lunedì 3 dicembre 2012

Dalla Scandinavia in arrivo una pioggia di “applicazioni”

03.12 - È innegabile che i progressi tecnologici abbiano influenzato il modo in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo. Sembriamo essere costantemente circondati da cose “intelligenti” e servizi informatici (IT). Si può andare online e prenotare un tavolo per la cena al ristorante, controllare l'orario del treno, ascoltare la radio, fare diagnosi a distanza, comprare fiori per il proprio partner, ecc. Tutte attività che sono permesse grazie alla creazione di un grandissimo numero di applicazioni, di “app” come di dice in gergo.
Ma può la tecnologia aiutare le persone a diventare completamente indipendenti? Al riguardo, Jacqueline Floch della SINTEF, la più grande organizzazione indipendente di Ricerca in Scandinavia, commenta al Cordis: «Noi ora vediamo molti dispositivi intelligenti che influenzano le nostre vite, e prevediamo di vederne ancora di più. La domanda però è se le persone là fuori saranno in grado di funzionare in modo indipendente.
Alcuni riusciranno ad acquisire le giuste competenze tecnologiche e ad adattare i servizi IT alle proprie esigenze, mentre altri si sentiranno sopraffatti da una scelta troppo vasta». Il team SINTEF ICT attualmente sta sviluppando uno strumento formato da diversi elementi costitutivi. Secondo i ricercatori, le persone potranno selezionare, combinare e mettere assieme i servizi di cui hanno bisogno.

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