Virus “neandertaliani” e “denisoviani”
trovati nell’uomo moderno
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Turisti in cammino verso l'ingresso della grotta di Denisova sui Monti Altai in Siberia (Russia) dove nel 2008 sono stati ritrovati i resti dell'Homo di Denisova |
26.11 - Virus antichissimi risalenti all’uomo di
Neanderthal e all’uomo di Denisova (un ominide vissuto in un periodo compreso
tra 1 milione e 40 mila anni fa) sono state trovate nel moderno DNA umano da
ricercatori della Oxford University e dell'Università di Plymouth (Regno Unito).
Gli scienziati hanno trovato la prova di virus dei Neanderthal e dei Denisoviani
nel DNA dell’uomo moderno. La circostanza suggerisce che i virus furono
originati nei nostri antenati comuni più di mezzo milione di anni fa. Questa
scoperta, riportata in Current Biology , permetterà agli scienziati di indagare
ulteriormente i possibili legami tra i virus moderni e le malattie antiche, tra
cui l'HIV e il cancro. La ricerca è sostenuta dal Wellcome Trust e dal Medical
Research Council (MRC). Circa l'8% del DNA umano è formato da “retrovirus
endogeni” (ERVs), sequenze di DNA da virus che passano di generazione in
generazione. Questi ERVs costituiscono il 90% del nostro DNA la cui funzione è
ancora sconosciuta tanto che a volte viene sbrigativamente chiamato DNA
“spazzatura”. Un termine quest’ultimo che però non piace agli scienziati inglesi
coinvolti nello studio.
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