mercoledì 22 agosto 2012

L'Italia salva nel 2013 a meno che ...

22.08 - Per le agenzie internazionali di rating Moody's, Fitch e Standard and Poor's l'Italia può uscire dalla crisi e ripartire già dal 2013 a patto che adesso si passi a riformare veramente il Paese. Il pericolo, dicono gli analisti d'oltre oceano, è politico. E oltre non vanno. Tradotto, significa che la comunità internazionale non vede futuro di prosperità per l'Italia se dovesse ritornare Berlusconi e la sua destra socialista craxiana tipo sud America anni '80 del secolo scorso. Questa destra anomala sostenuta da congregazioni affaristico-religiose tipo Comunione e Liberazione è vista come una zavorra capace di mandare a picco definitvamente il paese. Il fuoco di fila dei commenti non si è fatto attendere.
Berlusconi ovviamente non parla. Lui è "furbo". Lo fanno, invece, i suoi "nominati", giovani vecchi (di neuroni ossia di testa) quarantenni e cinquantenni che parlano, chiacchierano  a vuoto come al bar. Ci fanno tornare alla mente certi bambini delle elementari chiacchieroni poi diventati studenti delle superiori ed infine universitari, poi imprenditori, magari falliti per manifesta incapacità, i quali però continuano imperterriti a chiacchierare. Inutilmente. E continuano a farlo proponendosi senza pudore anche come classe (s)dirigente, naturalmente "nominata".

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