dell'Emilia terremotata
10.08 - Mini elicotteri e sofisticati robot terrestri per analizzare nel dettaglio i danni che il terremoto dell’Emilia ha procurato alle chiese e agli edifici. È il progetto NIFTi, fondato e finanziato dall’Unione Europea, grazie al quale una “squadra” di robot è arrivata a Mirandola (uno dei paesi più colpiti dal sisma) per iniziare analisi e misurazioni.
A richiedere il loro aiuto sono stati i Vigili del Fuoco, consapevoli del prezioso contributo che la robotica avanzata può dare per riportare in sicurezza gli edifici danneggiati e pericolanti. La zona sotto la lente dei “robot europei” è a soli 20 chilometri dall’epicentro dei terremoti che, tra maggio e giugno, hanno sconvolto l’Emilia.
Alcuni paesi, a oggi, sono ancora off-limits per gli abitanti, sorvegliati notte e giorno dalle forze dell’ordine. Mirandola è fra questi. I robot, oltre ad analizzare gli stabili a rischio, serviranno soprattutto a evitare il ripetersi di tragedie come quella dei due pompieri che hanno già perso la vita travolti dal crollo di un tetto. Grazie alle loro esplorazioni sarà possibile creare accurate mappe 3D degli edifici e produrre video ad alta risoluzione dei danni a pareti, soffitti, archi e altri elementi strutturali degli stabili che fanno temere, nei prossimi mesi, altri crolli.
Fra gli obiettivi principali della squadra di robot ci saranno soprattutto le chiese storiche del luogo: antichissime, del tredicesimo e quindicesimo secolo, ricche al loro interno di dipinti, affreschi, tombe e altari di grande pregio artistico. A comandare i due mini-elicotteri e la coppia di robot terrestri ci sarà una squadra di sette persone, tra tecnici e ingegneri. Il progetto NIFTi è solo uno fra i progetti di robotica avanzata finanziati dall’Unione. Solo negli ultimi 5 anni se ne contano più di cento, per una spesa di circa 600 milioni di euro.
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