05.08 - I trapianti di organi salvano vite, ma le
cure non finiscono con l'intervento, i pazienti purtroppo devono assumere
farmaci per il resto della loro vita. Sarà così anche in futuro? Il progetto ONE
Study (“A unified approach to evaluating cellular immunotherapy in solid organ
transplantation”), finanziato dall'UE, sta cercando di cambiare le cose
attraverso la terapia cellulare, usando le stesse cellule per impedire al corpo
di chi riceve un trapianto di attaccare l'organo trapiantato. Sin dal primo
trapianto di rene riuscito, nel 1954, la procedura ha salvato molte persone
dalla morte e ha migliorato la loro qualità di vita. Gli scienziati però si sono
presto resi conto che questi interventi sono più di una semplice sostituzione di
un organo danneggiato con un altro, in quanto il sistema immunitario del
ricevente percepisce il nuovo organo come un elemento estraneo e subito lo
attacca.
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