mercoledì 6 novembre 2013

Ricercatori dell’Università di Harvard (Usa)
Terapie guidate dalla luce

07.11 - Hanno le dimensioni di un fiammifero e portano con sé cellule sintetiche che si attivano con la luce per rilasciare farmaci nell’organismo o segnalare la presenza di sostanze tossiche: sono i nuovi dispositivi trasparenti che promettono in un prossimo futuro l’arrivo di terapie che si innescano con la luce. È il frutto delle ricerche di un gruppo di scienziati dell’Università di Harvard (Usa) e descritti sulla rivista Nature Photonics. I ricercatori hanno superato il problema dall'assorbimento della luce da parte dei tessuti usando un idrogel biocompatibile capace di far passare la luce all'interno dell'organismo. Il dispositivo è collegato a una fibra ottica che veicola la luce e la mette in comunicazione con le cellule sintetiche geneticamente modificate in modo da rispondere alla luce, funzionare come un sensore ottico e, all’occorrenza, come un agente terapeutico che rilascia farmaci a comando, attivato appunto dalla luce.
Nell'esperimento condotto ad Harvard su topi diabetici, questi particolari impianti sono stati sistemati sottopelle e sono stati in grado di regolare con efficacia i livelli di glucosio nel sangue degli animali. Nel corso degli esperimenti è stata usata luce blu fornita dalla fibra ottica per attivare le cellule sintetiche nella produzione di proteine che a loro volta hanno stimolato la produzione di insulina. In un successivo test le cellule artificiali sono state programmate per emettere luce verde fluorescente ogni volta che si sono trovate in un ambiente caratterizzato da metalli pesanti.

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