giovedì 23 agosto 2012

Polemiche spaziali: la Nasa su Marte senza l’Esa

23.08 - All'indomani dell'annuncio della nuova missione della Nasa su Marte, chiamata InSight, e a poche settimane dall'atterraggio di Curiosity sul pianeta rosso è polemica per la decisione dell'agenzia spaziale statunitense di affrontare da sola una missione su Marte nel 2016. Decisione che arriva solo alcuni mesi dopo il ritiro della Nasa dalla collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la missione ExoMars, una missione su Marte da un miliardo di euro con una prima fase nel 2016, proprio come InSight, ed una seconda nel 2018 per la quale la Nasa avrebbe dovuto mettere a disposizione il rover. Al "no" americano l'Europa ha risposto cercando la collaborazione con la Russia, ma ha comunque dovuto affrontare un costo aggiuntivo stimato in 250 milioni.
Una situazione sulla quale interviene, in un commento pubblicato sulla rivista Nature, l'ex responsabile per l'esplorazione robotica dell'Esa, David Southwood. è un commento amaro, che ricorda come prima di ExoMars la Nasa si sia tirata indietro altre due volte. è accaduto per la missione del successore del telescopio Hubble, il James Webb Telescope. La cooperazione tra Esa e Nasa é iniziata nel 2002: l'Europa è pronta, rileva Southwood, ma da parte degli Stati Uniti "ci sono stati ritardi e problemi di carattere finanziario ed ora il lancio è atteso per il 2018, sette anni più tardi del previsto".
La Nasa ha lasciato l'Esa da sola anche nel febbraio del 2011, nella missione diretta alle lune di Giove denominata Juice (Jupiter Icy Moons Explorer), che l'Esa ha dovuto posticipare e ricalibrare in termini di budget. Solo recentemente la Nasa ha deciso di tornare "a bordo", con 100 milioni di dollari. (Ansa/Heos.it)

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