giovedì 26 luglio 2012

L'avviso di garanzia a Formigoni: Yacht, viaggi
e tangenti per 7 milioni

26.07 - Sul Corriere.it si legge: "corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio (da 2 a 5 anni di carcere), aggravata dal carattere transnazionale del reato (aumento da un terzo alla metà), per quasi 7 milioni di euro di controvalore patrimoniale dei molteplici benefit messigli a disposizione da Pierangelo Daccò, il mediatore ricompensato con 70 milioni in 10 anni dalla Fondazione Maugeri per il suo ruolo di «facilitatore»".
E' uno dei passaggi più forti dell' l'imputazione a carico del presidente della Lombardia Roberto Formigoni, uomo simbolo dell'apparato politico economico di Comunione e Liberazione che nella sanità privata lombarda ha il suo centro d'affari d'eccellenza controllato con pugno di ferro da una ventina d'anni.
Fino a pochi giorni fa il celeste ciellino giurava con la sicurezza propria di un telabano che va alla guerra santa che non era indagato. Adesso ha ricevuto l'avviso di garanzia e i giudici lo vogliono interrogare (se ci riusciranno ...). La reazione: "vincerò 12 a zero" ha detto con patetica sicumera nella sua conferenza stampa dove ha parlato solo lui. Il dubbio è: possibile che i magistrati di Milano che indagano sul sistema affaristico che ruota attorno alla sanità privata lombarda e al sottobosco della politica siano improvvisamente diventati tutti deficienti? Come andrà a finire? Se peccato ci fu,  ci sarà il pentimento e la classica richiesta di perdono che arriverà secondo i riti antropologici della religione di appartenenza officiati dell' "educatore" di turno e tutto potrà riprendere più di prima, meglio di prima ...

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