcanico, anche le contigue Piane del Sarno e del Sebeto, ha sperimentato un sollevamento negli ultimi 20.000 anni in risposta ad una subsidenza registrata nei precedenti 40.000 anni, per una ampiezza di oltre cento metri. L’ultimo ciclo glaciale è cominciato circa 120.000 ani fa quando le temperature e le condizioni climatiche del nostro pianeta.
Il cono del Vesuvio, che è cresciuto all’interno della Caldera del monte Somma dopo l’eruzione del 79 e.v., tocca oggi la quota di 1.180 metri sul livello del mare attuale. La ricerca ha messo in evidenza che il blocco strutturale del Somma-Vesuvio, che comprende oltre all’apparato vulcanico, anche le contigue Piane del Sarno e del Sebeto, ha sperimentato un sollevamento negli ultimi 20.000 anni in risposta ad una subsidenza registrata nei precedenti 40.000 anni, per una ampiezza di oltre cento metri. L’ultimo ciclo glaciale è cominciato circa 120.000 ani fa quando le temperature e le condizioni climatiche del nostro pianeta.
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