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dove finiscono i rifiuti elettronici
14.11 - Ogni anno l'Europa da sola produce nove
milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
in sigla classificate come RAEE. Malgrado le leggi già in vigore, meno del 40
per cento di questi rifiuti vengono trattati nel rispetto dei requisiti di legge
e ambientali. Per fronteggiare questa grave situazione è stato messo a punto con
finanziamenti Ue il progetto WEEE TRACE (“Full traceability of the management
of WEEE”). Il progetto consiste nell'applicazione di un sistema di controllo
elettronico a radiofrequenza o di riconoscimento di immagini. In altri termini
si vuole sfruttare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella
lotta contro l'esportazione illegale e il trattamento al di sotto dello standard
dei RAEE. «Il trattamento non appropriato può portare all'emissione di sostanze
pericolose nell'ambiente», dice al Cordis il coordinatore del progetto Josu
Rollón della MCCTelecom spagnola. E subito dopo aggiunge: «Queste comprendono
sostanze che distruggono l'ozono come ad esempio i clorofluorocarburi (CFC), i
gas serra che causano il riscaldamento, gli oli e altre sostanze».
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