sabato 12 gennaio 2013

Pozzolana rossa pomici vesuviane, lava,
ecco la malta dell’antica Roma

12.01 - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'IGAG-CNR, in collaborazione con gli archeologi della Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, ha rivelato che gli ingegneri dell’età romana avevano una profonda conoscenza delle proprietà fisiche dei diversi prodotti vulcanici che venivano impiegati per realizzare il calcestruzzo, e allo scopo importavano dalla Campania particolari lave e pomici. Attraverso l'analisi geochimica dei componenti impiegati per realizzare le malte di diversi monumenti di età repubblicana, gli studiosi hanno scoperto che i costruttori dell’epoca impiegavano quasi esclusivamente una particolare cenere vulcanica locale, eruttata dal distretto vulcanico dei Colli Albani e chiamata pozzolana rossa, che veniva mescolata con la calce allo scopo di creare calcestruzzi estremamente durevoli, che hanno consentito alle strutture di preservarsi fino ai giorni nostri.

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