lunedì 24 settembre 2012

Le macerie laziali del centro destra travolgono
anche i consiglieri Pd e Idv
25.09 - La Polverini si è dimessa e trascina con sé nel baratro il Pdl e quel poco che resta dell'Udc, il partito di Casini, il quale sceglie un atteggiamento di basso profilo su questo marciume. La parola d'ordine è: "basso profilo" sperando che la genti dimentichi in fretta. Ma anche Pd e Italia dei Valori escono in ginocchio da questo sfacelo della vita politica, perché i loro rappresentanti in consiglio regionale hanno votato all'unanimità, con Fiorito, i provvedimenti che distribuivano danaro pubblico senza controllo.
Fiorito ha detto che si ricandida perché non ha perso nemmeno una delle sue 27 mila preferenza. Alla strafottenza fascistoide non c'è limite, impermeabile com'è ad un minimo di buongusto e di rispetto per gli altri. Anche Pd e Idv candideranno gli stessi uomini presenti in questo consiglio regionale decaduto e che solo all'ultimo istante si sono chiamati fuori quando ormai non c'era più nulla da fare? Troppo comodo. Dovevano denunciare questi abusi in un solo modo: votare contro. Ed invece hanno votato a favore. Bersani e Di Pietro li "perdoneranno"?

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