bancarotta e corruzione
16.01 - Fiamme Gialle su ordine del pm di Milano Maurizio Ascione negli uffici della lega di Milano e a Torino martedì sera nell'ambito dell'inchiesta sulle quote latte e sulle irregolarità delle fatturazioni. Sui controlli in alcuni uffici i rappresentanti del Carroccio avrebbero fermato i finanzieri con la richiesta di immunità parlamentare. Circostanza poi smentita seccamente dallo stesso Maroni.
Alla perquisizione di Milano erano presenti Roberto Maroni, segretario del Carroccio, Umberto Bossi, il presidente della Regione Piemonte,Roberto Cota e Roberto Calderoli La Procura di Milano ipotizza che siano state versate tangenti a funzionari pubblici e a politici per interventi legislativi a favore degli agricoltori per ritardare il pagamento sulle quote latte da versare all' Ue. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono quelli di bancarotta e corruzione.
Il segretario della Lega, Maroni, ha detto: «L'inchiesta non riguarda il partito ma una società che non ha legami con noi». L'inchiesta sulle quote latte è partita, nei mesi scorsi, dal crac della cooperativa "La Lombarda", affossata da un buco di 80 milioni. Soldi che sono praticamente scomparsi.
E' una cifra colossale che per esempio, se fosse incamerata dall'Inps, permetterebbe di far vivere serenamente migliaia di esodati che oggi non sanno più dove sbattere la testa per campare.
Ricordiamo che la questione delle quote latte fu una battaglia politica cavalcata per anni dalla Lega con Bossi segretario e Maroni, ministro del Lavoro e dell'Interno nei governi Berlusconi.
Nelle settimane scorse - riporta il Corriere.it, edizione online del Corriere della Sera - il pm di Milano ha sentito anche Renzo Bossi nell'ambito dell'inchiesta sulle quote latte. Sono stati ascoltati anche Giancarlo Galan, Luca Zaia, l'ex senatore leghista Dario Fruscio, Giuseppe Ambrosio, ex capo gabinetto delle Politiche Agricole, già arrestato a Roma per sospette frodi.
Nessun commento:
Posta un commento