venerdì 9 agosto 2013

Lo ha dimostrato l’esperimento T2K. Il ruolo dell’Infn
Certificato “doc”: il neutrino-muonico
si trasforma in neutrino-elettrone


Nella foto, tecnici al lavoro nella “pancia”
del rilevatore Super-Kamiokande situato all’interno delle miniere di Kamioka (Giappone)
09.08 - Confermata in via definitiva l’esistenza di un nuovo tipo di oscillazione in cui un neutrino muonico si trasforma in un neutrino elettrone. L’osservazione è stata fatta nell’ambito della collaborazione internazionale che dà vita al progetto “T2K”, in cui l’INFN partecipa con gruppi delle sezioni di Bari, Napoli, Padova e Roma. Nel 2011 la collaborazione aveva per prima dato indicazioni sull’esistenza di questo processo. Adesso con 3,5 volte più dati questa trasformazione viene definitivamente provata. Infatti la probabilità che una fluttuazione statistica possa produrre l’effetto osservato è inferiore a uno su mille miliardi.

Ciò equivale ad escludere questa possibilità con una significanza statistica equivalente a 7,5 sigma (deviazione standard). Questa misura di T2K è la prima nel suo genere in cui l'apparizione nel punto di rivelazione di neutrini diversi da quelli prodotti è osservata con una significanza statistica tale da escludere ogni altro processo. Nell’esperimento T2K un fascio di neutrini muonici è prodotto nel complesso di acceleratori per la ricerca denominato J-PARC, localizzato presso il villaggio di Tokai nella prefettura di Ibaraki sulla costa est del Giappone. Il fascio di neutrini, adeguatamente monitorato da un insieme di rivelatori posti nel complesso di J-PARC, viene inviato a 295 km di distanza dove viene intercettato dal gigantesco (50.000 tonnellate) rivelatore Super-Kamiokande collocato all’interno delle miniere di Kamioka vicino alla costa ovest del Giappone. 

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