lunedì 10 dicembre 2012

Nanotecnologie, Il “pet” come le dune del deserto


10.12 - Scoperto il modo di produrre ondulazioni regolari su superfici polimeriche, analoghe alle ondulazioni che si trovano in molti sistemi naturali, quali i deserti, i fondali marini o nella crescita dei cristalli con dimensioni di qualche decina di nanometri. La scoperta può aiutare la comprensione delle proprietà dei polimeri in sistemi confinati. Prendiamo un deserto sabbioso, lasciamo lavorare il vento e vedremo la superficie incresparsi dando vita alle dune. Le stesse ondulazioni le possiamo osservare nei fondali marini, nella crescita dei cristalli e in tantissimi altri fenomeni naturali intorno a noi.
Un gruppo di ricercatori di tre istituti del CNR (Istituto nanoscienze, Istituto di struttura della materia e Istituto nazionale di ottica), della Scuola Normale Superiore, dell’Université Libre di Bruxelles (ULB) e dell’IMDEA Nanociencia di Madrid, hanno dimostrato che è possibile riprodurre le tipiche dune della spiaggia su pezzetti minuscoli di PET, il polimero di cui sono fatte le bottiglie di plastica che usiamo tutti i giorni.

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