giovedì 20 dicembre 2012


Progetto Watbio
L'Ue scommette sulle colture che tollerano la siccità

20.12 - L'acqua è la componente più importante per la crescita delle piante, ma non sempre. Un gruppo di ricercatori britannici ha scoperto che alcune piante possono sopravvivere con meno acqua, per cui adesso stanno lavorando per sviluppare colture in grado di sopportare meglio la siccità, specificamente per bioenergia e bioprodotti. L'attività di ricerca fa parte del progetto Watbio ("Development of improved perennial non-food biomass and bioproduct crops for water stressed environments") finanziato nell'ambito del tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE con ben 9 milioni di euro. Coordinato dall'Università di Southampton nel Regno Unito, il consorzio Watbio, pertanto, sta studiando la produttività delle culture in un clima futuro.
I ricercatori avvertono che sia la disponibilità sia la qualità dell'acqua sono le preoccupazioni principali riguardo ai cambiamenti climatici, specialmente in termini di quello che il futuro ha in serbo per le società. L'acqua è strumentale per aiutare gli agricoltori a determinare la produzione delle colture. La produttività, per esempio, durante la siccità del 2003 in Europa è scesa del 30%. Il terreno coltivabile in Europa è vittima dell'insufficienza di acqua per irrigare, quindi sviluppare colture resistenti alla siccità è ai primi posti dell'agenda europea.
I partner del progetto Watbio, con vari settori di competenza come la coltivazione delle piante, le conoscenze accademiche e il lavoro commerciale, hanno messo in evidenza le seguenti colture non alimentari da usare - dopo essere state modificate geneticamente - per l'energia, ossia: pioppo, miscanthus e canna gigante.
"Il nostro obiettivo principale è caratterizzare la grande quantità di variazioni del DNA in queste colture sotto-utilizzate e sfruttarle per produrre colture migliori", ha detto al Cordis, la professoressa Gail Taylor, direttore di ricerca per le scienze biologiche all'Università di Southampton. "Fino a cinque anni fa questo progetto non sarebbe stato possibile perché il sequenziamento del DNA era relativamente costoso. Adesso stiamo sequenziando il genoma di oltre 50 alberi di pioppo, raccolti in luoghi diversi in Europa, comprese le zone aride del sud", ha aggiunto. "Da questo possiamo identificare piccoli cambiamenti che potrebbero indicare la sopravvivenza in ambienti difficili. Queste varianti di DNA possono poi essere usate nei programmi di coltivazione e ci permettono di sfruttare il potere della biologia molecolare senza la necessità di colture GM".
Commentando l'importanza dei finanziamenti UE e come questo studio porterà vantaggi all'Europa attraverso lo sviluppo di nuove colture resistenti alla siccità, Magnus Hertzberg della SweTree Technologies (Svezia), partner Watbio, ha spiegato al Cordis: "La ricerca biologica condotta dopo Crick e Watson ha rivelato che la struttura e la funzione del DNA ha raggiunto un punto nel quale possiamo aspettarci grandi progressi nella coltivazione delle piante. Questi fondi dell'UE hanno reso possibile una grande collaborazione tra scienziati che si occupano di ricerca nelle università e aziende che portano i benefici alla società".

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