Polimeri sovramolecolari, biomateriali
per ricambi del corpo umano
05.11 - Si lavora alla creazione di parti di un
rene bioartificiale con un nuovo polimero che potrebbe anche ridurre il rischio
che i trapianti siano rigettati dal corpo umano. Il progetto è portato avanti da
un gruppo di ricercatori finanziati dall'UE. Si stanno muovendo verso
biomateriali che possono essere inseriti nel corpo umano per sostituire o
sostenere una funzione biologica, permettendo ai pazienti di vivere più a lungo.
Il progetto in questione è stato chiamato SUPOCOSYS ("From supramolecular polymers to compartmentalized systems”). L’obiettivo è risolvere il problema del rigetto studiando un nuovo materiale che si possa usare per progettare, sintetizzare e auto-assemblare biomateriali che adattano dinamicamente le loro proprietà alle cellule umane. Usando questi materiali adattabili, saranno prodotte, tra l’altro, parti di un rene bioartificiale per dimostrare le proprietà del materiale. Altre applicazioni mediche potrebbero riguardare la dialisi, la riduzione del rigetto dei trapianti o suture innovative.
Il progetto in questione è stato chiamato SUPOCOSYS ("From supramolecular polymers to compartmentalized systems”). L’obiettivo è risolvere il problema del rigetto studiando un nuovo materiale che si possa usare per progettare, sintetizzare e auto-assemblare biomateriali che adattano dinamicamente le loro proprietà alle cellule umane. Usando questi materiali adattabili, saranno prodotte, tra l’altro, parti di un rene bioartificiale per dimostrare le proprietà del materiale. Altre applicazioni mediche potrebbero riguardare la dialisi, la riduzione del rigetto dei trapianti o suture innovative.
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