Titano, le maree rivelano un oceano d’acqua sotterraneo
04.07 - La presenza di uno strato di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata di Titano, il principale satellite di Saturno, è stata scoperta grazie alla elaborazione dei dati della sonda Cassini-Huygens, frutto di una cooperazione internazionale tra la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana. Lo studio, pubblicato nell’ultimo numero della rivista Science, è stato condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Luciano Iess, del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale di Sapienza Università di Roma con la collaborazione di Marco Ducci e Paolo Racioppa (Sapienza) e di Paolo Tortora (Università di Bologna). La rilevazione dell’esperimento di radioscienza operata dal gruppo di ricercatori italiani, che si sono avvalsi inoltre del contributo di colleghi americani, è stata possibile osservando le deformazioni cui è soggetto Titano lungo la sua orbita intorno a Saturno. Se Titano avesse una struttura interna interamente rigida, l’attrazione gravitazionale di Saturno causerebbe rigonfiamenti – chiamati maree solide – non superiori a 1 metro di altezza.
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