pubblico
23.08 - Sergio Rizzo nel suo articolo di oggi sul Corriere.it scrive tra l'altro: "... Il fatto è che la sciagurata riforma di undici anni fa è stata soltanto la ciliegina sulla torta. Da quando le Regioni sono nate, oltre quarant'anni fa, sono più le cose che non hanno funzionato. I centri decisionali si sono moltiplicati, la pubblica amministrazione è sempre meno efficiente, le procedure più complesse, il groviglio di norme e competenze inestricabile. I veti incrociati paralizzano le scelte. A valle degli apparati regionali sono proliferati centinaia di enti e società che hanno alimentato sprechi e deprecabili pratiche di sottogoverno e clientelismo. L'autonomia si è rivelata talvolta un comodo paravento per dissipare denaro pubblico, senza che lo Stato possa mettere in atto contromisure. Vedremo in quali programmi elettorali ci sarà l'unica proposta sensata che può rimettere l'Italia in carreggiata, ovvero una revisione radicale del ruolo e delle funzioni delle Regioni. A cominciare dall'abolizione degli statuti speciali.Ma servirà coraggio.Tanto coraggio. Molto più di quello che si vede in circolazione". Concordiamo perfettamente con Rizzo. Aggiungiamo che è drammatica la mancanza di uomini politici veri, con una visione strategica sui prossimi trent'anni.
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