giovedì 14 novembre 2013

Lotta all’esportazione illegale dei rifiuti
Etichette intelligenti per sapere
dove finiscono i rifiuti elettronici


14.11 - Ogni anno l'Europa da sola produce nove milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in sigla classificate come RAEE. Malgrado le leggi già in vigore, meno del 40 per cento di questi rifiuti vengono trattati nel rispetto dei requisiti di legge e ambientali. Per fronteggiare questa grave situazione è stato messo a punto con finanziamenti Ue il progetto WEEE TRACE (“Full traceability of the management of WEEE”). Il progetto consiste nell'applicazione di un sistema di controllo elettronico a radiofrequenza o di riconoscimento di immagini. In altri termini si vuole sfruttare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella lotta contro l'esportazione illegale e il trattamento al di sotto dello standard dei RAEE. «Il trattamento non appropriato può portare all'emissione di sostanze pericolose nell'ambiente», dice al Cordis il coordinatore del progetto Josu Rollón della MCCTelecom spagnola. E subito dopo aggiunge: «Queste comprendono sostanze che distruggono l'ozono come ad esempio i clorofluorocarburi (CFC), i gas serra che causano il riscaldamento, gli oli e altre sostanze».

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