per una nuova maggioranza senza Pdl
27.08 - A questo punto della decadenza politica
di Silvio Berlusconi condannato in via definitiva per frode fiscale in
Cassazione, è necessario un riepilogo di come al Senato potrebbe nascere una
nuova maggioranza di governo in grado di far saltare le "larghe intese". Al
Senato occorrono 159 voti per sostenere un nuovo esecutivo. Pd più Scelta civica
più il gruppo delle autonomi porta il totale a 138. Ne mancano ancora
ventuno. Dal gruppo misto di cui fanno parte sette vendoliani possono arrivare
una decina di voti. Poi c’è il gruppo Gal (ovvero Grandi autonomie e libertà),
nato perché il Pdl vi ha dirottato alcuni parlamentari. Almeno tre o quattro dei
senatori del Gal non hanno voglia di tornare nell'anonimato. Bisogna però
individuarli o forse è già avvenuto. Infine sarebbero almeno cinque o sei i
grillini decisi ad abbandonare Beppe Grillo. Il totale porterebbe alla nascita
di una nuova maggioranza senza il partito azienda di Berlusconi. Accadrà?
è probabile.
Occorre ricordare che a settembre riparta l'attività giudiziaria e che su Berlusconi stanno arrivando altri tre pesantissimi processi: i due di Milano in appello e dove c'è già la condanna di primo grado (Ruby e Nastri Unipol) e quello di Napoli in fase istruttoria, dove Berlusconi è imputato per corruzione: compravendita di senatori, con Sergio De Gregorio all'epoca senatore che ha già patteggiato la pena.
Occorre ricordare che a settembre riparta l'attività giudiziaria e che su Berlusconi stanno arrivando altri tre pesantissimi processi: i due di Milano in appello e dove c'è già la condanna di primo grado (Ruby e Nastri Unipol) e quello di Napoli in fase istruttoria, dove Berlusconi è imputato per corruzione: compravendita di senatori, con Sergio De Gregorio all'epoca senatore che ha già patteggiato la pena.
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